Recensione: Vorrei che tu fossi qui di Dustin Thao
Trama
Leggere Vorrei che tu fossi qui di Dustin Thao è stato come cadere all’improvviso nella tana del Bianconiglio: ogni capitolo è una nuova porta aperta nella mente e nell’animo di Eric, un ragazzo di 18 anni la cui vita viene completamente stravolta nel giro di pochi mesi.
Pagina dopo pagina, sono stata risucchiata in un vortice di emozioni che mi ha lasciato senza fiato. Più andavo avanti, più mi chiedevo quanto di ciò che stavo leggendo fosse reale e quanto invece appartenesse al mondo dell'immaginazione. È un po’ come risvegliarsi in Matrix e non riuscire più a distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.
Tutto inizia quando Eric ha 17 anni e si appresta a cominciare l’ultimo anno di scuola. La sua vita è ancora piena di promesse: sogni da realizzare, nuovi amori, speranze. Tutto sembra perfetto nella sua ordinaria quotidianità, ma la tranquillità è solo apparente. Presto, eventi imprevedibili sconvolgeranno il suo equilibrio, mettendo a dura prova il suo cuore e la sua capacità di reagire.
Attraverso un intreccio di ricordi del passato e avvenimenti del presente, Dustin Thao ci prende per mano e ci accompagna nella mente di Eric: vediamo come affronta il dolore della prima delusione amorosa, come si difende dalle perdite che lo colpiscono inaspettatamente e, soprattutto, come cerca disperatamente di aggrapparsi alla vita, attraverso nuove relazioni e la ricerca costante di affetto.
Molti sono i personaggi che orbitano intorno a Eric. Sua sorella Jasmine, ad esempio, rappresenta un punto fermo, una figura guida che lo sostiene nei momenti più bui. C’è Dylan, il migliore amico che avrebbe potuto essere qualcosa di più, ma non lo è stato. Poi c’è Haru, il ragazzo conosciuto durante un viaggio-studio in Giappone: con lui Eric condivide poche ore, ma intense, e il loro breve incontro resterà impresso come un profondo rimpianto. Cosa sarebbe successo se Eric fosse sceso da quel treno per restare con lui? Se fosse riuscito a salvare quel biglietto con il numero prima che il vento lo portasse via?
Sarà proprio Haru a tornare nella sua vita nel momento più difficile, diventando una guida silenziosa, un punto di riferimento in un periodo in cui Eric si sente perso. Prima, però, dovrà affrontare nuove sfide. Grazie a un nuovo lavoro, conoscerà Alex e Simon: eccentrici e divertenti, riusciranno a trascinarlo in feste, nuove conoscenze ed esperienze. È così che Eric entra in contatto con Christian, un attore snob e superficiale, e Nick, un ragazzo ricco e manipolatore.
Tra delusioni, dolori, nuove amicizie e legami ritrovati, Eric ci mostra il suo tormento interiore. Il lettore viene coinvolto profondamente, seguendo il suo percorso emotivo e affezionandosi alle persone che incrociano il suo cammino. Non tutto è facile, ma grazie all’affetto di chi gli sta vicino, Eric trova la forza per rialzarsi e ricostruirsi. Sarà soprattutto grazie a sua sorella Jasmine che ritroverà il coraggio di andare avanti e cercare il suo posto in una nuova vita che, pur diversa, ha ancora molto da offrire.
Lo stile di Thao è scorrevole, la lettura è piacevole e coinvolgente. Il finale lascia il segno: commuove, fa male, ma al tempo stesso offre uno spiraglio di speranza. È una storia di dolore e rinascita, di amore e perdita, di ciò che resta anche quando tutto sembra perduto.
E quest’anno, durante un evento a Mons, ho avuto l’occasione di incontrare proprio Dustin Thao: una persona meravigliosa, gentile e dolce, proprio come i suoi libri. Incontrarlo ha reso questa lettura ancora più speciale, come se tra le righe ci fosse ancora più verità, più umanità, più cuore.
Commenti
Posta un commento