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[Review Party] Il sovrano del Miraggio (Ciclo della Terra Piatta #3) di Tanith Lee

IL SOVRANO DEL MIRAGGIO (CICLO DELLA TERRA PIATTA #3).


IL SOVRANO DEL MIRAGGIO (CICLO DELLA TERRA PIATTA #3)
di Tanith Lee

Prezzo: € 28,00 | Ebook: € 14,99
Pagine: 804 | Genere: High Fantasy
Editore: Mondadori Oscar Vault | Data di pubblicazione: 23 Novembre 2021

TRAMA
In dialogo con i capisaldi della letteratura fantastica di tutti i tempi, il "Ciclo della Terra Piatta" (di cui la trilogia qui presentata costituisce l'inizio) ripropone la narrazione di vicende non scontate, ispirate a una sintesi tra modelli prestigiosi quali le leggende della tradizione romantica e le novelle orientali nello stile delle "Mille e una notte". Le "storie concentriche" della Lee, con i loro vari protagonisti - divini o demoniaci, mortali o immortali - trasferiscono fin dai loro esordi lettrici e lettori nel regno dell'epos e delle fiabe, in cui l'amore implica insospettate crudeltà e la discesa nel regno dei morti può anche ammettere il ritorno tra i vivi.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Topos letterario particolarmente ricorrente soprattutto negli scritti classici, della pazzia molti autori hanno voluto narrare. Retaggio di un amore finito o non corrisposto, punizione divina o luogo simbolico di fuga da una società opprimente ed estraniante, dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto al Polifemo di Omero il concetto di follia ha incrociato più e più volte la strada di eroi, paladini e comuni avventurieri facendo passare alla storia le loro gesta. 

Di un Principe della Pazzia, però, nessuno mai avevo osato raccontare: un Dio dalle duplici sembianze, bello, etereo e oltremodo affascinante da un lato e oscuro, mostruoso e terrificante dall’altro, in grado di indurre alla follia la mente umana. Un agire che non sembrerebbe avere motivazioni tangibili, se non il solo proprio diletto. Eppure in uno strano astio tra due dei potrebbe risiedere il segreto di una simile impari lotta. 

Pubblicato nel 1981, Delusion’s Master, Il Sovrano del Miraggio acuisce il talento della sua autrice, Tanith Lee, portando la saga di cui fa parte, I sovrani delle tenebre, a fare un ulteriore passo in avanti. Se nei due precedenti volumi era l’impianto narrativo del racconto all’interno del racconto, attingente a piene mani dal modello de Le mille e una notte, a fare da padrone, in questo terzo romanzo la storia diviene molto più lineare, la trama più complessa e articolata e prende sempre più le sembianze di un collante tra i mondi, un qualcosa destinato a segnare un prima e un dopo l’avvento del Principe Chuz, un punto di non ritorno di cui sarà impossibile non avere memoria. 

Chuz e il grande ritorno di Azhrarn, Il sovrano della notte, sono i due fulcri intorno ai quali si muove Il sovrano del Miraggio, che oltre a rivelare altri interessanti caratteri appartenenti alle divinità, arricchisce di umanità la serie. Più carente nei suoi predecessori, qui decisamente più intenso e profondo, il lato umano delle vicende impreziosisce di un’emotività strabiliante il libro: lontani dal pensare che in Tanith Lee non vi sia attenzione per i sentimenti umani, diviene doveroso sottolineare come nel terzo volume diviene meno preminente l’elemento più propriamente legato alle leggende e al misticismo in favore di un maggiore spazio riservato alle emozioni degli esseri umani, che pur rimanendo meri passatempi per le divinità acquisiscono nella narrazione un ruolo più definito e d’impatto. 

Non meno importanti, poi, sono i riferimenti biblici. Per la prima volta dall’inizio della stesura de I sovrani delle Tenebre, Tanith Lee mostra una ricca conoscenza delle sacre scritture, rifacendosi direttamente ad esse e mettendone quasi in discussione l’ordine. Se, quindi, in prima battuta è la scienza ad essere messa a dura prova, costruendo per le sue divinità una Terra piatta disposta a livelli netti e precisi, giunta al terzo capitolo è l’ordine divino stesso a venire riscritto in una commistione di idee sbalorditive. 

Anche la morte assume, infine, un’importanza cruciale e simbolica nel corso della narrazione, che si avvale ancora una volta di quella scrittura solenne, poetica e immaginifica che sebbene risulti ostica nelle fasi iniziali diviene imprescindibile per i racconti stessi. 

Un mondo meraviglioso, quello creato e tramandato da Tanith Lee, in cui divinità vendicative ritrovano antichi piaceri, battaglie dal sapore millenario e creature spaventosamente straordinarie.



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