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Recensione: Ragazza, serpente, spina di Melissa Bashardoust


RAGAZZA, SERPENTE, SPINA



                                                                   di Melissa Bashardoust



Prezzo: € 20,00 | Ebook: € 9,99 |
Pagine: 336| Genere: Fantasy YA|
Editore: Mondandori Oscar Vault |  Data di pubblicazione: 5 Ottobre

Trama

C'era e non c'era una volta - così cominciano sempre le fiabe - una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c'è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Volevo leggere da un po' questo libro, ma mi mancava sempre il tempo... Finalmente sono riuscita a iniziarlo e ammetto che l'ho letteralmente divorato, totalmente rapita da questa storia che mi ha in qualche modo riportata indietro agli anni dell'università di archeologia, quando studiavo la Persia e le sue antiche tradizioni e religioni, infatti appena ho iniziato a leggere Ragazza, serpente, spina la prima cosa che ho pensato è stata che l'autrice si fosse ispirata al zurvanismo (confermato poi a fine libro dalla stessa autrice), un'antica religione del 3 secolo d. C. e più andavo avanti nella lettura più trovavo riferimenti che mi facevano ripensare al mio esame di storia delle religioni del Vicino Oriente Antico e questo mi ha dato un'ulteriore spinta nella lettura.
Ragazza, serpente, spina è una bellissima favola con qualche tinta noir e che ricorda in qualche modo alcune delle fiabe più classiche, ha qualcosa di Frozen e il Re Mida, ma anche di Raperonzolo e tante altre, il tutto miscelato con incredibile maestria alle leggende persiane!
Soraya ha vissuto tutta la sua vita in isolamento, da sola e senza la possibilità di poter ricevere un abbraccio o toccare qualcuno, perché il suo tocco è letale, nelle sue vene scorre un potentissimo veleno e per questo deve restare lontana dal mondo esterno... Anno dopo anno Soraya ha trascorso la sua vita ad accumulare rabbia e rancore, osservando gli altri vivere felici dall'alto del terrazzo del palazzo in cui è stata confinata, soffrendo per quella solitudine e odiando la maledizione che l'ha portata a essere considerata una vergogna, un pericolo..
Tutto cambia quando un giorno a palazzo arrivano due personaggi particolari: uno è un giovane guerriero che non ha paura di lei e con il quale Soraya inizia a passare molto tempo insieme, confidandosi e dopo tanto tempo provando nuovamente il piacere di poter stare in compagnia, l'altra è un demone div che è stato catturato dal fratello di Soraya e con la quale la ragazza inizia a incontrarsi nelle prigioni del palazzo e grazie alla quale viene a sapere segreti che la riguardano che le cambiano letteralmente la vita...
Il mondo creato dalla Bashardoust  è particolare, ha quel non so che di misterioso, ci trasporta in luoghi lontani, in un tempo indefinito e l'uso di termini persiani rende il tutto ancora più magico e questa è una delle cose che più mi ha colpito di questo libro, la storia è poi originale, per nulla banale e con parecchi colpi di scena, forse troppi, alcuni anche piuttosto scontati e questo smorza un po' la passione del lettore... I personaggi sono ben costruiti, ma si evolvono poco, così come la parte romance, che è accennata ma poco sviluppata non consentendo al lettore di appassionarsi a una o l'altra coppia...
La Bashardoust ha inserito in questo libro temi attuali e importanti quali l'abbandono, la diversità che fa sempre troppo paura, l'insicurezza e l'abbandono che spesso portano a le persone a covare rancori che gli avvelenano il cuore, ma anche la consapevolezza di se e l'accettazione: Soraya ha sempre temuto il suo potere, lo ha visto solo come un qualcosa di negativo, non riusciva ad accettare se stessa, odiandosi in un certo senso... Lo stesso cattivo ha subito nella sua vita l'emarginazione, si è sentito inutile e messo da parte e questo lo ha spinto a fare scelte sbagliate...
L'autrice affronta anche il tema LGBTQ+, ma lo fa in maniera molto superficiale, è giusto un accenno e non era poi neanche tanto necessario, perché la storia in se era già molto bella e interessante senza mettere troppa carne al fuoco.
Ragazza, serpente, spina è una lettura leggera, scorrevole e poco pretenziosa, lo stile della Bashardoust  è molto semplice, forse troppo, i capitoli sono brevi, un libro che si legge velocemente, ma senza appassionarsi troppo alla protagonista, che a tratti risulta scostante, quasi bipolare, ma nonostante questo resta una lettura gradevole e perfetta per sognare un mondo incantato e magico.









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