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RECENSIONE: L'ULTIMA NOTTE DI RAUL GARDINI DI GIANLUCA BARBERA

 


 L'ULTIMA NOTTE DI RAUL GARDINI


                                                               

   di Gianluca BARBERA






Prezzo: 18,60 €  | Ebook: 9,99 € |
Pagine: 324 | Genere: Romanzo giallo  |
Editore: Chiarelettere  
Data di pubblicazione: 13 gennaio 2022


Trama

La mattina del 23 luglio 1993 Raul Gardini viene trovato morto nel suo letto nel cuore di Milano, immerso nel suo sangue, dopo un colpo di pistola alla testa, da distanza ravvicinata. La cronaca impazza, fiumi di inchiostro e parole ne scaturiscono e le opinioni si alternano, si mischiano, si sovrappongono: omicidio o suicidio?

Personaggio discusso e carismatico, a capo di un impero finanziario, sportivo e dinamico, sotto i riflettori perché coinvolto nel caso “Mani Pulite”, la maxi-inchiesta giudiziaria condotta nei primi Anni Novanta e che rivelò un mondo di collusione e corruzione dell’imprenditoria e la politica italiane. Lo scandalo Enimont in particolare vedeva coinvolto Gardini che, scosso dal suicidio in carcere di Gabriele Cagliari (collega e rivale), pressato dagli inquirenti e atteso per il giorno stesso dal PM Di Pietro senza la possibilità di difendersi perché senza la possibilità di presentare la documentazione trattenuta da Carlo Sama, si toglie la vita.

Il giornalista d’inchiesta Marco Rocca parte quindi alla carica alla ricerca della verità, perché non si accontenta della conclusione diffusa dalla magistratura, e troverà sulla sua strada minacce anonime e attentati, ambiguità, omertà, sospetto, mistero e fantasmi del passato che confondono e disorientano.                   


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

In occasione del trentesimo anniversario dell’inchiesta “Mani Pulite”, esce questo romanzo in bilico tra cronaca e fantasia: affonda le radici nelle solide fondamenta della verità, riportando fatti e avvenimenti realmente accaduti ma con la licenza poetica dell’inventiva li adatta a esigenze narrative e drammatiche.

Un inizio incalzante, frenetico, quasi psichedelico proietta il lettore direttamente nella storia, e lo tiene incollato fino alla fine, col suo ritmo convulso e rapido, e saltando qua e là nel tempo per raccontare aneddoti sparsi, flash-back (storie personali, familiari, aneddoti), da divorare tutto d’un fiato.

I dialoghi sono numerosi e ben costruiti, credibili e hanno un peso importante, sia dal punto di vista quantitativo, sia per i contenuti nei confronti della trama: forniscono informazioni, portano avanti la storia e la completano, rivelando dettagli e situazioni.

Una saga familiare, i Ferruzzi, dove le storie di famiglia, raccontate e svelate attraverso le interviste e gli incontri di Rocca coi diretti interessati si alternano alla vita privata del protagonista, ulteriore esempio della mescolanza di realtà e fantasia che dà forza all’opera.

Entrano in campo Mafia, Cosa Nostra, Totò Riina, Massoneria, Opus Dei, e numerosi politici, dando al romanzo sapore di inchiesta.

Sicuramente Gianluca Barbera è uno scrittore eclettico, non si fossilizza su un unico stile e ci ha dimostrato di saper spaziare negli stili e nei generi, ma questo giallo è un romanzo maturo, strutturato, complesso, completo: non mi stupisce che sia stato opzionato da una casa di produzione televisiva per la trasposizione sul piccolo schermo.

In finale inaspettato e fantasioso ribadisce la finzione, a scanso di equivoci.

 











Ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo.

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