Recensione [Fumetti]: Doctor Mirage di Jen Van Meter, Roberto de La Torre e David Baron
DOCTOR MIRAGE.
DOCTOR MIRAGE
di Jen Van Meter, Roberto de La Torre e David Baron
Prezzo: € 10,90 | Testata: VALIANT OMNIBUS
Pagine: 208 | Genere: Fantastico
Doctor Mirage parla con i morti… ma l’unico spirito che Shan Fong non riesce a raggiungere è quello del suo defunto marito Hwen, scomparso prematuramente all’apice di una meravigliosa storia d’amore.
Shan sarà disposta a tutto pur di ricongiungersi con lo spirito di Hwen. Anche a intraprendere un rischioso viaggio nell’aldilà senza alcuna sicurezza di fare ritorno. Trovare suo marito o perdersi per sempre nell’oltretomba...
Ma Hwen resterebbe sempre e comunque uno spirito intangibile, incapace di aprire un libro di incantesimi o anche solo di toccare sua moglie. La sola speranza di ridare forma solida a uno spettro si trova in un pericoloso incantesimo che, nelle mani sbagliate, diventerebbe un terribile strumento di morte, in grado di liberare una forza di pura e spietata malvagità, bramosa di eliminare tanto i vivi quanto i defunti!
Raccolte in un unico volume di 208 pagine, le due miniserie originali dedicate all'investigatrice del paranormale di casa Valiant.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.
Di supereroi ormai ne è pieno il mondo. Complici il grande apprezzamento che la categoria sta riscontrando e la continua offerta che si sta riversando giorno dopo giorno nel nostro universo cinematografico e fumettistico, infatti, è difficile non imbattersi, anche involontariamente, in una storia che li renda protagonisti, ma un’appassionata del genere come me non può che esserne felice, soprattutto se i prodotti in questione sanno fare della qualità il loro grande punto di forza. Esattamente come Doctor Mirage, la creatura che Jen Van Meter ha saputo particolareggiare alla perfezione e a cui il disegnatore, Roberto De La Torre, e il colorista, David Baron, hanno dato miracolosamente vita, rendendola a tutti gli effetti tangibile, creando tra la sua personalità e quella del lettore una commistione unica ed affascinante.
Shan Fong Mirage è dotata di un potere speciale, da sempre insito in se stessa: grazie ad un’abilità paranormale, infatti, è possibile, per lei, mettersi in contatto con il mondo degli spiriti e interagire, nell’aldilà, con ognuno di essi, con un’unica importante eccezione, Hwen Mirage, il suo defunto marito, scomparso prematuramente ed in maniera totalmente inaspettata, per la cui morte la stessa Shan continua a non darsi pace. Intenzionata più che mai a scoprire il motivo di questo impedimento, Dottor Mirage si dichiara disposta a compiere qualsiasi azione possibile, persino affrontare un pericoloso viaggio nell’oltretomba, dal quale però fare ritorno potrebbe risultare impossibile. Ingaggiata da Linton March, miliardario convinto di essere tormentato da alcuni spiriti malvagi, Shan coglie, infatti, l’occasione giusta per portare a compimento la sua missione più grande, ritrovare l’unico vero amore della sua vita, non immaginando, però, di poter cadere vittima di uno spietato gioco di poteri. E se la malvagità avesse la meglio sul suo animo puro?
Dalla storia appassionante e visionaria e dalle dinamiche volutamente complesse, Doctor Mirage riesce, con meritata prepotenza, ad inserirsi in un mondo fortemente competitivo, come quello del paranormale, risultandone con estrema facilità la vera regina. Fin dalle prime pagine, infatti, il volume dimostra di possedere la grande capacità di appagare ogni senso, a partire dalla vista stessa: profondamente caratterizzanti, assumono grande valore, unitamente ad un tratto molto marcato ed espressivo, i colori di cui le vicende si nutrono. Perfettamente in grado di custodire in se stessi la vera essenza del tutto, proprio lo studio e l’utilizzo di questi ultimi ne divengono parte essenziale riflettendo con grande intensità le atmosfere che di volta in volta si vanno a ricreare e, soprattutto, le emozioni che ogni singola tavola riesce a trasmettere, grazie alle diverse sfumature e ai differenti toni di cui sono composte, regalando al lettore autentiche opere d’arte.
L’ambientazione è, poi, l’altro elemento che rende impeccabile l’unione delle due miniserie che vedono Shan Fong protagonista: impregnate dal forte sapore del paranormale, le scene si muovono all’interno di una cornice quasi onirica, sicuramente magica, anche quando, in realtà, tutto si svolge nella dimensione a noi più congeniale, la nostra. Carattere, questo, che ovviamente raggiunge l’apice nel momento in cui a fare da sfondo alle vicende si trova l’oltretomba e tutte le creature, spiriti compresi, che lo popolano, anch’esse delineate fin nel più piccolo dettaglio. Ogni particolare, anche in questo caso, risulta essere ben bilanciato e nella sua essenza capace di sorprendere a più riprese, definendo una visione forse non esattamente nuova e originale del mondo paranormale, ma senza alcun dubbio ben riuscita e trascinante.
In un fumetto in cui si intrecciano elementi fantastici e forti connotati umani, Jen Van Meter, Roberto De La Torre e David Baron sono riusciti a mettere in risalto il proprio estro ed il proprio genio dando vita a dinamiche profonde e ad intrecci complessi che non aspetto altro che riscoprire nuovamente, sempre in compagnia di Shan, sempre a stretto contatto con la magia.
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