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Recensione: Reckless di Lauren Roberts

 


RECKLESS



                                                                   di Lauren Roberts



Prezzo: € 12,90 | Ebook: € 4,99 |
Pagine: 352 | Genere: Romance Fantasy |
Editore: Newton Compton |  Data di pubblicazione: 29 ottobre 2024

Trama

Segreti. Intrighi. Due destini che si intrecciano. 

Paedyn Gray non è mai stata altro che un’Ordinaria. Eppure, da qualche tempo la sua vita è ben lontana dall’essere normale. Dopo essere sopravvissuta allo spietato Torneo di Epurazione, si è trasformata nella criminale più ricercata di tutto il regno di Ilya, colpevole di aver assassinato il re e sobillato la Resistenza. Se vuole sopravvivere, deve riuscire a sfuggire al principe di cui un tempo si era innamorata, determinato ora a darle una caccia spietata. Kai, infatti, ha giurato fedeltà a suo fratello Kitt, il nuovo re. Ha accettato di entrare nel micidiale corpo scelto degli Esecutori, promettendo di consegnare Paedyn alla giustizia. Ha così inizio un nuovo inseguimento tra preda e cacciatore, attraverso il mortale deserto Rovente e giù nelle profondità dell’ostile città di Dor. Kai è disposto a tutto pur di portare a termine la sua missione e Paedyn dovrà resistere al fascino magnetico che rischia di attrarla di nuovo tra le braccia del nemico. La battaglia tra dovere e desiderio non è mai stata più letale...


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


Dopo il finale grandioso di Powerless, non vedevo l’ora di immergermi nella lettura di Reckless. Purtroppo, però, l’entusiasmo iniziale ha presto lasciato spazio alla delusione.

Ho amato il primo capitolo della saga e, forse, la romantica eterna che è in me sperava qualcosa di più. Invece, ciò che ho trovato è stato un continuo rincorrersi tra i due protagonisti, senza mai arrivare a un vero punto di svolta.

Ricapitolando: avevamo lasciato Paedyn dopo l’assassinio del re. Kai, l’esecutore reale, non ha nemmeno il tempo di metabolizzare il tradimento della ragazza che amava, perché il nuovo sovrano, suo fratello Kitt, gli ordina di catturare la fuggiasca.

“…quando alza il viso verso la luna che illumina il cielo stellato, vedo la ragazza che mi ha rovinato. I tratti di un volto che ho tenuto tra le mani, le lentiggini che ho contato decine di volte. Le mani che hanno conficcato una spada nel ventre del re, un pugnale nella sua gola.
E ora non posso più fingere.”

Dopo varie fughe, Kai riesce a trovare Paedyn: da lì inizia il loro viaggio di ritorno verso Ilya. È un percorso arduo e pieno di ostacoli: le città del regno si dimostrano ostili tanto quanto il deserto. Nonostante la rivalità, i due sono costretti ad aiutarsi per sopravvivere. La convivenza forzata, giorno e notte, rende i loro sentimenti sempre più difficili da reprimere. Solo quando, alla vigilia del ritorno, trascorrono l’ultima notte insieme distesi in un campo di papaveri, riescono a pentirsi, perdonarsi e infine amarsi.

“Una volta mi hai chiesto quale fosse il mio colore preferito. Non me l’ero mai domandato prima. Eppure, in quel momento ho capito che è il blu… come il colore dei tuoi occhi.
Dimmi che mi odi e continuerò a contare ogni battito del tuo cuore, ogni lentiggine, ogni brivido del tuo corpo, se me lo dici con un sorriso…”

Ma il re sarà disposto ad accettare tutto questo?

Dopo pagine di battibecchi, inseguimenti, scherzi e combattimenti, la dichiarazione d’amore arriva carica di pathos e conduce a un finale sorprendente, capace quasi di far dimenticare la narrazione piatta e poco vivace che lo precede.

Ciò che mi ha delusa di più è stata la mancata evoluzione dei protagonisti: i cenni al loro passato non bastano a renderli davvero tridimensionali. Ora non mi resta che attendere l’ultimo capitolo per vedere come la storia si evolverà e, soprattutto, se ci sarà quel finale che tanto spero.

“…tu sei la mia rovina, la mia salvezza, la mia catastrofe travestita da divinità.”

Per me, Paedyn non è un’Ordinaria, e spero vivamente che tutti possano accorgersene.

LaSimo








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