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Recensione: Cara cognata ti odio di Corinne Savarese


Prezzo: € 11,25
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Pagine: 303
Editore: Autopubblicato
Genere: Narrativa




Nella vita della bellissima pubblicitaria Daphne Borgia entra di prepotenza lo stilista Andrea De Michelis con la sorella Annabella al seguito.
Da subito scatta una forte attrazione tra i due ma la relazione sarà ostacolata in tutti i modi proprio da Annabella che all'inizio sembrava voler essere la migliore amica di Daphne.
In un susseguirsi di situazioni al limite del paradossale la storia d'amore sembra prendere forma ma succederà di tutto e di più.




In una località non meglio precisata d'Italia troviamo la bella,bionda alta e slanciata Daphne Borgia, di nobile lignaggio e di alte aspettative.
Per un caso fortuito conoscerà il bellissimo,aitante e affascinante stilista Andrea De Michelis allevato amorevolmente dalla sorella più grande Annabella che si prodigherà a ricordarglielo ad ogni sospiro sottolineando i sacrifici fatti.
I personaggi principali Daphne, snob di prima categoria, e Andrea, ingenuo e credulone all'inverosimile, sono lo stereotipo dei tipici belloni che devono per forza stare assieme e che si completano a vicenda a colpi di vestiti su misura, mazzi di fiori enormi ed anello di fidanzamento nel flute di champagne.

Sono abbastanza superficiali e solo con Daphne riusciamo a tratti a capire cosa pensa nonostante l'apparente perfezione ed autocontrollo rendendola più "umana" anche se ti chiedi se tu avresti una sopportazione così alta....
Per fortuna il personaggio della bruttina e scialba Annabella, psichicamente labile e morbosamente legata al fratello, mitiga questo clima smielato da soap e movimenta la storia anche se tutto sembra un po' troppo forzato.
Alcuni episodi sono inverosimile cominciando dal fatto che i genitori di Andrea se ne siano andati a vivere in un'isola tropicale lasciandolo crescere alle sorelle più grandi... cosa impensabile e poco fattibile per noi comuni mortali .
Poi spunta un personaggio che non ti aspetti: Carlo il fratello di Daphne .
Di professione fa il gigolò e lui sì che riesce a strapparti un sincero sorriso pensando a quanto la sorella tenga al buon nome della famiglia e a quanto lui invece se ne freghi. Secondo me se fosse stato sviluppato di più avrebbe aggiunto pepe al tutto.
La trama è piuttosto scontata e a volte piatta, la sintassi in vari punti è da migliorare il che penalizza la scorrevolezza di lettura.


Tutto sommato però mi ha divertito leggerlo, si evade per una giornata dal quotidiano e ti fa ringraziare di non aver a che fare con una cognata come quella.

Questo romanzo apre la serie "Cara ti odio!", il secondo già uscito è "Finchè suocera non ci separi".



valutazione 5

Commenti

  1. In assoluto il libro più brutti, stupido, insulso ed inutile che io abbia mai letto.

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