Recensione: La meraviglia di un gesto gentile di Jane Riley
LA MERAVIGLIA DI UN GESTO GENTILE
Pagine: 324 | Genere: Romanzo |
Editore: Garzanti | Data di pubblicazione: 20 Maggio
Trama
La gentilezza può illuminarti la vita.
Lasciala entrare e non averne paura.
Oliver Clock ha trentanove anni e una vita che più prevedibile non si può: lavora per le pompe funebri di famiglia, ha un cassetto con le calze in ordine di colore e il frigorifero pieno di piatti pronti. Eppure, dietro un’apparenza di goffaggine e timidezza, nasconde un’anima da sognatore ottimista. Ogni sera, su un taccuino giallo, appunta le idee per una vita migliore e più frizzante: a metà mattina concedersi una seconda colazione, trovare il tempo per andare al cinema, viaggiare e scoprire luoghi sconosciuti. Il fatto è che queste idee restano solo vacue intenzioni. Perché Oliver non trova mai il coraggio di trasformarle in azioni concrete. Finché nella sua quotidianità compare Edie, che è la sua perfetta antitesi: vitale, eccentrica, euforica, intrepida, originale. Quando decide una cosa, la fa, convinta che non abbia senso rimandare. E poi ha un lavoro stravagante ma geniale: produce candele in cui racchiude il profumo delle persone per sentirle sempre vicine. Bastano un sentore di coccole o le note calde della dolcezza per rivivere momenti indimenticabili con chi si ama. E per convincere Oliver a entrare in affari con Edie. Ma, giorno dopo giorno, quella che inizia come una semplice collaborazione diventa qualcosa di totalmente diverso. Un’amicizia tra cultori della vita e una fonte di ispirazione per Oliver che proverà, forse per la prima volta, a mollare gli ormeggi e a lasciarsi trasportare dalla corrente del destino. Perché imparare a vivere significa anche accettare che non sempre ciò che accade ha una ragione precisa e che l’amore è uno splendido caos.
La meraviglia di un gesto gentile è un esordio folgorante che ha messo d’accordo gli editori di tutto il mondo alla Fiera di Londra. Con uno stile delicato e un pizzico di ironia, Jane Riley confeziona una storia emozionante che ci parla di speranza e rinascita. E ci insegna che non è mai troppo tardi per uscire dagli schemi e cogliere la bellezza che si cela nell’imprevedibilità dell’esistere.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
La trama e il titolo di questo libro mi hanno incuriosito molto, l'ho trovato piuttosto originale e avevo bisogno di una lettura un po' diversa...
L'inizio è un po' lento, l'autrice ci presenta Oliver e la sua vita e il ritmo narrativo la rispecchia in pieno: lenta, senza troppe emozioni, con Oliver che non esce mai da quella che è ormai la sua zona di conforto, non un cambiamento, non un passo azzardato, le sue cose sempre in perfetto ordine, i suoi taccuini gialli pieni di liste di cose da fare che poi non segue mai, il suo amore segreto e silenzioso verso la fiorista che lavora con loro... Oliver ha una vita fatta di piccole certezze, le Pompe Funebri di famiglia sono un punto fisso della sua vita e quando un giorno accade qualcosa che quella vita la sconvolge per Oliver le cose iniziano a cambiare...
È lo stesso Oliver a raccontarsi al lettore e a raccontare dei vari protagonisti che si incontrano pagina dopo pagina, la Riley ha creato un romanzo in cui il protagonista pagina dopo pagina prende coscienza di se, ne analizza accuratamente l'aspetto psicologico e per il lettore è impossibile non esserne completamente coinvolto.
Oliver è il classico personaggio che riesce fin dalle prime pagine a conquistare il lettore, ha un qualcosa che lo rende adorabile agli occhi di chi legge, che lo fa sentire più vicino e man mano che si va avanti nella lettura si gioisce e soffre insieme a lui, che si scopre piano piano, mostrandosi in tutta la sua incredibile umanità. Lo amerete per la sua grande capacità di empatizzare con i parenti dei defunti, per il rispetto verso chi non c'è più e l'amore e la passione che mette in tutto ciò che fa per aiutare gli altri...
La meraviglia di un gesto gentile è un romanzo davvero particolare e con una trama ben costruita, la Riley affronta molte tematiche importanti come il lutto e l'elaborazione del dolore e della perdita, ma anche l'accettazione di se stessi... Oliver ha 39 anni e piano piano trova la forza di osare, di uscire da quella zona sicura che si è creato e abbandonare le sue ancore per cominciare a vivere libero, come se fino ad allora avesse vissuto in apnea e ora finalmente riesce a respirare a pieni polmoni.
Mi sono ritrovata in alcune piccole manie di Oliver e mi sono sentita sollevata nell'osservarlo mentre piano piano rinasceva, prendendo coraggio e iniziando i cambiamenti non solo nella sua vita personale ma anche in quella lavorativa.
La Riley ci ricorda che la vita è fatta di emozioni, di piccole cose e che dovremmo cercare di osare un po' di più, di non aver paura di cambiare e che ci sono treni che rischiamo di perdere per sempre.
Un libro questo che all'inizio ho faticato un po' a leggere, ma che andando avanti nella lettura non fa che migliorare e lascia un forte senso di serenità una volta giunti alla fine!
La Riley ha molto potenziale come scrittrice, il suo stile è pulito e scorrevole, sa come incuriosire il lettore e come coinvolgerlo nella lettura, ha creato dei personaggi particolari, imperfetti e con dei piccoli dolori personali che riescono piano piano ad affrontare... Una lettura particolare, ma molto piacevole che mi sento di consigliare caldamente.
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