Recensione: Labyrinth di Clark A. Smith
Trama
Per molti di noi, il nome Labyrinth evoca le immagini iconiche del film cult degli anni Ottanta, con uno straordinario David Bowie nel ruolo del magnetico Re dei Goblin. Ma esiste anche un romanzo, meno conosciuto e altrettanto affascinante, tratto dalla sceneggiatura originale. Il libro riesce ad ampliare il mondo incantato e ingannevole del labirinto, restituendoci una favola oscura che parla di crescita, desideri e responsabilità.
La protagonista, Sarah, è un’adolescente come tante: vive con il padre, la matrigna e il fratellino Toby, che considera soltanto un fastidioso ostacolo alla sua libertà. Una sera, esasperata dal pianto incessante del bambino, recita per gioco una formula per farlo portare via dai Goblin... e, contro ogni logica, la magia funziona davvero. In quell’istante appare un maestoso barbagianni bianco, che si trasforma nel carismatico e ambiguo Jareth, Re dei Goblin.
Jareth lancia a Sarah una sfida: ha tredici ore per attraversare un labirinto capriccioso e ingannevole, raggiungere il castello oltre la Città dei Goblin e salvare suo fratello. Inizia così un viaggio ricco di enigmi, ostacoli, incontri bizzarri e rivelazioni interiori.
Il labirinto non è un semplice luogo fisico: è un test della mente e del cuore. I suoi muri si muovono, le porte propongono enigmi, nulla è mai come sembra e la logica ordinaria viene costantemente sovvertita. Ogni passo è un esercizio di astuzia, intuito e fiducia in sé stessi.
Durante la sua traversata, Sarah incontra una galleria di personaggi indimenticabili: Hoggle, burbero e ambiguo, diviso tra la lealtà a Jareth e l’affetto crescente per la ragazza; il tenero gigante peloso Ludo, capace di comunicare con le pietre; il cavalleresco e buffo Sir Didymus, guardiano di un ponte e del proprio onore; e altri incontri che si rivelano tanto ostacoli quanto preziosi alleati.
Il romanzo, nel suo arco narrativo, mette in luce la trasformazione di Sarah: da ragazzina egocentrica a giovane donna capace di assumersi responsabilità, scegliere con coraggio e affrontare le conseguenze dei propri desideri. Come in ogni fiaba che si rispetti, la vera vittoria non è soltanto salvare Toby, ma salvare se stessa da un mondo che premia la fuga e l’illusione.
Labyrinth è un libro che parla sia ai lettori giovani sia a quelli adulti, da leggere (o rileggere) con lo sguardo della meraviglia... e magari con un po’ di musica di David Bowie in sottofondo.
Un romanzo affascinante, evocativo e sorprendentemente maturo, che arricchisce e completa la magia del film.
Barbara
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