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Recensione: I Silenzi di Roma di Luana Troncanetti


 I SILENZI DI ROMA

di Luana Troncanetti

Prezzo: €  14,90 | Ebook: €  6,99|
Pagine: 208 | 
Genere: Noir|
Editore: FRATELLI FRILLI
Data di pubblicazione: 13 Aprile 2019 

Trama

Ernesto vive un rapporto ormai logoro con la moglie depressa, il suo taxi è teatro di storie che si intrecciano a un delitto nella Roma "bene". La vittima è uno scultore di fama internazionale, pochissimi avevano accesso all'appartamento dove viene ritrovato cadavere e nessuno ha un movente valido per torturarlo a morte. L'ispettore Paolo Proietti, a capo dell'indagine, intuisce che sta per sollevare un verminaio. La verità lo lascerà schifato, esausto e fragile come mai un poliziotto dovrebbe sentirsi. É un malessere che conosce fin troppo bene, lo rivive negli incubi che lo angosciano a quattordici anni di distanza da un caso in cui si è lasciato coinvolgere troppo. Ernesto e Paolo sono fratelli senza un filamento di DNA in comune, condividono tutto fin dal giorno in cui si sono incontrati sui banchi delle scuole superiori. Tutto, tranne un segreto che ciascuno nasconde all'altro: il poliziotto per non giocarsi il distintivo, il tassista perché è impossibile confessare al suo amico cosa lo torturi da giorni. Il silenzio viaggia nel mondo degli artisti malati, viziati e viziosi, e in quello dei ricordi che fanno male da morire, nella paura di non essere più abbastanza o di non averci provato a sufficienza, protegge i mostri e offende gli innocenti. Si spezzerà, poi, nella voce di una giustizia sommaria che non regala pace o reale assoluzione dai peccati, ma dignità a quanti sono costretti a macchiarsi le mani di sangue.
  
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Come resistere a un libro che ha un titolo e una copertina così accattivante?
Non si può, e infatti non ho resistito e l'ho dovuto assolutamente leggere.
Ed è stata una lettura che mi ha catturato sin dalla prima riga, poichè lo stile di questa autrice, un mix tra il poetico e l'ironico, è davvero particolare, sembra quasi che Luana stia dipingendo un quadro, ma invece di usare colori e pennelli, usa saggiamente inchiostro e parole.
Una trama originale e verosimile, che come ogni noir che si rispetti ha il morto, l'indagine e l'assassino, ma...
Ci sono tanti "ma" in questo romanzo, dove storie di vita ordinaria si intrecciano tra loro, dando un immagine completa di ciò che accade in una città come Roma.
In un quartiere benestante della Capitale, viene trovato il cadavere di un noto pittore e scultore di fama internazionale, morto dopo ore di grandi torture.
Parte subito l'indagine e l'ispettore Paolo Proietti mette sotto pressione il suo gruppo e se stesso, intenzionato a sbattere dietro le sbarre questo crudele assassino.
Ma... durante le indagini Paolo scopre eventi che entrano in contrasto con la sua coscienza di poliziotto; ma... Paolo è un ispottere e deve rispettare la legge; ma...quale è la vera giustizia?
Paolo Proietti è un uomo tormentato dal suo passato, che gli impedisce di vivere il presente in maniera rilassata.
Ha una mezza storia con una collega, di cui sicuramente ne è innamorato ma non riesce ad ammetterlo a se stesso, si nasconte dietro la scusa "mai con una collega" e cerca in ogni modo di fare il duro.
Ben caratterizzato sia caratterialmente che psicologicamente è un personaggio che suscita subito simpatia ed è un personaggio in crescita.
Ernesto fa il tassista ed è il migliore amico di Paolo, sono talmente legati che si considerano fratelli, si raccontano tutto ma.. negli ultimi giorni Ernesto custodisce un segreto che non vuole rivelare a Paolo.
Ben descritto e caratterizzato, riesce a suscitare un immediata empatia con il lettore, soprattutto quando parla delle sue vicende familiari e dei suoi clienti "particolari".
Tutti i personaggi di questo libro hanno una propria personalità e sono ben desctitti, così che il racconto risulta quasi un vero fatto di cronaca nera.
La scrittura è scorrevole e chiara, lo stile è un mix tra il poetico e l'ironico, e quando serve anche tecnico, comunque sempre coerente con la trama.
Buon uso dello show don't tell, con dialoghi verosimili che danno profondità alla storia e tridimensionalità ai personaggi.
Bella l'ambientazione, descritta in maniera magistrale, fa da perfetta cornice alla storia.
Colpo di scena sul finale originale, che regala al lettore una bella sensazione di giustizia.
Un libro da gustare in viaggio, sul treno, sulla metro, in aereo, in taxi, oppure in una sala d'aspetto, sorseggiando vino bianco e sgranocchiando frutta secca.
Consigliatissimo non solo agli amanti del genere noir, ma anche a tutti coloro che vogliono "vivere" una bella storia respirando l'atmosfera di una grande città.






















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