5 Cose che...: 5 Libri che mi intimoriscono
La maggior parte di noi lettori può vantare tra le fila delle proprie librerie una serie di titoli più o meno vasta non ancora affrontati. Che sia per mancanza di tempo, mole di lavoro accumulata nei giorni, impegni ed aspirazioni che ci tengono lontani da essi, i libri non letti costituiscono mediamente la metà delle nostre preoccupazioni letterarie, ma allo stesso tempo riescono a confortare il nostro animo e a scacciare la paura, probabilmente infondata, di restare senza avventure in cui immergersi. Sono certa, però, che se per ogni romanzo non letto vi chiedessero nello specifico il motivo per cui esso si trovi in quella pila, per almeno un quarto la risposta sarebbe da ricercare nella reverenza che si prova verso quello stesso volume.
Nel 5 Cose che... di oggi vi indico proprio quelli che sono, per me, i 5 Libri che mi intimoriscono
1. Anna Karenina di Lev Tolstoj. Appassionata di letteratura russa, da qualche anno a questa parte sto cercando di recuperare tutti i suoi capisaldi e Anna Karenina è sicuramente uno di questi. Mi sono approcciata a Tolstoj attraverso i suoi racconti, ritrovando in lui un narratore eccezionale, ma le sue opere maggiori (questa, come Guerra e Pace) instillano in me ancora qualche timore. Allo stesso tempo, però, sento essere giunto il momento di prendere in mano la mia copia del grande capolavoro russo e conoscere finalmente Anna Karenina e i suoi struggimenti, conscia della meraviglia che vi troverò tra le sue pagine. Che il 2021 sia l'anno giusto?
2. Il signore degli anelli di J. R. R. Tolkien. Must have per ogni amante del fantasy, Il signore degli anelli è probabilmente uno dei libri che mi intimorisce di più sia per l'importanza che riveste nel mondo della letteratura, sia per l'oggettiva pesantezza di cui tutto parlano, nello specifico riguardo al primo volume della trilogia. Di Tolkien, in realtà, ho già saggiato la penna, divertendomi ed innamorandomi del suo mondo con Lo Hobbit, che annovero senza alcun dubbio tra i romanzi più belli che io abbia mai letto, eppure la paura di affrontare il grande viaggio tra le pagine della sua saga più famosa non l'ho ancora superata.
3. Il trono di spade di George R. R. Martin. Prima di iniziare a guardare Game of Thrones, ormai anni fa, mi ero intestardita sul volere recuperare a tutti i costi i romanzi da cui la serie tv è stata tratta, convinta di poterli leggere tutti in pochissimo tempo e soprattutto andando di pari passo con la visione. Questo non immaginando minimamente che Il trono di spade sarebbe divenuta la mia più grande ossessione: in due settimane guardai senza sosta tutte le sette stagioni disponibili, mandando in fumo ogni mio progetto di lettura. Poco dopo acquistai il primo cartonato Mondadori nella sua edizione speciale, quella in simil pelle di drago, e lo cominciai: le emozioni che mi scatenò non riesco tutt'ora a descriverle tanto furono intense, ma da allora mi bloccai e tutt'oggi il segnalibro giace ancora tra le sue pagine. Lo temo con tutta me stessa proprio per questo.
4. The fate of the Tearling di Erika Johansen. Ultimo libro della Trilogia, The fate of the Tearling è il classico esempio di quanto possa incidere, per fortuna o purtroppo, il parere di altri lettori. Da tutti ritenuto un finale non all'altezza della serie, temo e posticipo costantemente il momento in cui anche io dovrò chiudere definitivamente la porta sul mondo creato da Erika Johansen. E non solo. Questo romanzo rappesenta, in realtà, anche una grande eccezione (che come si dice conferma la regola) nella libreria: è uno dei pochissimi titoli che ho abbandonato e non perché non mi stesse piacendo, anzi, semplicemente non era il suo momento. Sono quasi certa che sarà il protagonista della mia prossima estate.
5. Sulla strada di Jack Kerouac. Quello di Kerouac credo sia uno dei romanzi che posseggo da più tempo nella mia libreria tra le fila dei non letti. Acquistai Sulla strada a cavallo tra la fine delle scuole superiore e il primo anno di Università, in una Mondadori in cui incontrai uno dei librai più gentili che ricordo. Ogni volta che tento di approcciarmi alla storia, una di quelle che "deve assolutamente essere letta", qualcosa mi blocca e mi impedisce di colmare una delle mie più grandi lacune: ne sento il peso dell'importanza? Credo sia così. La paura che possa non piacermi mi schiaccia ormai da diversi anni e tutt'ora non ne sento così forte il richiamo. Quando sarà il suo momento?
"Il Signore degli Anelli" è il mio romanzo preferito, certo ci ho messo un sacco di tempo a leggere l'intera trilogia, anche perché è molto descrittivo, ma se ti piace il genere non fartelo scappare ;)
RispondiEliminaI primi due li abbiamo in comune xD
RispondiEliminaPosso capire il tuo timore su Il signore degli Anelli. C'è davvero tanto in quel mattoncino, alle volte troppo (non mi scorderò mai i capitoli inutili su tom bombadir...)
RispondiEliminaIl trono di Spade per me è infinitamente meglio sotto tanti punti di vista!
Ciao Vale! Anna Karenina e ISDA li ho iniziati, sicuramente impegnativi ma ne vale la pena :) di GoT ho letto solo il primo volume ma personalmente l'ho trovato noioso, non credo andrò avanti!
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