RECENSIONE [REVIEW PARTY]. IL MIO GATTO MI DETESTA DI FEDERICA BOSCO
Prezzo: 9,90 € | Ebook: 5,99 € |
Data di pubblicazione: 21 novembre 2023
«Caro diario, questa Umana non è affatto quello che avevo richiesto. È lenta non particolarmente agile, non parla le lingue, ma soprattutto è fastidiosamente appiccicosa e se dessi retta a lei starebbe sempre a prendermi in braccio, baciarmi e arruffarmi il pelo. Se avessi voluto qualcuno lì a adorarmi avrei preso un cane.»
Oggi vi parlo di questo libro che ho letto in anteprima in
vista del RP organizzato dalla casa editrice e che esce proprio oggi.
Un romanzo molto particolare, scritto da… un gatt… ops, no,
scusate. Lui non è un gatto: è un Main Coon.
La sua Umana è Federica Bosco e lo stile è infatti molto
simile al suo, solo decisamente meglio (del resto, l’intelligenza dei gatti è a
un livello superiore, si sa): sarcastico, irriverente, divertente!
Il mio gatto mi detesta è quindi il diario di Sir Thomas, che racconta in
prima persona i suoi primi tre anni di vita e la sua convivenza con Quella là.
Un espediente narrativo ingegnoso e innovativo, con cui
Federica Bosco esprime pensieri, idee e giudizi su vari aspetti di vita
quotidiana e anche sulla società contemporanea, nascondendoli dietro un punto
di vista diverso e meno politically correct. Schietta, sincera, diretta –
come sa essere – parla di sé attraverso il gatto (che esiste davvero!!). Sir
Thomas è presuntuoso, supponente, antropomorfizzato e bellissimo (“sembra una
lince!” e tutti se ne innamorano al primo sguardo, chiedendo di potergli
scattare una foto).
Racconta la sua vita, le sue abitudini, la sua quotidianità
attraverso la visione, tutt’altro che modesta, del gatto.
Autoironica, si definisce “gattara” e palesa tutti i tuoi
difetti e tutte le sue insicurezze, con una consapevolezza che la rende ancora
più simpatica e umana: Federica una di noi!!
Certo che seguendola sui social e vedendo le foto di Sir
Thomas, non si stenta a credere che sia scritto proprio da lui: sembra infatti guardarti
con sufficienza e senti su di te lo sguardo giudicante che non lascia scampo.
Peccato perché superato l’entusiasmo iniziale, a tratti viene
un po’ appesantito dalla ripetitività delle vicende, ma la comicità molto british
e lo stile inconfondibile che chi la ama riconosce, lo risollevano.
Spassoso, ma anche riflessivo e audace, vero, perché racconta
la vita di tutti i giorni, la vita comune, quella che i proprietari di gatti…
anzi, gli umani servitori di padroni felini (me compresa), conoscono bene.
Mi sono
sempre piaciuti i Main Coon, quanto ne vorrei uno!!!
Ma dopo
aver letto questo romanzo, beh, sto cominciando a cambiare idea… 😀
Lo consiglio vivamente, e non perché io sia di parte (amo questa scrittrice, si sa!), ma perché è una piacevole evasione di qualche ora, tra dispetti e marachelle spassosissime e (rare) manifestazioni d'affetto poco disinteressate.
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