Recensione: La Centenaria con la Pistola di Benoit Philippon
LA CENTENARIA CON LA PISTOLA
Prezzo: € 18,90 | Ebook: € 11,99 |
Pagine: 370|
Genere: Narrativa Contemporanea|
Editore: Ponte alle Grazie |
Data di pubblicazione: 13 Giugno 2023
Trama
Un piccolo villaggio nel Massiccio Centrale francese. L'alba. Risuonano degli spari. Un'anziana signora ha imbracciato la doppietta e si è messa a far fuoco contro il vicino di casa, poi contro i poliziotti sopraggiunti. È così che l'ispettore André Ventura incontra la centoduenne Berthe Gavignol, cinque volte vedova, ancora piuttosto arzilla e ancora dotata di buona mira. Nell'interrogatorio che segue, l'ispettore e il lettore impareranno a conoscere la vivace vecchietta dalla lingua affilata e dal grilletto facile, indotta a ripercorrere gli episodi principali della sua lunga vita e della sua carriera criminale. Chi è stata davvero Berthe: una serial killer, una sorta di Barbablù al femminile o una donna libera, una femminista ante litteram, capace di conquistarsi l'emancipazione a colpi di pistola?
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Avete mai acquistato un libro solo per il titolo o per la foto in copertina? Bene, io molte volte, e quando ho visto titolo e copertina di questo libro non ho potuto fare a mano di leggerlo e credetemi, non avrei mai voluto finirlo talmente mi sono affezionata al personaggio di Berthe Gavignol.
Berthe è una donna di centodue anni che ha appena sparato nelle chiappe al suo vicino, Berthe è una donna con un passato pieno di sofferenza, ma anche di rivalsa, Berthe è una donna che ha deciso di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, e ha trovato un modo tutto suo di farsi rispettare.
Berthe è una donna che ha amato, e tanto, ed è grazie a quell’amore che decide di sacrificarsi per due sconosciuti ed affrontare la legge.
Berthe è seduta davanti all’ispettore Ventura e inizia a raccontare la sua vita, una sorta di confessione che porterà il lettore in un viaggio lungo centodue anni.
In questo romanzo si ride, si piange e soprattutto si riflette su un argomento ancora spinoso come la parità di diritti, la violenza di genere, e tanto altro.
L’intreccio narrativo è ben cogegnato, così come lo sono i protagonisti di questo romanzo.
Berthe è una donna centenaria, con un carattere forte e combattivo forgiato da anni di sofferenze che ha saputo affrontare a modo suo, ovvero usando la sua fedele Luger.
Ben strutturata sia caratterialmente che psicologicamente, è un personaggio esplosivo che riesce a coinvolgere emotivamente il lettore, e vi assicuro, nonostante sia una killer, riesce a portare chiunque dalla sua parte, quella della ragione.
La lettura è scorrevole e piacevole, lo stile è chiaro, in alcuni punti crudo, in altri poetico, in altri ancora ironico, sicuramente sempre inerente alla trama.
Dialoghi e descrizioni si alternano in maniera impeccabile dando così ritmo alla lettura e tridimensionalità ai personaggi.
L’ambientazione fa da perfetta cornice alla storia, ogni evento è ambientato in un’ epoca diversa che è sempre ben visibile, come se fossero piccole istantanee.
Piccoli e grandi colpi di scena costellano il romanzo fino ad arrivare al colpo di scena finale, che lascia il lettore con gli occhi umidi e le emozioni in subbuglio.
Un libro perfetto che mi è rimasto e che mi rimarrà nel cuore per tanto tempo, e che consiglio vivamente come lettura estiva e non solo.
Da leggere sorseggiando un calvados o una grappa casereccia mentre assaporate biscotti burrosi.
Consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di un bel libro per l’estate.
Bella recensione, complimenti. Ho acquistato il libro e spero di leggerlo al più presto
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