[Review Party] La mia ossessione di Anna Zaires
E siamo arrivati a venerdì e anche alla fine di marzo! Oggi insieme ad altre blogger festeggiamo l'arrivo del secondo volume di Anna Zaires La mia ossessione.
Vi lascio la mia recensione del primo volume Il mio tormentatore QUI
LA MIA OSSESSIONE
Prezzo: € 16,30 | Ebook: € 5,99 |
Pagine: 422 | Genere: Dark Romance |
Editore: Mozaika Publications | Data di pubblicazione: 30 Marzo
Trama
Trama
L'ho rapita di notte. L'ho imprigionata perché non riesco a vivere senza di lei. E' il mio amore, la mia dipendenza, la mia ossessione.
Farò di tutto per tenere Sara con me
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
E rieccomi di nuovo alle prese con un Dark Romance e di nuovo in compagnia di quel pazzo psicopatico di Peter e della sua vittima Sara...
Dopo aver letto Il mio tormentatore non pensavo che il seguito potesse essere ancora più cupo e disarmante e invece mi sbagliavo, perché in questo nuovo volume Peter si mostra in tutta la sua follia e la sua ossessione.
Come sempre la storia è narrata dal POV di entrambi i protagonisti, anche se il vero protagonista è Peter, anche quando è Sara a raccontare la presenza dell'uomo è forte, persistente, insistente, riempie ogni pagina, è come averlo seduto accanto a se mentre si legge il libro ed è la prima volta che mi capita una cosa simile, è anche la prima volta che leggendo un libro sento nascere un odio smisurato per il protagonista maschile.
Il libro riprende dal punto esatto da dove finiva Il mio tormentatore, con Peter che ha rapito Sara e la porta via con se e i suoi uomini, con Sara che cerca inutilmente di ribellarsi e Peter determinato più che mai a volerla accanto a se, talmente folle da essersi convinto che sia quello che vuole anche lei.
Con un ritmo altalenante che passa dal lento al veloce il lettore si ritrova a scoprire di più sulla vita di Peter e i suoi compagni, attraverso le domande di Sara si scopre come si sono conosciuti e piano piano il passato di Peter viene a galla e le sue confessioni sulla sua vita in orfanotrofio prima e nel campo di prigionia dopo scuotono il lettore nel profondo.
Ancora la Zaires si concentra al massimo sulle emozioni dei protagonisti, sul loro stato d'animo e sull'aspetto psicologico e con le sue descrizioni curate del modo in cui Peter passa da amorevole a rude e violento e di come Sara lotta contro se stessa e il suo corpo traditore riesce a trasmettere ogni singola emozione, ogni pensiero, ogni stato d'animo al lettore, lo travolge e lo porta ad un alto grado di empatia con i protagonisti.
Ma La mia ossessione non é solo Peter e Sara, infatti scopriremo molto anche sui compagni di Peter, che nonostante siano solo personaggi secondari sono ben delineati e non sono affatto spettatori distratti della vita dei due protagonisti.
Non mancano naturalmente le scene di sesso, alcune più rudi e violente, altre più soft, quasi dolci e romantiche, ma ogni volta che il lettore si lascia abbindolare dalle buone maniere di petere ecco che l'autrice lo riporta con i piedi per terra, mostrando quando é pazzo, incapace di accettare che l'amore non é quel sentimento malato che lo spinge a obbligare Sara a stare con lui, Peter non comprende che amore non é minacciare la persona che si ama pur di averla accanto.
La storia scorre veloce e vi sono parecchie scene d'azione riguardanti Peter e i suoi compagni, che tengono con il fiato sospeso il lettore, facendogli temere il peggio.
Anna Zaires sa come intrattenere il lettore, lo ipnotizza, lo fa appassionare alla storia e pur essendo consapevole che quello di cui si parla é un amore malato, sbagliato e pericoloso il lettore non riesce a non farsi coinvolgere dalla storia, ne viene risucchiato, totalmente rapito da quella pazzia che caratterizza sia Peter sia Sara, li osserva e attende di sapere quale sarà la prossima mossa.
Trattandosi del secondo volume di una serie il finale é aperto, verso la fine l'autrice il lettore, lo fa ben sperare, ma é una vana speranza che subito si spegne e lo ritrascina dentro la mente malata di Peter, lasciandolo a domandarsi quale sarà la sua prossima mossa, quale é l'illuminazione che ha avuto e come alla fine si metteranno le cose tra lui e Sara: Peter comprenderà cosa é veramente l'amore? E Sara riuscirà a ribellarsi e a scappare dal suo carnefice o alla fine ci si arrenderà totalmente?
Con un ritmo altalenante che passa dal lento al veloce il lettore si ritrova a scoprire di più sulla vita di Peter e i suoi compagni, attraverso le domande di Sara si scopre come si sono conosciuti e piano piano il passato di Peter viene a galla e le sue confessioni sulla sua vita in orfanotrofio prima e nel campo di prigionia dopo scuotono il lettore nel profondo.
Ancora la Zaires si concentra al massimo sulle emozioni dei protagonisti, sul loro stato d'animo e sull'aspetto psicologico e con le sue descrizioni curate del modo in cui Peter passa da amorevole a rude e violento e di come Sara lotta contro se stessa e il suo corpo traditore riesce a trasmettere ogni singola emozione, ogni pensiero, ogni stato d'animo al lettore, lo travolge e lo porta ad un alto grado di empatia con i protagonisti.
Ma La mia ossessione non é solo Peter e Sara, infatti scopriremo molto anche sui compagni di Peter, che nonostante siano solo personaggi secondari sono ben delineati e non sono affatto spettatori distratti della vita dei due protagonisti.
Non mancano naturalmente le scene di sesso, alcune più rudi e violente, altre più soft, quasi dolci e romantiche, ma ogni volta che il lettore si lascia abbindolare dalle buone maniere di petere ecco che l'autrice lo riporta con i piedi per terra, mostrando quando é pazzo, incapace di accettare che l'amore non é quel sentimento malato che lo spinge a obbligare Sara a stare con lui, Peter non comprende che amore non é minacciare la persona che si ama pur di averla accanto.
La storia scorre veloce e vi sono parecchie scene d'azione riguardanti Peter e i suoi compagni, che tengono con il fiato sospeso il lettore, facendogli temere il peggio.
Anna Zaires sa come intrattenere il lettore, lo ipnotizza, lo fa appassionare alla storia e pur essendo consapevole che quello di cui si parla é un amore malato, sbagliato e pericoloso il lettore non riesce a non farsi coinvolgere dalla storia, ne viene risucchiato, totalmente rapito da quella pazzia che caratterizza sia Peter sia Sara, li osserva e attende di sapere quale sarà la prossima mossa.
Trattandosi del secondo volume di una serie il finale é aperto, verso la fine l'autrice il lettore, lo fa ben sperare, ma é una vana speranza che subito si spegne e lo ritrascina dentro la mente malata di Peter, lasciandolo a domandarsi quale sarà la sua prossima mossa, quale é l'illuminazione che ha avuto e come alla fine si metteranno le cose tra lui e Sara: Peter comprenderà cosa é veramente l'amore? E Sara riuscirà a ribellarsi e a scappare dal suo carnefice o alla fine ci si arrenderà totalmente?
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