LE NOSTRE RECENSIONI


Incontro con l'Autore: Mauro Corona



Data: 25 ottobre 2015
Autore: Mauro Corona
Libro: “I misteri della montagna”
Luogo: Teatro Franco Parenti Milano – Bookcity 2015

 Cari Esserini Libracei, eccovi qui il secondo ed ultimo resoconto relativo alla splendida iniziativa Bookcity che già mi manca (ma perché non la fanno tutto l’anno?!).

Mauro Corona è personaggio a me caro per svariati motivi e lo trovo profondo e simpaticissimo quindi non potevo perdermi il suo intervento al Teatro Franco Parenti.
La scenografia è spoglia si adatta molto bene al personaggio perchè la cosa più importante è ascoltare le sue parole e non guardarsi intorno.

Corona è accompagnato dallo scrittore Paolo Di Paolo il quale, con molta delicatezza, gli pone qualche domanda ma non lo interrompe nel suo lungo monologo che riguarda anche il suo libro:
 


Nota subito il bicchiere di vino che gli hanno preparato accanto e con estrema sincerità parla del suo problema di alcolismo (affrontato in modo molto interessante nel suo libro “Guida poco che devi bere”), problema mai del tutto risolto. 


A parte il personaggio che porta in scena durante questi eventi pubblici, quello dal modo di fare scanzonato, spiritoso e un po’ strano, in verità vengo colpita dal suo sguardo che si punta su di me e non mi lascia per svariati minuti, uno sguardo pieno di disincanto verso il mondo, di stanchezza ma anche di tenerezza… 


 


“Questa non è una presentazione ma un dialogo, io scrivo libri perché sono in cerca di aiuto da voi, voglio dialogare con voi perché stiamo tutti andando verso la morte e la distruzione e dobbiamo capire come uscire da questo pasticcio” esordisce con parole disarmanti eppure taglienti.

Parla del suo libro, del fatto che scrive ancora perché Come disse Mozart - La musica è tra le note - ed io ci metto me stesso nei miei libri ma non tutti sanno leggere tra le righe o vogliono farlo…come disse anche un grande scrittore - Quando voglio leggere un bel libro me ne scrivo uno - ”.
Corona passa da un argomento all’altro seguendo il flusso di pensieri non sempre concatenati ma affascinanti: “Come dico sempre non nevica firmato, stando a contatto con la natura capisci davvero ciò che conta…per me conta non essere frainteso, non morire frainteso…e penso spesso anche al dolore che ho arrecato e ricevuto…”.

Di Paolo si inserisce timidamente chiedendogli se la sua fiducia nella scrittura è in discussione.
“Ci credo ma si è molto erosa in questi anni, mi aiuta sempre scrivere ma sto perdendo fiducia nelle persone…nessuno saluta più nessuno nemmeno in montagna e questi sono piccoli segni di ferocia che mi spaventano, c’è molta ipocrisia.
Anche lo stesso detto “occhio per occhio” ormai è diventato “occhio per 2 occhi!”…la gente non capisce che se uno non attacca l’altro non ha bisogno di difendersi!”.

Corona soppesa le parole e prosegue: ”Sono coerente, non ho nulla da perdere a dire ciò che penso, questo perbenismo di comodo non mi appartiene! Come quello degli animalisti…la natura va protetta da chi se ne intende davvero e non da quelli che fanno i saccenti, va protetta dai “protezionisti di natura” perché sono quelli che vogliono salvare gli animali ma poi fanno le derattizzazioni…e allora tieniti anche i topi, non sono forse animali?!
È la mia stessa coscienza che mi rende ribelle…e poi ho capito che alla fine la vita è come scolpire: devi togliere del materiale superfluo per vedere davvero e anche per creare qualcosa di bello.
Sono comunque anche stupito da questa società perché nonostante l’angoscia che proviamo e il mondo difficile nel quale viviamo molti di noi rimangono tranquilli e questo è segno di grande civiltà”.
Termina e lascia che i pensieri si spengano lentamente, ci ringrazia di essere venuti ad ascoltarlo e si concede per la firma copie.


E mi accorgo che quest’ometto è proprio come la montagna: silenzioso, profondo, acuto, impetuoso ma anche tranquillo come i tramonti che irrorano le vette di colori purpurei…è tutto Corona, Corona siamo noi quando sentiamo che qualcosa non va e urliamo “No!” abbastanza forte, Corona siamo noi quando sentiamo il profumo di resina e desideriamo scappare dalle nostre auto intrappolate nel traffico e rotolarci nell’erba...

Silenziosamente mi dileguo che tutto questo parlare di natura mi ha fatto venire una gran voglia di raccogliere castagne e camminare nel bosco…alla prossima!




 

 

Commenti

  1. È un incontro davvero interessante e profondo. Wow *_*

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  2. Non conoscevo l'autore e di conseguenza il libri, ma mi è piaciuto leggere l'incontro :)

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  3. Veramente . Non conosco Corona, ma ne sento parlare parecchio e devo dire che hai descritto bene il personaggio e mi hai incuriosito. Anche perchè sono in un periodo in cui anche io patisco delusione e amarezza dalla gente. Grazie, Sveva :)

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  4. Grazie a voi per aver letto e mi raccomando, date più che un'occhiata ai suoi libri che ne vale la pena :-)

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  5. L'autore lo conosco ne ho sentito parlare in tv, non ho mai letto i suoi libri, ma la frase " ho capito che alla fine la vita è come scolpire: devi togliere del materiale superfluo per vedere davvero e anche per creare qualcosa di bello." e stata bellissima, da come ho capito e un uomo un po chiuso in se stesso, che riesce ad esprimersi tramite la scrittura, ed e molto vero che oggi nessuno saluta più nessuno, ed e una cosa tristissima.

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  6. Bellissimo incontro! A me Mauro Corona piace molto, ho letto qualcuno dei suoi libri e li ho trovati molto interessanti. L'ambientazione dei suoi romanzi poi è sempre bellissima :)

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