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Recensione: Illusione di Nikole Knight

 


ILLUSIONE



                                                                   di Nikole Knight



Prezzo: € --- | Ebook: € 4,99 - KU |
Pagine: 398 | Genere: Paranormal Fantasy MM |
Editore: Self|  Data di pubblicazione: 14 luglio

Trama

I Guardiani di Riley stanno cadendo a pezzi… e lui teme di non riuscire a salvarli. Figlio di un Angelo e di un Caduto, Riley Shepard è un’eccezione alla regola, un ibrido raro conteso da entrambe le fazioni di una guerra millenaria. Ma lui non vuole essere un’arma né una pedina. Sta già combattendo una battaglia più personale e lacerante: tenere insieme ciò che resta della sua famiglia. I legami si spezzano. Sentimenti proibiti si insinuano nelle crepe. E il suo cuore rischia di frantumarsi in tre parti sanguinanti. Quando l'attacco successivo colpisce — non dall’esterno, ma dall’interno — Riley sarà abbastanza forte da distinguere la verità dalla menzogna, gli alleati dai nemici, la realtà dall’illusione? Come può sapere cosa è vero, se non riesce nemmeno a capire cosa è reale? La vita non è semplice, l’amore è complicato, e la realtà spaventosamente sfocata.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Esce oggi Illusione, terzo volume della serie Paranormal Fantasy MM Fuoco & Zolfo di Nikole Knight, composta in tutto da ben sette volumi.

Ci tengo a precisare fin da subito che si tratta di una serie slow burn: la narrazione è lenta, gli eventi si sviluppano con calma e senza fretta. Questo stile può sembrare a tratti pesante, ma in realtà offre al lettore la possibilità di entrare in profondità nei personaggi e consente all’autrice di costruire il mondo narrativo senza tralasciare nulla. Ogni dettaglio è curato, ogni emozione ha il suo spazio per respirare.

Rispetto al volume precedente, però, Illusione mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Nikole Knight si concentra quasi esclusivamente sull’evoluzione dei personaggi e delle loro relazioni, lasciando in sospeso molte delle questioni legate alla vera natura di Riley. Le poche informazioni che emergono sono criptiche, poco chiare, e più che soddisfare la curiosità, finiscono per accrescerla. Avrei apprezzato qualche sviluppo in più sul piano paranormale, magari qualche indizio in merito al conflitto tra Gabriel e Gideon, che resta per ora solo accennato.

Detto questo, non posso non riconoscere la potenza emotiva con cui viene raccontata la sofferenza di Noel. La Knight riesce a farci vivere in prima persona il suo dolore, mostrandoci quanto il Guardiano sia spezzato dagli eventi passati, in particolare da ciò che ha subito nel Purgatorio. Noel oscilla tra momenti di apparente calma e violente esplosioni di rabbia, fino a collassare in crisi emotive che toccano profondamente il lettore. In questo volume, è proprio lui il vero protagonista, anche se la narrazione resta focalizzata sul punto di vista di Riley.

Pagina dopo pagina assistiamo alla sua caduta e al lento, faticoso processo di ricostruzione, in cui Jai gioca un ruolo fondamentale. Il suo sostegno è costante e paziente, ma anche Riley, pur con i suoi dubbi e timori, diventa un punto fermo per Noel. Parallelamente, vediamo Riley prendere finalmente coscienza dei propri sentimenti, mentre anche i suoi Guardiani iniziano a confrontarsi con le emozioni che provano per lui. Questo porta a una svolta significativa nella loro dinamica, uno dei momenti più intensi del libro.

Lo stile narrativo di Nikole Knight è uno dei suoi punti di forza: delicato, ma profondo, ricco di introspezione. Non corre, ma accompagna. Non grida, ma lascia un’eco. Anche nei momenti più lenti, la sua penna riesce a mantenere viva la tensione emotiva, spingendo il lettore a rimanere connesso con i personaggi. Le scene più drammatiche sono scritte con grande sensibilità, evitando il melodramma e puntando tutto sull’autenticità.

Il finale, infine, non regala grandi rivelazioni, almeno non sul piano della trama sovrannaturale. Anzi, molti dei misteri restano volutamente sospesi. Tuttavia, sul piano emotivo, lascia il segno. Non si tratta di un cliffhanger nel senso classico, ma di una chiusura che spalanca nuove possibilità e apre la strada a un’evoluzione che si preannuncia importante nei prossimi volumi. Chi sperava in qualche risposta resterà forse un po’ deluso, ma è impossibile non rimanere colpiti dall’intensità dell’ultima parte.

In conclusione, Illusione è un volume di transizione, più intimo che rivelatorio. Ma è proprio questa sua intimità che lo rende speciale: ci fa entrare nelle crepe dell’anima dei personaggi, ci fa sentire la loro paura, la loro rabbia, la loro speranza. E ci fa desiderare, con forza, di sapere cosa accadrà dopo.








E MEZZO

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