[BlogTour] La maglietta rossa di Ben di Lily Bailey
LA MAGLIETTA ROSSA DI BEN
Pagine: 288| Genere: Young Adult | Età: 10 anni + |
Editore: Garzanti| Data di pubblicazione: 31 Gennaio
Trama
Ci sono 4 cose che dovresti sapere di Ben: 1. ha 12 anni 2. è l'ultimo arrivato nella nuova scuola 3. il suo numero preferito è il 4 4. nella sua testa c'è un bullo. Uno, due, tre, quattro... Ben conta lentamente, spostando lo sguardo nei corridoi in cui si affollano gli studenti. Sta cercando quattro oggetti del suo colore preferito, il giallo. È il modo che ha inventato per tenere a bada l'ansia che lo assale quando c'è un cambiamento. E adesso ne sta affrontando uno gigantesco: una nuova scuola, con nuovi insegnanti, nuovi compagni, nuovi orari. Per di più, deve cavarsela da solo, perché i suoi litigano sempre e suo fratello Kyle sembra dimenticarsi di lui appena varcata la porta d'ingresso. Per Ben non è semplice gestire i sentimenti. Secondo Dinesh, il suo terapeuta, è normale per chi, come lui, soffre di disturbo ossessivo-compulsivo, cercare sollievo in piccoli rituali. E se Ben ha fatto pace con i suoi rigidi schemi, gli sembra invece che i suoi compagni non lo capiscano. Perciò si affida ai colori e al loro significato: il giallo è la gioia, il nero il potere, il blu la tristezza e poi c'è quello che detesta, il rosso, la rabbia. Grazie ai colori ha fatto amicizia con April, una ragazzina tutta pepe che sembra capirlo più della sua famiglia. Ma ogni trasformazione è una sfida per Ben. Quando April avrà bisogno del suo aiuto, riuscirà a uscire dai suoi schemi? Prendendo spunto dalla propria esperienza personale, Lily Bailey ha scritto un esordio straordinario. Per la prima volta, un libro per ragazzi in cui si parla, senza retorica e con grande sensibilità, dell'importanza del benessere mentale. Un libro che ci insegna come questi argomenti non debbano essere dei tabù ma, anzi, stare al centro di un confronto. Perché chi vede il mondo con occhi diversi è capace di arricchire gli altri. Perché ho scritto La maglietta rossa di Ben: Ciao, ti ringrazio per esserti ritagliato del tempo per leggere questo libro. Conoscerai Ben, un ragazzino di dodici anni che sta cercando di ambientarsi in una nuova scuola lottando contro il bullo che c'è nella sua testa. Ho scritto questo romanzo perché io stessa ho lottato con il disturbo ossessivo-compulsivo per tutta la vita. Da bambina avrei voluto che ci fossero dei libri con protagonisti che mi assomigliavano. Spero che chiunque stia affrontando un'esperienza del genere possa trovare un amico in Ben. E spero anche che, qualsiasi sia il modo in cui sei arrivato a questo libro, tu ti goda il viaggio. Come direbbe Ben, citando Doctor Who, concludo con questo augurio: Ridi forte, corri veloce, sii gentile! Un abbraccio, Lily.
MENTAL HEALTH: UN TABÙ DA SFATARE
Ai giorni nostri parlare di Mental Health e di problemi comportamentali o disabilità è ancora un tabù. Io stessa vivo in un paese dove tutti i bambini con delle disabilità e simili vanno mandati in scuole apposite, non sono integrati insieme agli altri bambini.
L'autismo, la sindrome da deficit d'attenzione e tantissime altre disabilità di questo genere e anche più complicate sono spesso viste come un qualcosa di cui non bisogna parlare, qualcosa di cui vergognarsi o qualcosa che autorizza altri a deridere chi ne soffre.
Personalmente trovo che nell'epoca in cui ci troviamo bisognerebbe un po' sdoganare certi argomenti parlarne con naturalezza e soprattutto affrontarli senza farli diventare qualcosa di più grande di quello che sono. Nessuno nega che siano un "problema" per chi ne soffre e per le loro famiglie, ma le persone esterne dovrebbero cercare di alleggerire questo fardello, perché in fondo si parla di persone uguali a noi.
Una rosa non è forse una rosa anche se non ha spine? Quindi perché bisognerebbe sussurrare quando si parla di Mental Health? Perché viene visto qualcosa da nascondere?
Ben ci insegna che avere piccoli problemi con alcuni colori o numeri non è nulla di cui vergognarsi e soprattutto non è la fine del mondo, non è un qualcosa di irrisolvibile.
Chi ancora ai giorni nostri ha paura di dire che va da uno psicologo o che in famiglia ha persone con delle disabilità o chi guarda con occhio diverso queste persone dovrebbe provare a passare più tempo con bimbi o adulti come Ben, scoprirebbe che hanno due occhi, un naso, due orecchie, una bocca, un cervello pensante e soprattutto un cuore grande come l'universo.
Andare da uno psicologo o da uno specialista per il Mental Health infine non è qualcosa di cui vergognarsi, perché ci sono situazioni nella vita che non possiamo risolvere da soli, ci sono cose che diventano troppo grandi da gestire e solo una persona esterna e soprattutto esperta può aiutarci. Quando ho vissuto un momento davvero terribile della mia vita fu proprio lo psicologo a darmi il sostegno adatto per rialzarmi e riprendere in mano tutta la mia vita e mai mi sono sentita come una persona malata o pazza, ero semplicemente una persona che chiedeva aiuto.
la maglietta rossa di Ben sicuramente può aiutare moltissimo chi ancora ha qualche remora verso certi argomenti, Ben con la sua logica e quasi perfetta vi condurrà nel suo mondo e vi mostrerà quanto alla fine sia simile al vostro.
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