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Dalle pagine allo schermo... A un metro da te di Rachael Lippincott


Come prima cosa voglio scusarmi con Anica Film, questa recensione dovevo pubblicarla prima dell’uscita nelle sale del film, ma non ce l’ho fatta, non per problemi di tempo, ma di parole, così ho deciso di scriverla come viene usando solo il cuore.

A UN METRO DA TE

di Rachael Lippincott

Prezzo: €  17,00 | Ebook: € 8,99  |
Pagine: 236 | Genere: Young Adult |
Editore: Mondadori | Data di pubblicazione:  5 Marzo

Trama


A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione. L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare a regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?

  
 


IL MIO PENSIERO

A un metro da te è un film devastante, ti toglie l’anima la torce, la sporca, e quando te la restituisce non puoi far altro che accettare tutte le emozioni che ti ha dato. Appena sono uscita dalla sala cinema ho respirato, due o tre respiri profondi a pieni polmoni, l’aria era fresca e quasi bruciava in gola ma era bellissimo. Respirare è talmente meccanico che non ce ne rendiamo conto, così come toccare chi amiamo, per la maggioranza di noi è normale anche essere in buona salute, eppure lo diamo per scontato.

Avevo già letto il libro, ma vederlo sullo schermo, è stato incredibilmente intenso, la splendida sceneggiatura e la regia del film lasciano perennemente spazio allo spettatore, è come essere parte integrante della storia, vivi con loro in ospedale dove è ambientato tutto il film, e non sai se pensarla come le infermiere, quindi è uno state lontani, seguite le cure, non perdete la speranza e non provate ad amarvi, o se stare dalla parte del ribelle ed anticonformista Will, ormai senza speranza, che sfida quel poco di vita che gli rimane o ragionare e agire come la super programmata Stella, che ama la vita e affronta tutto con il sorriso, ma qualsiasi schieramento scegli ti chiedi tutto il tempo se è giusto, rischiare tutto per amare, un amore che ha comunque una fine, o forse non ha inizio perché come fai ad amare e stare lontano alla persona che ami, una lontananza assurda, pochi passi, quindi puoi osservare, sentire l’odore e la voce del tuo amore, ma non puoi toccarlo, così Stella reagisce, decide di prendersi lo spazio e di stare solo ad un metro da Will. Sicuramente questa è una bella storia d’amore tra due adolescenti, ma è soprattutto un inno alla vita, come amarsi e amare se stessi nonostante tutto e prima di tutto.

La fibrosi cistica, questa terribile malattia che nel film è raccontata nei dettagli, quasi non la conoscevo, eppure nel mondo ci sono 70000 malati, la scienza fa passi da gigante e ora l’aspettativa di vita è molto più lunga ma necessita di ulteriori scoperte e di aiuto. Sia il libro che il film hanno ricevuto il patrocinio della Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus-LIFC, per ulteriori informazioni su questa malattia cerca all’indirizzo www.fibrosicistica.it

A un metro da te è uno splendido romanzo scritto da Rachel Lippincott con Mikki

Daughtry e Tobias Iaconis edito in Italia da Mondadori

A un metro da te è un film per la regia di Justin Baldoni, sceneggiatura originale di Mikki Daughtry e Tobias Iaconis

I protagonisti sono Will, Cole Sprouse e Stella, Haley Lu Richardson.




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