[REVIEW PARTY] RECENSIONE: UN ODIO PERFETTO DI LEAH KONEN
Prezzo: 18,00 € | Ebook: 9,99 € |
Data di pubblicazione: 16 settembre 2021
A Woodstock, Lucy King vuole iniziare una
nuova vita. Lontana dal fidanzato violento e da un’esistenza di paura e ansia,
senza lasciare traccia di sé affitta un cottage un po’ fuori mano e insieme al
cagnolino Dusty ha intenzione a mantenere un basso profilo. Ma non è facile
affrontare una nuova realtà tutta sola, e i nuovi vicini, John e Vera, sembrano
davvero due persone affabili e gentili: lasciarsi andare con loro diventa quasi
necessario. Inizia così una nuova amicizia fatta di confidenze, sbronze e cene,
finché un piano che sembra innocente ma vantaggioso per tutti si rivela invece
fatale per John che viene ritrovato morto. Iniziano così le indagini e uno
strano susseguirsi di incidenti e particolari inquietanti che mettono Lucy in
allerta: che il suo passato l’abbia raggiunta mettendola di nuovo in pericolo?
Un thriller mozzafiato, ansiogeno già dalle
prime pagine: è subito evidente che Lucy stia scappando e si senta braccata, anche
se non viene subito rivelato il perché: Leah Konen è molto abile nel lasciare
la suspense per svelare i dettagli poco alla volta. Anche se a dire il vero l’inizio
è un po’ lento, “soft”, molto descrittivo: sembra quasi serva a preparare il
terreno, a solidificare il rapporto tra i personaggi e il lettore che deve fare
la loro conoscenza e crearsi un’opinione, per poi metabolizzarli e interiorizzarli.
Lucy i cui genitori sono morti, lasciando un vuoto incolmabile. Lucy bisognosa
d’affetto, ingenua forse troppo, dipendente da Davis, un ex fidanzato violento
e maniaco del controllo e che troppo spesso si è sentita in trappola. Molti particolari
suggeriscono che vorrebbe essere diversa, che vorrebbe sparire e tornare come un’altra
persona e altrettanti ne raccontano la paura, la frustrazione, l’umiliazione di
ritenersi indegna d’amore. Davis è una costante onnipresente nei suoi pensieri,
nei paragoni, nei ricordi, è una zavorra che la tiene ancorata a un passato
troppo doloroso per essere lasciato alle spalle e con cui deve fare i conti
ogni giorno. L’ombra di lui incombe su Lucy, qualunque cosa lei dica o faccia,
è una dipendenza da “fidanzati stronzi impossibili da lasciare” al pari di
altre dipendenze, come quella dell’alcool, nel quale la protagonista si rifugia un po’ troppo
spesso.
Vera e John, belli, affascinanti, perfetti. Una coppia innamorata e apparentemente "strana", finta. Fin dall’inizio trasmettono un che di losco, di costruito,
difficile da inquadrare.
Poi a un certo punto la trama accelera, in un crescendo di intensità fino
alla stoccata finale, dove l’autrice potrà colpire con l’affondo di un sovvertimento
della struttura, spiazzando il lettore.
Niente è come sembra.
Un romanzo che tocca temi delicati ma importanti come quello della
violenza domestica, dello stalking e della violenza psicologica, con vessazioni
e dispetti messi in atto in modo da minare l’equilibrio psicologico della
vittima che vive nel terrore, nella paranoia e nella vergogna, subendo il
controllo su più fronti da parte del carnefice che spesso gode della paura
della sua vittima. Ma anche rapporti squilibrati, morbosi e patologici, che
portano a una visione distorta della realtà e sfociano nell’ossessione e nella
follia.
“A volte la lealtà va troppo oltre”.
O ancora il peso schiacciante dei pettegolezzi, che annienta e distrugge
in una comunità piccola e circoscritta, il parere degli altri e l’influenza che
esso esercita su chi lo subisce.
“Il giudizio altrui ti può colpire così, come un fulmine a ciel sereno”
Il percorso investigativo, tuttavia, langue un po’, la risoluzione del
delitto viene portata a galla dalla narrazione, dai percorsi deduttivi dei
personaggi o dalle loro rivelazioni, più che da ragionamenti delle forze di polizia, ma questo non penalizza la suspense della
trama che resta comunque ben tesa e accattivante.
Tra le righe si percepiscono in modo evidente il dolore che ghermisce, che tiene nelle sue grinfie, il senso di colpa, la rabbia, la solitudine dolorosa e la sensazione di sentirsi in trappola, molto ben caratterizzati, descritti in maniera impeccabile, tanto che il lettore li sente sottopelle, quasi come se fosse lui stesso a provarli.
“Cosa fai quando non puoi più scappare?”
Un thriller psicologico dove collera, paura, verità
manipolata, bugie, segreti, scheletri nascosti, parole non dette, particolari
taciuti, segreti e pettegolezzi che i personaggi iniziano a rivelare, per poi ritrattare
e tacere, lasciandoli in sospeso a mezz’aria… sono gli ingredienti
sapientemente dosati in una miscela esplosiva che cattura il lettore e lo tiene
in scacco fino all’ultima pagina, tra il susseguirsi dei colpi di scena fino al
finale inaspettato, degna conclusione di un romanzo incalzante e mozzafiato.
Un libro da leggere d’un fiato, con lo stomaco contratto dall’impazienza e dai colpi di scena.
In ogni caso, da leggere!
Commenti
Posta un commento