RECENSIONE: QUANDO SAREMO GRANDI DI ANTONELLA CAPUTO
Prezzo: 16 € | Ebook: -- € |
In questo romanzo ci sono degli amici. Ragazzi scanzonati e allegri, segnati dalla vita, ribelli, viziati. La loro amicizia risale ai tempi del muretto su un lungomare del Salento. Alcuni sono rimasti amici negli anni, altri si sono persi di vista. Alla soglia dei trent'anni, la vita intreccia di nuovo i loro destini, tra ricerca del lavoro, noia, perdita delle speranze, confusione sentimentale, droga. Perché Laura ha abbandonato gli studi in Psicologia e sta cercando lavoro come babysitter? Cosa spinge Elisa a darsi alla fuga verso il Nord, dopo aver lasciato marito e figlia? E Riccardo vincerà le proprie resistenze, così da lanciarsi in una nuova esperienza? Quando saremo grandi è un romanzo da binge reading, vero come la vita e avvincente come una serie televisiva. Un inno all'amicizia che scava nelle faglie di un'intera generazione alle prese con la ricerca di sé stessa.
Un gruppo di amici di gioventù salentini, le cui strade sono
state separate dal tempo, come sempre accade, quando la vita agisce e decide
per te. Alcuni mantengono i legami, ma più spesso li sciolgono, liberando le
briglie al vento dell’età adulta. Laura, Riccardo, Elisa, Saverio, ognuno con
il proprio carico le proprie resistenze e le proprie reticenze. Ma poi cosa
vuol dire crescere? Vuol dire guardarsi dentro e comprendersi un po’ di più,
fare delle scelte, sbagliare e tornare indietro. Ricominciare. Cambiare idea,
tornare sui propri passi, con consapevolezza.
Crescere fa paura ma è necessario, ed è impossibile senza
quel bagaglio di errori e dolore cui la vita ci sottopone: quella giostra di
amicizia, amore, amori non corrisposti, cambiamenti, lotta interiore e
trasformazione che sono il perfetto trampolino verso la maturità emotiva.
Un libro che si legge d’un fiato, da “binge eating”
appunto, pur senza una trama così avvincente da tenere il lettore in sospeso,
ma così vero e intenso, con la sua verità dolceamara sbattuta in faccia, che ti
lascia tramortito.
Tre parti distinte e separate anche strutturalmente, ognuna
delle quali rappresenta per la successiva un cambiamento che rifrange gli
eventi e ne devia la traiettoria, oltre a salti temporali tra un capitolo e
l’altro, a simboleggiare una volta di più il tempo che passa. In un attimo
tutto può cambiare.
Lo stile è colloquiale, infarcito di espressioni giovanili e
dialettali, perfettamente in linea con il contenuto e la struttura è caotica: i
numerosi discorsi indiretti, deposti sulla carta come un flusso di pensieri,
oppure i dialoghi senza punteggiatura lo rendono più simile a un racconto
orale, ma non ne minano l’armonia e la forza.
Dolore, abbandono, rimpianti, dipendenze, droga, senso di
colpa o di inadeguatezza, equilibri che vacillano, certezze minate, amore che
può assumere diverse forme anche inaspettate sono alcune delle tematiche
profonde affrontate dall’autrice con delicatezza e senza pressione. Temi anche
gravi ma che appartengono alla vita e per questo sembrano meno drammatici
nonostante in alcuni casi lo siano.
Libertà ha significato diverso per ognuno di noi, e il desiderio
di essere liberi o la sensazione di sentirsi in trappola non necessariamente dipendono
dall’età, ma dalla maturità e dal proprio essere.
Un libro scorrevole e dove la
gioventù spensierata e speranzosa si affaccia al mondo degli adulti per dare
un’occhiata ma senza volerne far parte davvero.
Non ancora
Sporgersi verso l’ignoto e voglia di mettersi in gioco, anche
questo significa crescere.
Un'ultima cosa: adoro la casa editrice Les Flâneurs perché in ogni loro libro inseriscono un QR-code che rimanda a una playlist Spotify diversa e creata ad hoc per accompagnarne la lettura. Se amate ascoltare musica quando leggete, beh, non è una coccola irresistibile?!
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