Recensione: Le Invisibili Signore della Musica di Anna Rollando
LE INVISIBILI SIGNORE DELLA MUSICA
di Anna Rollando
Pagine: 196| Genere: Biografie di Musiciste|
Editore: Graphofeel|
Data di pubblicazione: 2 Dicembre 2021
Trama
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Non so se a voi è mai successo, ma da piccola, quando alle medie la professoressa di Musica ci faceva studiare i grandi compositori del passato, mi sono sempre chiesta perché non ci fosse nemmeno un nome femminile.
Avevo trovato una risposta pensando che purtroppo al tempo, alle donne non fosse concesso di studiare Musica a livello professionale, ma poi crescendo ho capito che quella risposta era vera in parte e questo libro lo spiega benissimo.
Mi sono emozionata già leggendo il titolo, perché purtroppo il talento femminile in molti campi, e in particolare nella Musica è sempre stato ritenuto volutamente invisibile.
Mi ha colpito particolarmente l’introduzione di questo libro perché alla domanda che pone l’autrice, ovvero di citare cinque nomi di compositrici donne, sono rimasta purtroppo a quota uno, mentre ho saputo tranquillamente citare dieci nomi di compositori maschi.
La consapevolezza acquisita grazie a questo piccolo espediente mi ha predisposto nella maniera giusta, facendomi apprezzare particolarmente ogni biografia che l’autrice ha voluto evidenziare.
Mi sono immersa nella lettura che risulta scorrevole, ritmata, piena di preziose informazioni e di spiegazioni anche dei termini musicali, così da rendere tutto più chiaro anche a chi è un profano.
Sono rimasta affascinata dalla vita di Barbara Strozzi, da come da figlia di una servetta sia poi riuscita a diventare una delle più grandi cantanti e compositrici della sua epoca, guardata di mal’occhio per la sua libertà di pensiero e considerata per lo più una cantante nonostante abbia composto circa ottanta tra arie e cantate.
Conoscevo già la vita di Nannrel Mozart, la talentuosa sorella del più famoso Wolfang Amadeus, ma mi ha fatto immensamente piacere ritrovarla citata in questo libro, poiché nonostante delle sue composizioni si siano perse le tracce, è giusto riconoscere il suo grande talento, che pare fosse più sopraffino di quello del fratello.
E poi Fanny Mendelsshon che si vide pubblicare le sue composizioni a nome del fratello, Clara Josephine Wieck, moglie di Robert Schumann e unica insegnante donna al conservatorio di Francoforte, Giuseppina Strepponi, moglie di Giuseppe Verdi e eccezionale soprano, e molte molte altre di cui vi innamorerete.
La lettura di questo bellissimo libro è stato un viaggio nella storia della Musica, quella che non ci hanno mai raccontato e che ancora fa fatica a uscire allo scoperto.
Un libro che mi piacerebbe far leggere a tutti, ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi di oggi, perché è importante rendere il giusto merito a queste donne che, con la loro vita e il loro talento, hanno contribuito a scardinare concezioni rigide e ingiuste del loro tempo.
Donne, anzi Musiciste che dovrebbero comparire a ben conto sui libri di storia della Musica, così da dare un giusto grande messaggio, ovvero che la Musica, sin dalla sua creazione, non è mai stata prerogativa di nessun sesso, perché è un linguaggio universale che parla al cuore di chi la sa comprendere, interpretare e diffondere nell’universo.
Da leggere sorseggiando una tisana e mangiando amaretti.
Consigliato a tutti, e in particolare chi vuole ampliare la propria conoscenza sui compositori e compositrici del passato.
Emozionate.
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