Recensione [Fumetti/Graphic Novel]: Kids with guns 2 - Tribe di Capitan Artiglio
KIDS WITH GUNS 2 - TRIBE
KIDS WITH GUNS 2 - TRIBE
di Capitan Artiglio
Prezzo: € 20,00 | Ebook: € 10,99
Pagine: 208 | Genere: Western futuribile con sauri
Editore: BAO Publishing | Data di pubblicazione: 14 Marzo 2019
TRAMA
Capitan Artiglio torna con il secondo dei tre capitoli di Kids With Guns: la Bambina senza nome si sente sola e fa la sola cosa logica per una che non dice una parola, ma spara benissimo. I teschi di Moloch si rivelano una maledizione più che un vantaggio, e la conquista di Thunderat Town può sembrare una mera formalità, ma non importa se sei immortale: un sacco di gente cercherà di ammazzarti, se ci provi. La saga techno-western più avvincente mai raccontata a fumetti alza il tiro con un duecento pagine zeppe di emozioni e colpi di scena!
IL MIO PENSIERO.
Reduce da un successo assordante, per Kids with guns ed il suo autore, Capitan Artiglio, riconfermarsi non era affatto facile o scontato. Conscio di avere un potenziale esplosivo tra le mani, l’autore torinese è riuscito a mantenere tra le pagine della sua storia un equilibrio mozzafiato, proseguendo attraverso la narrazione principale a delineare un mondo dalle molteplici sfumature in cui intrecci ed alleanze inaspettate ne arricchiscono tavola dopo tavola il cuore pulsante. Affidando ai propri lettori una nuova chiave di lettura, più profonda ed affilata della precedente, il secondo volume di Kids with Guns, Tribe, affascina e conquista, mascherando con una limpida naturalezza una complessità non solo apparente, mai però disturbante.
Costretta dagli eventi ad intraprendere da sola il viaggio per ritrovare l’unico membro della sua famiglia, Dave, il padre adottivo, nonché uno dei tre fratelli Doolin, per la bambina senza nome crescere non è mai stata solo un’opzione. Su una strada costellata di pericoli ed imprevisti, però, sia per lei che per i noti fuorilegge la verità sembrerebbe stagliarsi lentamente all’orizzonte: cosa nascondono ancora i tre teschi magici che Dave, Dan e Duke hanno ricevuto dal padre, Bill “La morte”, con la promessa o la minaccia di divenire immortali? Tra leggende destinate ad imprimersi nella storia, luoghi mistici da inseguire e creature incantevoli da fronteggiare, il cammino per ognuno di loro sta cominciando a compiersi, stringendosi sempre più intorno al proprio indomabile destino.
Intrisa di un fascino magico e di un mistero avvolgente, la storia di Kids with guns penetra in questo secondo volume nella profondità della sua anima, dando un volto ed una ragione a quella leggenda che fin dall’inizio aleggiava curiosa e veemente nell’atmosfera quasi onirica delle sue prime pagine. Sempre più particolareggiato e definito, infatti, il mondo techno – western che vede dinosauri, fuorilegge ed incantesimi protagonisti torna nuovamente ad ammaliare il suo pubblico ricostruendo pezzo dopo pezzo l’intricato puzzle che era stato sapientemente introdotto nel primo capitolo e che qui si dimostra essere tanto più complesso quanto più affascinante di ciò che ci si sarebbe mai potuto aspettare. Sebbene la narrazione si articoli su piani differenti, per poter permettere ai lettori di seguire con attenzione le vicende di ciascun protagonista, nella sua interezza se ne possono apprezzare non solo la cura riservata ai dettagli delle singole vite, ma anche e soprattutto il notevole studio ed il grande lavoro celati dietro ogni più piccola vignetta: pur correndo il rischio di trasformare il tutto in un ambiente fin troppo tortuoso, Capitan Artiglio riesce ad articolare la storia in maniera dinamica ed armoniosa, facendo nascere attorno ad essa una sorta di volume di transizione in cui approfondirne aspetti fondamentali circa la psicologia dei personaggi e la vitalità degli scenari, senza dimenticare però di porre l’accento sull’elemento principe che, di fatto, caratterizza la serie, la sua coralità.
Solo seguendo da vicino le avventure di ciascun fratello e della bambina si possono, infatti, percepire la grandezza e l’importanza dell’opera, declinate qui nelle forti tematiche che la pervadono: dalla complessità alla delicatezza insite nella definizione stessa di rapporti familiari, dalla pericolosa brama di prevaricazione propria del genere umano alla coraggiosa lotta contro la propria natura, dalla forza inimmaginabile degli affetti all’inevitabile crescita personale, Kids with guns si riscopre nuovamente capace di oltrepassare la linea del fantasy puro, unendo all’innegabile talento che il suo autore possiede per il genere una vera e propria storia di formazione.
Caratteristiche ed essenziali ai fini della narrazione anche le ambientazioni riescono, infine, ad imporsi in questo nuovo capitolo, facendo ritrovare ad un lettore sempre più ammaliato e profondamente colpito quel connubio perfetto tra passato e futuro che va inevitabilmente a riflettersi sullo stile ormai divenuto inconfondibile del suo autore: fortemente influenzato dalla cultura pop, o nerd che dir si voglia, della mia generazione, di cui sono presenti tanti piccoli riferimenti, il tratto espressivo e dettagliato di Capitan Artiglio ben si adatta ai colori brillanti ed esplosivi che rendono vive ed inebrianti le tavole, contribuendo a fare di Kids with guns una delle narrazioni a fumetti più affascinanti, nostalgiche ed avvincenti degli ultimi anni.
Una recensione molto accurata.
RispondiEliminaComplimenti a Valentina.