Recensione: Semantic Error di J. Soori
Trama
Chu Sangwoo è uno studente di informatica metodico e inflessibile: tutto nella sua vita deve seguire regole precise, come un codice senza sbavature. Per lui il mondo è fatto di 1 e 0, giusto e sbagliato. Così, quando durante un progetto di gruppo alcuni compagni non rispettano i loro impegni, li elimina senza esitazioni.
Tra questi c’è Jang Jaeyoung, studente di design brillante e creativo, carismatico e pieno di vita: il suo opposto in tutto. L’esclusione, però, rischia di compromettere i suoi piani di laurea e di carriera, e Jaeyoung non la prende affatto bene. Da qui prende il via un conflitto che, da freddo e silenzioso, diventa progressivamente più intenso e carico di tensione.
Costretti a collaborare di nuovo, Sangwoo e Jaeyoung si ritrovano intrappolati in un rapporto fatto di scontri e provocazioni, ma anche di riconoscimento reciproco. Dietro le differenze si nasconde infatti un’attrazione crescente, che mette in crisi tutte le certezze di Sangwoo e incrina la disinvoltura di Jaeyoung.
Il cuore di Semantic Error sta proprio nell’evoluzione dei personaggi. Sangwoo, abituato a vivere tra logica e schemi, scopre sentimenti che non possono essere ridotti a categorie binarie. Jaeyoung, sempre sicuro di piacere a tutti, si trova davanti a un muro che non riesce a scalfire con i soliti mezzi. È in questo contrasto che nasce qualcosa di autentico.
Non a caso il titolo è una metafora potentissima: in informatica un “errore semantico” non manda in crash il programma, ma lo fa funzionare in modo imprevisto. È esattamente ciò che accade a Sangwoo, il cui sistema emotivo comincia a comportarsi in modi che non aveva previsto. Perché l’amore, a volte, è il più grande bug del cuore.
La forza della storia sta nella sua leggerezza: una scrittura che alterna ironia, tensione e momenti di tenerezza, senza mai risultare forzata. Tutto si sviluppa in modo naturale, coerente, credibile.
Pur appartenendo al genere Boys’ Love, Semantic Error va oltre l’etichetta: è soprattutto un racconto di crescita personale, di apertura all’altro e di messa in discussione delle proprie certezze. Ed è proprio questo che lo rende una lettura capace di parlare a chiunque, non solo agli appassionati del genere.
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