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Recensione: la corona del potere di Matteo Strukul

 

LA CORONA DEL POTERE


                                                                   di Matteo Strukul



Prezzo:
 €  9,40  | Ebook: €  4,99 |
Pagine: 512 | Genere: Narrativa storica |
Editore:  Newton Compton  |
Data di pubblicazione: 5 Ottobre 2020

Trama
La saga delle sette dinastie 1494. L’ombra di Carlo VIII si allunga come una maledizione sulla penisola italica. Intanto Ludovico il Moro ha da tempo usurpato il ducato di Milano. A Roma Rodrigo Borgia, eletto papa, alimenta un nepotismo sfrenato e colleziona amanti. Venezia osserva tutto grazie a una fitta rete di informatori, magistralmente orchestrata da Antonio Condulmer, Maestro delle Spie della Serenissima, mentre il re francese valica le Alpi e, complice l’alleanza con Ludovico il Moro, giunge con l’esercito alle porte di Firenze. Piero de’ Medici, figlio del Magnifico, lascia passare l’invasore, accettandone le condizioni umilianti e venendo in seguito bandito dalla città che si offre, ormai prostrata, ai sermoni apocalittici di Girolamo Savonarola. Mentre il papa si rinchiude a Castel Sant’Angelo, Carlo marcia su Roma con l’intento di saccheggiarla, per poi mettere a ferro e fuoco Napoli e reclamare il regno nel nome della sua casata, gli Angiò. L’inesperto Ferrandino non ha alcuna possibilità di opporsi. In un’Italia sbranata dal “mal francese”, che dilaga come un’epidemia mortale, convivono lo splendore del Cenacolo di Leonardo da Vinci e l’orrore della battaglia di Fornovo; le passioni e la depravazione del papa più immorale della Storia e le prediche apocalittiche di un frate ferrarese che finirà bruciato sul rogo…


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Dopo circa un anno dall'uscita de "Le Sette Dinastie" torna la saga ambientata nel Rinascimento che ha affascinato milioni di lettori in tutto il mondo, me compresa.
Una trama avvincente e complessa: alla fine del 1400 Carlo VIII ha in mente di conquistare la penisola Italica, dove già alcune importanti famiglie si stanno dando battaglia da tempo con un gioco subdolo di alleanze sancite da matrimoni di interesse.
Il papa Rodrigo Borgia ha deciso a tavolino la vita dei suoi figli costringendo Cesare a vestire l'abito cardinalizio, Giovanni a diventate il comandante dell'esercito Vaticano, Lucrezia a sposare un uomo che non ama e Goffredo a sposare Sancha d'Aragona solo per soddisfare la sua sete di potere.
A Firenze è finita l'epoca di splendore di Lorenzo il Magnifico, i Medici sono stati cacciati dalla loro città e imperversa il folle rigore del frate di Ferrara Girolamo Savonarola. 
Milano e Venezia sanciscono un' improbabile e debole alleanza, che porterà il grande genio Leonardo da Vinci a spostarsi tra le due città.
A Napoli dilaga il mal francese che non risparmia nessuno, ponendo sullo stesso piano nobili e popolani.
Tra alleanze e tradimenti, battaglie efferate e subdoli omicidi, la situazione politica del tempo andrà delineandosi sempre più, fino a portare nuovi assetti in ogni ambito.
I protagonisti di questo libro sono tanti, ma vorrei soffermarmi sul ruolo delle donne.
Lucrezia Borgia per esempio è una figura che mi ha talmente coinvolto che risulta ai miei occhi la protagonista morale di questo libro.
Bella, intelligente, ribelle, con un carattere forte e volitivo che purtroppo non la salva dalle macchinazioni fatte alle sue spalle dal padre e dal fratello, è consapevole di essere solo una merce di scambio per alleanze, e ciò la farà soffrire tantissimo.
Sancha d'Aragona, bella, sensuale, spregiudicata, innamorata di Cesare Borgia ma spostata a Goffredo, sorella affezionata di Alfonso e amica intima di Lucrezia con la quale condividerà molte sofferenze.
Caterina Sforza detta la Tigre di Forlì, una donna guerriera nel vero senso della parola, che sapeva usare la spada come e meglio di un uomo, fine stratega e donna di grandi passioni  intellettuali, mamma attenta e amorevole e protettrice dei propri possedimenti e titoli, fino al punto di mettere a repentaglio la vita sua e dei suoi figli.
Donne queste, che nonostante vivessero in un epoca a loro infausta, hanno cercato in ogni modo di svincolarsi dalla gabbia delle convenzioni sociali ed escono dalla penna di Strukul vibranti di vita e tridimensionali.
La lettura è piacevole e ritmata, lo stile preciso, chiaro, particolareggiato con dialoghi verosimili che rendono i personaggi tridimensionali.
Giusto bilanciamento tra descrizione ed azione che regala profondità alla trama.
Unico piccolo neo la descrizione pedissequa delle battaglie, bella ma alcune volte troppo lunga e impersonale.
Bellissima l'ambientazione che catapulta il lettore sin da subito nell'atmosfera e nel pensare comune del  Rinascimento.
Un plauso per come viene trattata e rappresentata una figura chiave come quella di Leonardo da Vinci, dove vengono messe in evidenza sia le doti, sia le debolezze. 
Un libro da leggere con calma, assaporando ogni personaggio e ogni avvenimento, giusto romanzo per passare felicemente e in tranquillità questi periodi di lock down, magari comodamente sdraiati su un divano di velluto davanti al camino, sorseggiando un buon vino speziato.
Consigliatissimo agli amanti del genere e a chi ha voglia di scoprire in maniera particolareggiata e romanzata la storia del tempo.








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