Recensione [Anteprima]: To Catch a Firefly di Emmy Sanders
Trama
To Catch a Firefly è uno di quei romanzi che non si leggono soltanto: si vivono. Fin dalle prime pagine, il lettore viene trasportato nella calda – e a tratti soffocante – atmosfera di una cittadina rurale americana, tra strade sterrate e campi di mais che maturano con le stagioni. In questo scenario incontriamo Ellis e Lucky, due bambini apparentemente opposti, ma legati da un’intimità rara e profonda.
Ellis è silenzioso, introverso, neurodivergente: parla poco, ma sente tutto. Osserva, ascolta e comunica in modi che vanno oltre le parole. È presenza pura, costante. Lucky, al contrario, è luce: estroverso, vivace, spontaneo, e per nulla infastidito dai silenzi di Ellis. Da ragazzino subisce il bullismo dei compagni per il suo essere gay, ma accanto a lui c’è sempre Ellis, quieto ma protettivo. Quella protezione, però, è reciproca: Lucky offre a Ellis lo spazio e la libertà di essere se stesso, senza forzature, in un mondo che pretende etichette e spiegazioni.
Il piccolo paese sta stretto a Lucky, che sogna il mondo e l’avventura. Ellis, invece, resterebbe ovunque ci sia Lucky. Ma quando la madre di Ellis si ammala gravemente, lui è costretto a compiere una scelta dolorosa: restare. Lasciare andare Lucky diventa un atto d’amore silenzioso e struggente, una rinuncia che brucia giorno dopo giorno.
Il loro legame sopravvive alla distanza, fatto di messaggi mai inviati, telefonate lunghe ma piene di parole che nascondono più di quanto rivelino. Le emozioni restano sospese, finché un tornado – reale e simbolico – devasta non solo il paesaggio, ma anche le certezze che si erano costruiti. È la tempesta che li costringe a fare i conti con ciò che provano davvero. Dopo, niente è come prima… eppure tutto, in qualche modo, resta uguale. Come un campo di mais che, stagione dopo stagione, ricresce nonostante la tempesta, il loro rapporto sopravvive: più maturo, meno ingenuo, ma ancora vivo.
La struttura del romanzo alterna i punti di vista di Ellis e Lucky, seguendo il passare degli anni e le loro trasformazioni. Nonostante il cambio di prospettiva, il libro non appare mai frammentato: la scrittura è fluida, quasi musicale, capace di fondere i pezzi delle loro vite come frammenti di vetro colorato, che insieme creano una nuova immagine.
To Catch a Firefly è una storia di amicizia, amore, crescita e scelte difficili. Si legge in poche ore, spinti dalla delicatezza e dall’intensità con cui l’autrice rende universali due voci così diverse. È un romanzo che resta addosso, come la luce di una lucciola intrappolata tra le mani: fragile ma incandescente, che per brillare deve rimanere libera.
Barbara
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