RECENSIONE: QUALCUNO CONOSCE LA VERITA' DI LISA SCOTTOLINE
Prezzo: 17,00 € | Ebook: 7,99 € |
Data di pubblicazione: 3 giugno 2021
Dopo 20 anni, Allie Garvey torna a Brandywine Hunt, in Pennsylvania, dove è cresciuta. Guida verso il cimitero, ondeggiando tra il dolore della morte e il terrore al pensiero di rivedere coloro coi quali condivide un terribile segreto, taciuto dall’estate del 1999. Da quel giorno drammatico, il giorno dello scherzo incosciente sfociato in tragedia, nessuno di loro è più lo stesso e le loro vite, ammaccate dal senso di colpa, hanno subito importanti contraccolpi. Ma Allie ha raggiunto una consapevolezza: deve portare a galla la verità se vuole salvare la sua esistenza che sta andando a rotoli.
“Allie era stata in esilio da se stessa”
Un “thriller domestico”, dunque, come
lo definisce l’autrice stessa, con una definizione che acquisisce connotati
diversi, passando dall’analisi delle dinamiche familiari, alla suspence della
trama gialla, al dramma familiare.
Un romanzo dove protagoniste sono famiglie mutilate dalla
morte e dal dolore, dalla malattia o dall’abbandono.
Un affresco dei nostri giorni, dove ricchezza e apparenza
vanno a braccetto: l’importante è mantenere una certa facciata, un’immagine di
famiglia felice, tenendo in considerazione solo ciò che il potere del denaro e
ciò che esso può comprare, perseguendo una bella ma oppressiva finzione a
discapito della spontaneità. Per i “Ragazzi fichetti”, l’importante è apparire
ed essere popolari, più che essere.
Molto descrittivo, ricco di particolari che sembrano
superflui per la storia in sé ma rendono più vera e completa l’ambientazione,
catapultando il lettore nella storia accanto ai personaggi. Molti sono i
dettagli, i particolari che contribuiscono a contestualizzare le vite e le
storie.
La struttura è rigorosa, geometrica: capitoli brevi dedicati
al punto di vista di un personaggio alla volta, che permettono al lettore una
visione più ampia e a tutto tondo, che sviscera i pensieri e i desideri più
intimi di ognuno di loro, consentendo di scoprirli e conoscerli poco alla volta.
Allo stesso tempo fluida e scorrevole, si legge con voracità.
Alterna due diverse andature che danno ritmo e mantengono
viva l’attenzione: a tratti più lento per raccontare e a tratti più rapido regge
la tensione narrativa.
Un romanzo che analizza la menzogna, anche detta a fin di
bene ma pur sempre menzogna: quanto può essere importante invece la verità?
Basta un dettaglio taciuto, grande o piccolo, per cambiare tutto e per
srotolare una catena di eventi inarrestabile. Non sempre la giustizia della
legge corrisponde alla giustizia morale ed etica, e la coscienza sporca non
sempre può essere lavata da un’assoluzione.
Senso di colpa, vergogna, razzismo, pregiudizio, maschilismo,
sofferenza, violenza, pedofilia, fuga, amarezza, dolore, ossessione, rimpianto,
disperazione, orrore, depressione, emergono nitidamente nel corso del romanzo,
si dilatano e lo riempiono, dandogli una forte connotazione emotiva.
Il percorso investigativo è pressoché inesistente e la
risoluzione del mistero è tutto sulle spalle di Allie che si interroga e scava
nelle memorie dei compagni di disavventura ritrovati dopo vent’anni.
Infine, il finale a sorpresa rimescola le carte e
spiazza il lettore.
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