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RECENSIONE: TAKIWATANGA DI MARINA FORENZA ERRIQUEZ

 


 TAKIWATANGA - NEL SUO TEMPO E NEL SUO SPAZIO


                                                                   di Marina FORENZA ERRIQUEZ



Prezzo: 12,00   | Ebook: 6,99 € |
Pagine: 94  | Genere: Romanzo  |
Editore: Mursia  
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2020


Trama

Centomila mamme sparse in tutto il mondo, ognuna con un mazzo di chiavi a disposizione, solo una delle quali può aprire la porta del mondo del proprio figlio che la aspetta paziente sulla soglia.

L’autismo visto dal lato di un genitore che deve affrontare difficoltà, paure e compromessi.

La testimonianza di una mamma, un dono per le altre mamme di figli speciali sparse nel mondo che si trovano a dover scegliere, nel mazzo, la chiave giusta. Un esempio di come si può affrontare la vita senza lasciarsi sopraffare, una guida per orientarsi verso le scelte e i percorsi giusti, da comprendersi attraverso il vissuto che l’autrice ci racconta, sempre nel rispetto delle necessità del figlio, “nel suo tempo e nel suo spazio”.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Narrato in prima persona dall’autrice che racconta la propria esperienza di madre di un figlio autistico, “Takiwatanga” è uno sfogo, un diario. Il titolo è un termine maori che significa per l’appunto “autismo” ma anche “nel suo tempo e nel suo spazio”, una perifrasi che esprime perfettamente il concetto.

Si parla così tanto di autismo, che troppo spesso crediamo di conoscerlo. Ma soltanto chi vi ha a che fare da vicino può comprenderne appieno ombre e sfumature. Ed è per questo che l’autrice si racconta e svela ai lettori con grande lucidità e coraggio il proprio percorso, l’impegno e la fatica impiegati per raggiungere il mondo di suo figlio, possibile solo con la chiave giusta. Ma anche “paure, aspettative, delusioni, gioie […], angosce”.

 

La Erriquez racconta il percorso di crescita bilaterale, in cui quello che inizialmente viene visto come un “nemico” diventa invece un fenomeno da studiare e capire, i tentativi e i fallimenti, le gratificazioni per i piccoli progressi, e lo sconforto per problemi e delusioni, davanti ai quali è importante non mollare mai, nonostante le difficoltà.

Non tace la paura del “dopo-di-noi”, comune a tutti i genitori di figli affetti da patologie che li rendono non autosufficienti, la paura di quel futuro che li priverà del supporto genitoriale e il tormento e l’angoscia che questa incognita provoca.

 

Molto bello il parallelismo che l’autrice fa all’inizio, con le sue difficoltà di integrazione e adattamento in una realtà nuova, in un Paese straniero in cui si trasferisce in infanzia, che le donano una sensibilità particolare nei confronti delle difficoltà di adattamento e integrazione e di accettazione del “diverso”.

 

Il libro è corredato di numerose immagini: fotografie personali oppure tratte da manuali o da progetti.

 

Peccato per i refusi e per qualche utilizzo un po’ “pasticciato” dei tempi verbali.

 

L’autrice aveva una vita professionale ricca e intensa, ma il figlio e le sue necessità hanno occupato sempre il primo posto, richiedendole sacrifici e rinunce.

 


Il libro, però, non è un manuale, né ha la presunzione di esserlo: più che la patologia infatti, la condizione, le caratteristiche del soggetto autistico, anche dal punto di vista gestionale, è un po' egocentrico: parla di SÉ, delle SUE emozioni, delle SUE difficoltà, delle SUE battaglie, mettendosi al centro della storia. Il figlio, in realtà, anche se focale e legato a lei a filo doppio, resta un po’ ai margini, il tramite per la sua centralità di madre che lotta per limare la disabilità. Forse Tony meritava un po’ di spazio in più nella storia, mentre la forte personalità materna riempie tutto lo spazio.

Ciononostante, è comunque un libro intenso ed emozionante, grazie anche allo stile pulito e diretto, senza troppi fronzoli narrativi e trasmette direttamente al cuore tutto l’amore di una mamma per il proprio figlio.

 

“Mio figlio viveva il suo mondo a modo suo nel nostro”.





 















Ringrazio Mursia per la copia cartacea del libro.


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