RECENSIONE: L'ULTIMA NOTTE DI RAUL GARDINI DI GIANLUCA BARBERA
di Gianluca BARBERA
Prezzo: 18,60 € | Ebook: 9,99 € |
Data di pubblicazione: 13 gennaio 2022
La mattina del 23 luglio 1993 Raul Gardini viene trovato
morto nel suo letto nel cuore di Milano, immerso nel suo sangue, dopo un colpo
di pistola alla testa, da distanza ravvicinata. La cronaca impazza, fiumi di
inchiostro e parole ne scaturiscono e le opinioni si alternano, si mischiano,
si sovrappongono: omicidio o suicidio?
Personaggio discusso e carismatico, a capo di un impero
finanziario, sportivo e dinamico, sotto i riflettori perché coinvolto nel caso
“Mani Pulite”, la maxi-inchiesta giudiziaria condotta nei primi Anni Novanta e
che rivelò un mondo di collusione e corruzione dell’imprenditoria e la politica
italiane. Lo scandalo Enimont in particolare vedeva coinvolto Gardini che, scosso
dal suicidio in carcere di Gabriele Cagliari (collega e rivale), pressato dagli
inquirenti e atteso per il giorno stesso dal PM Di Pietro senza la possibilità
di difendersi perché senza la possibilità di presentare la documentazione
trattenuta da Carlo Sama, si toglie la vita.
Il giornalista d’inchiesta Marco Rocca parte quindi alla carica alla ricerca della verità, perché non si accontenta della conclusione diffusa dalla magistratura, e troverà sulla sua strada minacce anonime e attentati, ambiguità, omertà, sospetto, mistero e fantasmi del passato che confondono e disorientano.
In occasione del trentesimo anniversario dell’inchiesta “Mani
Pulite”, esce questo romanzo in bilico tra cronaca e fantasia: affonda le
radici nelle solide fondamenta della verità, riportando fatti e avvenimenti
realmente accaduti ma con la licenza poetica dell’inventiva li adatta a
esigenze narrative e drammatiche.
Un inizio incalzante, frenetico, quasi psichedelico proietta
il lettore direttamente nella storia, e lo tiene incollato fino alla fine, col
suo ritmo convulso e rapido, e saltando qua e là nel tempo per raccontare
aneddoti sparsi, flash-back (storie personali, familiari, aneddoti), da divorare
tutto d’un fiato.
I dialoghi sono numerosi e ben costruiti, credibili e hanno
un peso importante, sia dal punto di vista quantitativo, sia per i contenuti
nei confronti della trama: forniscono informazioni, portano avanti la storia e
la completano, rivelando dettagli e situazioni.
Una saga familiare, i Ferruzzi, dove le storie di famiglia,
raccontate e svelate attraverso le interviste e gli incontri di Rocca coi
diretti interessati si alternano alla vita privata del protagonista, ulteriore
esempio della mescolanza di realtà e fantasia che dà forza all’opera.
Entrano in campo Mafia, Cosa Nostra, Totò Riina, Massoneria,
Opus Dei, e numerosi politici, dando al romanzo sapore di inchiesta.
Sicuramente Gianluca Barbera è uno scrittore eclettico, non
si fossilizza su un unico stile e ci ha dimostrato di saper spaziare negli
stili e nei generi, ma questo giallo è un romanzo maturo, strutturato, complesso,
completo: non mi stupisce che sia stato opzionato da una casa di produzione
televisiva per la trasposizione sul piccolo schermo.
In finale inaspettato e fantasioso ribadisce la finzione, a
scanso di equivoci.
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