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Recensione : Le streghe della foresta di Pendle di Mary Sharratt



Prezzo: € 18,90
Pagine: 400
Editore: zero91
Genere: Romanzo


Inghilterra fine del '500. 
Nella foresta di Pendle abitano Bess Southerns , detta Madre Demdike, sua figlia Liza, la bellissima nipote Alizon e l'impacciato e ritardato nipote Jamie.
La famiglia conduce una vita semplice e povera, la vecchia Madre cura i malati con le preghiere latine e gli infusi di erbe tramandati da generazioni ed è rispettata e allo stesso tempo temuta da tutti. 
Una linea sottile la separa da essere definita strega invece di curatrice in nome del Signore. Purtroppo in quel periodo Re Giacomo I era ossessionato nel dare la caccia alle streghe e ben presto coinvolgerà tutta la foresta portando morte e disperazione. 
Per processare i suoi abitanti si darà credito alle parole di una bambina di nove anni desiderosa di essere al centro delle attenzioni...


L'ambientazione del libro è nell'epoca più buia della storia, ovvero il periodo della caccia alle streghe. 
L'autrice si concentra sulla storia delle protagoniste sfumando pian piano la loro esistenza povera e dignitosa in un modo di vivere isolato e  segnato dal terrore di essere additate come streghe e quindi processate.
Madre Demdike sarà la capostipite di una famiglia di donne con poteri di guarigione, lei sarà l'unica a viverli serenamente lasciandosi trasportare dal suo buon cuore e dalle buone intenzioni anche se  spesso le procureranno guai e sguardi sospettosi. 
La figlia Liza ,bruttina e sfortunata, è talmente spaventata da queste doti da rinnegarle e da diffidare la madre ad insegnarle alla nipote Alizon anche se quest'ultima non potrà fare a meno di usarli anche se inconsapevolmente.
Tanti altri personaggi graviteranno attorno alla famiglia cominciando dal figlio più grande di Liza : Jamie, gigante all'apparenza buono con facoltà intellettive di un bimbo di cinque anni, portato alla vendetta e all'uso della magia per far del male.
Altra figura interessante sarà Anne la migliore amica di sempre di Madre Demdike. Anne da lei apprenderà l'uso della magia bianca ma, a causa della  sua linguaccia e al suo modo di fare brusco e irriverente, sarà spesso additata come la causa dei malanni e disgrazie degli abitanti della foresta di Pendle portando inevitabilmente alla rovina la propria famiglia e chi la circonda.
Il libro scorre veloce ed i personaggi sono ben caratterizzati, la trama è coinvolgente e non mancano spunti e frasi d'effetto. 
Nonostante l'argomento sia stato più volte trattato l'autrice riesce a far vivere il "prima" e il "dopo" come naturale evoluzione degli eventi. 
Ci saranno amori passionali, amicizie indissolubili, intrighi, brutalità, giochi di potere, povertà assoluta e tanto altro ancora.
La bellezza di questo libro è che episodi apparentemente senza importanza letti all'inizio del libro, a cui si è dato poco peso, si riveleranno determinanti nel decidere l'esistenza dei protagonisti, quanto è facile "deformare" una frase o un gesto per propri interessi personali.
Lo consiglio vivamente.




valutazione 5



Commenti

  1. Non avevo mai sentito parlare di questo libro.. me lo segno :)

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  2. Dev'essere davvero molto bello (:

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  3. è me è piaciuto molto ed ho apprezzato l'attenzione che ha dimostrato l'autrice per i fatti storici

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