Recensione: Red di Kerstin Gier
Prezzo: € 16,60
E-book: € 11,90
Pagine: 336
Editore: Corbaccio
Genre: Fantasy - YA
Gwendolyn ha 16 anni, vive in una grande casa con la madre i fratelli, la nonna, una prozia, la zia e la cugina e apparentemente sembra un'adolescente come tante... In realtà Gwendolyn ha il potere di vedere e parlare con i fantasmi e ben presto scoprirà d'avere anche il potere di viaggiare nel tempo! Insieme a Gideon, giovane rampollo della famiglia de Villiers nonché pronipote del misterioso Conte di Saint Germain, inizierà a viaggiare indietro nel tempo per raccogliere il sangue degli antichi viaggiatori e poter così svelare il segreto legato ad essi...
Red è senza dubbio un libro dalla trama intrigante, che porta una ventata d'aria fresca nel mondo dell'urban fantasy dove dominano solo creature non morte o mostri paranormali.
Il tema del viaggio nel tempo non è nuovo nella letteratura e come sempre risulta affascinante, chi infatti non vorrebbe avere la possibilità di viaggiare avanti e indietro nel tempo e poter vedere dal vivo Maria Antonietta piuttosto che Isaac Newton?
Essendo questo il primo volume di una trilogia la storia raccontata è un vero e proprio capitolo introduttivo a quella che sarà la storia che si svilupperà poi negli altri due volumi.
I personaggi presentati nel corso della narrazione non sono ben delineati, restano tutti come avvolti in un alone di mistero: la scrittrice ha cercato di dare più importanza all'introduzione dei viaggiatori nel tempo, alla scomparsa del cronografo, l'oggetto che permette i viaggi, e ai tanti segreti che circondano le persone coinvolte.
La Gier ha saputo ben dosare le informazioni fornite al lettore, tenendolo letteralmente inchiodato alle pagine, facendolo fin dall'inizio affezionare alla figura di Gwendolyn e insinuando la curiosità e la voglia di leggere il continuo di questa storia: le vicende di Gwendolyn, Gideon e gli altri viaggiatori nel tempo si insinuano nel lettore, lo coinvolgono e lo "infettano" come un virus creandogli dipendenza al libro...
Non mancano le scene d'azione e intrecci complessi che danno alla storia quel non so che di misterioso: ci si ritrova infatti a chiedersi quale sia lo scopo di Paul e Lucy, i due ex-viaggiatori che hanno rubato uno dei cronografi; si è guardigni verso il misterioso Conte di Saint Germain e si finisce per sospettare di tutti i vari protagonisti, senza riuscire a farsi un'idea precisa di ciò che stanno macchinando. Nulla è come sembra, niente è scontato o banale e ci si ritrova piacevolmente pagina dopo pagina.
Il linguaggio usato è fluido e poco impegnato e rende la lettura leggera, tanto che il libro si legge tranquillamente in una giornata e si arriva alla fine quasi senza rendersene conto.
L'attenzione del lettore è mantenuta viva dal racconto misterioso e dallo stile dinamico e pur essendo questo un libro rivolto ad un pubblico giovane stile e linguaggio usati fanno si che risulti assai piacevole anche a lettori più adulti.
Non manca infine il lato romantico, ma è ben dosato, per nulla stucchevole ed è semplicemente un surplus che rende ancor più piacevole la lettura.
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