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RECENSIONE: L'ICKABOG DI J. K. ROWLING

 


 L'ICKABOG


                                                                   di J. K Rowling




Prezzo: 19,80 €  | Ebook: 9,99 € |
Pagine: 320 ill.  | Genere: Libri per bambini  |
Editore:  Salani 
Data di pubblicazione: 10 novembre 2020

Trama

Cornucopia è un regno perfetto, minuscolo ma ricco e prospero, famoso per i suoi formaggi saporiti, i dolci deliziosi, i vini profumati e i salumi succulenti. Re Teo il Temerario, sorridente, generoso, bello e benvoluto, governa con facilità un paese che sembra andare avanti da solo, dovendosi occupare quasi esclusivamente di banchetti e battute di caccia coi suoi lord e amici fidati Scaracchino e Flappone.

L’unico neo a questa perfezione è il temibile Ickabog, un mostro leggendario e spaventoso che minaccia i confini più estremi del regno e che popola gli incubi e i giochi dei bambini. Quando però la leggenda sconfina nella realtà, e minaccia il paese, sarà compito di due amici, Robi e Margherita, partire per un’avventura straordinaria per scoprire dove si nasconde e sconfiggerlo, per riportare la felicità all’amata Cornucopia. 



IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Una favola a tutti gli effetti che J.K. Rowling ha iniziato molto tempo fa, tra un Harry Potter e l’altro, per poi abbandonarla in soffitta, fino a quando, in pieno lockdown, ha voluto regalare ai bambini costretti in casa una storia su cui sognare e riflettere, pubblicandola online gratuita.


Una metafora importante, quella de L’ICKABOG: un mostro che si impossessa di una nazione intera, un mostro che sembra impossibile da sconfiggere e le bugie a cui qualcuno sceglie di credere nonostante non vi siano prove sufficienti. Ognuno lo descrive diversamente, secondo fantasia e resoconti passati di bocca in bocca. Come al solito, nello stile Rowling, non è solo una fiaba per bambini, perché tra le righe c’è un messaggio anche per gli adulti, un messaggio di speranza e d’amore e la scrittura è sì dedicata a un pubblico infantile, però l’utilizzo di parole semplici ma scelte con cura e stile accattivante, rendono la lettura piacevole anche per gli adulti.

Gli ingredienti di questa storia sono tanti: ci sono la derisione e l’emarginazione del “diverso” che fa paura e viene isolato e allontanato, c’è il bullismo, l’amicizia che supera le difficoltà e le barriere, c’è la morte, c’è il contrasto tra ricchezza e miseria, c’è l’importanza delle apparenze che a volte sono l’unica cosa che davvero conta, ci sono bugie, tradimenti, crudeltà, personaggi venali e senza scrupoli, omertà, corruzione e forse (ma questo è un mio parere personale) troppi omicidi per essere un libro per bambini.

Molti dei personaggi non sono quello che sembrano e si rivelano solo poco alla volta, con azioni che smentiscono i caratteri che inizialmente l’autrice ci propone. E mi hanno fatta arrabbiare tremendamente, sarei voluta entrare nella storia per affrontarli personalmente, li ho odiati, mi hanno disgustata.

Il Male è infatti il vero fulcro della storia, il male che può abbattersi sul mondo in qualsiasi momento, senza preavviso, ma di cui ognuno di noi è responsabile in qualche misura: in fin dei conti fare del bene ripaga sempre.

Anche la Menzogna è centrale, perché molte delle vicende sono fondate proprio sulle bugie e sull’ingenuità di chi vi crede ciecamente, senza spendersi nella loro verifica.

Bugie su bugie su bugie. Quando cominci a mentire non puoi più smettere, e poi è come essere il capitano di una nave che fa acqua da tutte le parti, sempre a tappare i buchi per non affondare.”

È difficile recensire questo romanzo senza fare spoiler, perché il significato più profondo è strettamente connesso con le vicende, ma posso dire soltanto che va affrontato con concentrazione, cercando i significati nascosti: non leggetelo come un libro per bambini, perché porta in sé dei messaggi bellissimi che vale la pena di intercettare.

E se la storia è un piccolo tesoro da trovare e scoprire poco e poco, la copertina è un gioiello: la carta vellutata e le decorazioni dorate conferiscono regalità, ma le decorazioni sembrano raccontare una storia nella storia, i dettagli ne richiamano i significati: gli aghi delle sarte, e di una in particolare da cui inizia il lento declino del regno, i fili intrecciati che rappresentano unità ma anche il percorso intricato per ottenerla, i dolci, il vino, il denaro simboli della prosperità di Cornucopia, ma anche la spada che uccide e che libera. Insomma: ognuno di noi, credo, può trovare nei dettagli la propria personalissima interpretazione e dar loro i significati più intimi. Le illustrazioni interne, poi, sono le vincitrici del Torneo per le illustrazioni dell’Ickabog, indetto dopo la pubblicazione online.

Una storia d’amore e d’amicizia, di lealtà e valore, di coraggio e riscatto, dove i meritevoli, alla fine, otterranno ciò che spetta loro. Un romanzo delicato ed emozionante, in cui si percepisce lo stile della Rowling, ma a cui ha sicuramente contribuito il traduttore, con i nomi onomatopeici e che richiamano, come in Harry Potter, le caratteristiche fisiche o caratteriali dei personaggi.

Non mi vergogno a dire che ho pianto, in alcuni punti, per la tenerezza e la commozione.

Una storia da leggere ad alta voce ai bambini, assaporandola, pagina dopo pagina. 







Lo avevamo già nominato qui.







Ringrazio Salani per la copia cartacea del libro.

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