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Recensione: On the come up di Angie Thomas


ON THE COME UP

di Angie Thomas

Prezzo: € 18,00  | Ebook: € 8,99  |
Pagine: 426 | Genere: Youn Adult |
Editore: Rizzoli | Data di pubblicazione: 4 Giugno | Età: 12 anni +

Trama


Bri ha sedici anni e un sogno: diventare una dei più grandi rapper di tutti i tempi. Come figlia della leggenda dell'hip hop underground morta poco prima di raggiungere l'apice della fama, Bri ha una pesante eredità con cui confrontarsi. E tentare la scalata al successo quando tutti a scuola ti considerano una criminale e a casa il frigorifero è sempre vuoto perché tua madre ha perso il lavoro può risultare più difficile del previsto. Bri riversa tutta la rabbia e la frustrazione nei suoi versi, e quando la sua prima canzone diventa virale per tutte le ragioni più sbagliate, lei viene etichettata dai media come una minaccia. Ma trovarsi nell'occhio del ciclone quando la tua famiglia ha appena ricevuto una notifica di sfratto potrebbe essere l'unica e irripetibile occasione per emergere (e fare qualche soldo). Anche se questo vuol dire rinunciare a te stesso e accettare l'immagine che il pubblico ti ha cucito addosso.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Un anno e mezzo fa ho letto The hate u give e mi sono letteralmente innamorata di Angie Thomas, della storia di Starr e di ciò che veniva raccontato nel libro e quando è stato annunciato l'arrivo in Italia di On the come up non vedevo l'ora di leggerlo, purtroppo però non ha soddisfatto completamente le mie aspettative.
On the come up è ambientato più o meno nello stesso periodo e nelle stesse zone di The hate u give, di cui vengono giusto citate le proteste che vedono coinvolti i protagonisti, ma tutto si ferma qui.
In questo nuovo libro la Thomas ci parla di Brianna, una sedicenne appartenente ad una famiglia del ghetto, suo padre era un rapper affermato e fu assassinato da una gang del quartiere, la madre è una ex tossicodipendente, suo fratello ha 22 anni e pur avendo sempre avuto ottimi voti anche all'università si ritrova a servire pizze: non è una vita facile quella di Brianna, che ama fare rap e spera di poter seguire le orme del padre, non è facile perché da quando il padre é morto 11 anni prima la sua famiglia si è sfasciata, la madre ci ha messo un po' a riprendersi e vivono in condizioni disperate...
La Thomas ha un grande talento, crea personaggi veri, credibili e le loro storie sono terribilmente attuali, rispecchiano una società dove ancora si viene giudicati per il colore della propria pelle, una società fatta di etichette, dove se nasci dal lato sbagliato della strada sei destinato a vita a esser considerato un teppista, pur non avendo mai commesso nessun reato e avendo come unica colpa l'esser povero o avere un colore della pelle diverso.
In questo nuovo libro i protagonisti sono un po' più imperfetti, incarnano perfettamente la loro giovane età e in fatti Brianna è avventata, spesso agisce senza riflettere sulle conseguenze dei suoi gesti, appare talvolta egoista, troppo presa dal rap e dalle sue canzoni, ma dimostra anche di non voler sottostare alle leggi non scritte di chi giudica senza sapere, lotta per far sentire la sua voce, per denunciare le ingiustizie subite da lei e i suoi compagni. Non ho amato moltissimo Brianna, ma non sarei sincera se non ammettessi che il suo personaggio si evolve e matura molto durante la lettura, più si va avanti e più cambia, migliora e questo grazie anche alle persone che le stanno attorno.
I personaggi secondari sono tutti ben caratterizzati, la Thomas ci racconta il delicato rapporto di Brianna e la sua famiglia, soprattutto tra i suoi nonni e sua madre, ci mostra come nonostante le divergenze alla fine nelle avversità restano uniti e si sostengono. Mi sono piaciuti molto anche Sonny e Malik, i migliori amici di Brianna, che nonostante il suo carattere non sempre facile non l'abbandonano mai, la sostengono e l'appoggiano, restandole accanto e dandole la forza per affrontare tutto quello che le accade.
La Thomas anche in On the come up affronta temi importanti, attuali e a cui spesso non viene data abbastanza importanza come il razzismo e l'omofobia, ma ci parla anche dei difficili rapporti familiari, di morte e del bisogno di far sentire la propria voce per evitare di esser dimenticati, per far si che chi non sa o chi si volta dall'altro lato inizi a vedere la realtà.
Ammetto che On the come up è un buon libro, scritto bene e scorrevole, i cui argomenti vengono messi in evidenza dai testi delle canzoni di Brianna, ma man mano che andavo avanti nella lettura ho avuto l'impressione di leggere una storia già letta, troppo simile a The hate u give, solo che qui la protagonista femminile è ancora troppo immatura e commette molti errori e le conseguenze si ripercuotono sulla sua famiglia...
Non ci sono grandi drammi all'interno della storia e ho trovato alcune parti non necessarie, all'inizio soprattutto ho fatto fatica a portare avanti la lettura e avrei preferito che alcuni argomenti come l'omofobia e l'abuso di potere venissero approfonditi meglio, ma tutto viene messo in secondo piano da Brianna e il suo voler fare rap...
Nel complesso ho trovato On the come up una lettura interessante, degna di nota e che senza ombra di dubbio bisognerebbe far leggere ai nostri ragazzi, perché da davvero molte cose su cui riflettere.





E MEZZO

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