Recensione: Doppelganger Il Maligno di Maria Elena Cristiano.
Prezzo: € 16,00 | Ebook: € - |
Trama
Amo lo stile di Maria Elena Cristiano e quando ho saputo dell’uscita di questo suo nuovo lavoro non ho avuto dubbi.
Ho iniziato a leggerlo di sera, in piena tranquillità, e ho finito alle cinque di mattina impossibilitata a staccare gli occhi dalle pagine, completamente catturata dalla trama e dalle vicissitudini di Alan e Margaret.
Alan è il socio di Pamela Brew, e insieme dirigono un’agenzia che procaccia opere d’arte a ricchi collezionisti, in maniera non propriamente lecita.
Pamela è da sempre innamorata di Alan, ma il bell’ex attore intrattiene da qualche mese una relazione con la bellissima figlia diciassettenne di Pamela, Margaret, la quale disprezza da sempre sua madre perché sgraziata e grassa.
Margaret è attratta dalla magia e quando scopre, in casa del suo amante, un particolare specchio nero usato per pratiche esoteriche ne parla alla sua “mentore” Rebecca la quale le suggerisce di usarlo quando il suo proprietario è assente.
Da quel momento un varco energetico sarà aperto e la vita dei protagonisti cambierà per sempre.
Alan è un ex attore che ha gettato la sua carriera alle ortiche per colpa della vita dissoluta che ha condotto, salvato dalla sua amica Pamela Brew ora è un manager affermato dell’agenzia di cui è socio. Bello, affascinate e senza troppi scrupoli è ben descritto e caratterizzato sia psicologicamente che caratterialmente ed è un personaggio in crescita.
Margaret è una ragazza di diciassette anni bellissima e viziata che si atteggia a donna adulta, con la passione della Wicca e dell’esoterismo in genere, ha come guida “spirituale” Rebecca che gestisce un negozio esoterico a Portobello Road. Ben caratterizzata è un personaggio controverso che suscita emozioni contrastanti.
La lettura è piacevole e scorrevole, lo stile narrativo è chiaro, in alcuni punti ricercato in altri sincopato, sempre però coerente alla trama.
Dialoghi e descrizioni si alternano in maniera equilibrata così da creare un buon ritmo di lettura.
Piccoli e grandi colpi di scena infondono una sottile e continua tensione che tiene il lettore incollato alle pagine.
Londra è descritta magistralmente, l’autrice riesce a catapultare il lettore direttamente dentro i luoghi descritti. Il negozio di Portobello road è perfettamente visibile, così come ogni scena.
Sorprendente e inaspettato il finale, lascia il lettore piacevolmente sorpreso.
Un romanzo che non può mancare nella libertaria di qualsiasi amante dell’horror, bello, intenso, terribile ed esoterico come pochi, insomma un libro che può tranquillamente diventare un cult.
Da leggere in ogni stagione, preferibilmente di sera al lume di candela, bevendo una tisana speziata e sgranocchiando amaretti.
Consigliatissimo agli amanti del genere e a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia sorprendente.
Commenti
Posta un commento