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Recensione: The Player Hater di Sara Ney

 


THE PLAYER HATER



                                                                   di Sara Ney



Prezzo: € --- | Ebook: €  3,99 |
Pagine: 245 | Genere: Contemporary Romance |
Editore: Hope Edizioni|  Data di pubblicazione: 13 luglio

Trama

Ho una regola d’oro: mai fidarsi di un atleta professionista. Soprattutto di quelli come Thad, il fidanzato della mia migliore amica, con quel sorriso smagliante e quell’aria da conquistatore seriale. Quando però Mia mi trascina in un weekend di glamping per farmi “legare” con lui, non posso che accettare perché le voglio troppo bene per dirle di no.

Tutto sommato, il piano è semplice: devo solo resistere per tre giorni senza strangolare il ragazzo di Mia. Quello che non ho previsto però è Davis, il migliore amico di Thad. Davis è il tipo di uomo che fa innamorare tutti al primo sguardo. È intelligente, divertente e affascinante. Troppo perfetto per essere vero. Aspetto solo che faccia una mossa falsa e si riveli per ciò che è davvero, ma... fra tramonti sul lago e serate accanto al fuoco, potrei scoprire che, a volte, le prime impressioni sono le più sbagliate in assoluto. E, forse, potrei anche scoprire che l’amore arriva sempre quando meno te lo aspetti, travestito da tutto quello che pensavi di odiare.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Ho scoperto Sara Ney nel 2018 grazie a Hope Edizioni, e da allora è diventata una delle mie certezze in ambito romance. Le sue storie hanno il potere di farmi staccare la spina, regalarmi sorrisi e, soprattutto, coccolare il mio cuore romantico.
Con The Player Hater, primo volume di una nuova serie composta da quattro libri, l’autrice torna con una commedia leggera, scorrevole e piacevole, perfetta per chi cerca una lettura senza troppi drammi e con il giusto pizzico di ironia.

La trama si sviluppa nell’arco di un solo weekend, durante una mini vacanza sul lago organizzata dai rispettivi migliori amici dei protagonisti – che, per complicare le cose, sono anche fidanzati tra loro. Juliet e Davis, costretti a condividere un camper minuscolo, partono col piede sbagliato: lei lo trova arrogante, lui la giudica superficiale e insopportabile. Il classico enemies-to-lovers, insomma... o almeno così sembrerebbe.

Il romanzo è raccontato dal doppio punto di vista, con uno stile fluido e un ritmo piuttosto lento, che rispecchia bene l’atmosfera raccolta del weekend. La dinamica tra i due protagonisti si basa su scambi di battute, battibecchi leggeri e situazioni di convivenza forzata che fanno sorridere. Le scene spicy, presenti ma mai invadenti, aggiungono un tocco di brio senza distogliere l’attenzione dalla trama.

I personaggi sono interessanti, anche se non del tutto approfonditi. Juliet, all’inizio, appare come una ragazza viziata, antipatica e frivola. Ma, pagina dopo pagina, si scopre che è un’insegnante di scuola media, probabilmente più insicura che snob. Davis, invece, parte in modo piatto ma si rivela sorprendentemente dolce e maturo: ex giocatore di football, ora lavora nella finanza, fa volontariato sia con gli anziani che con gli animali abbandonati, e si prende cura della sorella e della nipotina. Una figura maschile piena di potenziale… che però resta solo abbozzata.

E qui arriva il punto debole del romanzo: tutto scorre in modo troppo veloce. Juliet e Davis iniziano il weekend come perfetti estranei che si detestano, ma finiscono per avvicinarsi – solo che non si capisce bene quando e come. Il loro legame manca di profondità e di evoluzione emotiva: le interazioni sono troppo brevi, i momenti significativi troppo pochi, e il lettore si ritrova a osservare da fuori, senza sentirsi mai davvero coinvolto.

Anche il finale lascia un po’ in sospeso: la storia tra Juliet e Davis non viene chiusa né approfondita, lasciando chiaramente spazio ai prossimi volumi della serie. Comprensibile, forse, ma non del tutto soddisfacente per chi cerca una conclusione più compiuta.

In sintesi

The Player Hater è una commedia romantica leggera, divertente e perfetta per chi ha voglia di una lettura veloce, con pochi drammi e un pizzico di ironia. Non è tra i romanzi più emozionanti o profondi di Sara Ney, ma riesce comunque a regalare qualche sorriso e un paio d’ore piacevoli.
Consigliato a chi ama i romance enemies-to-lovers in formato “weekend getaway”, con atmosfere rilassate e dialoghi brillanti… ma senza aspettarsi una grande intensità emotiva.







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