LE NOSTRE RECENSIONI


[BlogTour Review & Game] Berlin #2 - L'Alba di Alexanderplatz di F. Geda e M. Magnone: quinta tappa




Buon Venerdì ColorLettori,

oggi ospitiamo la Quinta Tappa del BlogTour dedicato al secondo volume della saga di Berlin, QUI trovate la recensione del primo volume uscito ben 6 mesi fa e QUI invece potete leggere la mia intervista a Fabio e Marco, i due fantastici autori di questa saga mozzafiato!

Il BlogTour è costituito dalla recensione del libro e da un gioco, a cui spero vorrete partecipare insieme a noi :)


Prezzo: € 15,00
E-book: € 5,99
Pagine: 226
Editore: Mondadori Ragazzi
Genere: Distopico


Son passati 4 mesi da quando Nora, Britta, Christa, Bernd e Jakob han fatto ritorno da Tegel. La loro vita è tornata a quella strana "normalità" in cui vivono da qualche anno, ma qualcosa sta per portare nuovamente scompiglio nelle loro vite...




Si può impazzire per il seguito di un libro che già si era amato alla follia? Si, si può e a me è successo con Berlin #2 - L'alba di Alexanderplatz.

Ho aspettato 6 mesi questo secondo volume, inseguendo ogni singolo indizio che i due autori lasciavano su Twitter, sul sito del libro o su Facebook ed alla fine quando il corriere lo ha consegnato nelle mie mani ho esultato.
Ho abbandonato quello che stavo leggendo, ho tralasciato i miei doveri di casa ed ho anche dimenticato di mangiare, perché in quel momento esistevamo solo io e i ragazzi di Berlin.
Appena iniziata la lettura mi sono domandata come sarebbe stato ritrovare la Berlino del 1978 e quei personaggi che tanto avevo amato ed è bastato leggere le prime pagine per sentirmi di nuovo in mezzo a vecchi amici.
L'inizio mette subito in allarme il lettore, che sente immediatamente una scarica elettrica percorrergli la schiena e la tensione si fa strada tra i pensieri non appena si legge il folle piano di Wolfrun di Tegel...
Qualcosa oltre agli psicopatici di Tegel si aggira furtivo per Berlino Ovest, qualcosa di pericoloso che si muove in silenzio, resta nascosto ed è talmente veloce che quando entra in azione non lo si vede, lo si scopre solo perché lascia dietro di sé odore di morte... Ecco che la mente del lettore viene totalmente riempita da questo "mistero" da risolvere, vengono fatte parecchie congetture e in fondo son tutte parecchio credibili, così piano piano si procede cercando di capire cosa sta succedendo, domandandosi cosa hanno in mente i due autori e in quale meravigliosa avventura condurranno i lettori.
Protagonisti di questo nuovo volume sono come sempre le ragazze di Havel e i ragazzi di Gropiusstad, a cui si aggiungeranno Claudia, Timo e Karl di Reichstag: questa è una delle cose che ho apprezzato di più, perché mi ha permesso di conoscere meglio alcuni ragazzi, come ad esempio Timo, che nel primo libro era stato sfuggente e avevo altamente sottovalutato, inquadrandolo in maniera sbagliata e che qui invece lo si riscopre sotto una luce differente. Verranno introdotti anche altri piccoli personaggi, che fanno comparse sporadiche, ma che sono sicurissima avranno un ruolo importante nei prossimi volumi, come ad esempio Roberto di Reichstag o Büchner 2.
Anche in questo volume non mancheranno vari Flashback che ci aiuteranno a comprendere un pochino di più alcuni dei protagonisti, fornendo nuovi tasselli al puzzle delle loro vite e mostrando al lettore quanto il post-virus ha cambiato ognuno di loro, quanto gli ha portato via e quanto dolore gli ha arrecato... Le emozioni e i sentimenti di ogni personaggio sono fortissime, pagina dopo pagina si fanno strada nel lettore, lo scuotono e lo stravolgono: è incredibile osservare come ogni singolo ragazzo che vive a Berlino Ovest viva come diviso a metà, da una parte sono consapevoli di avere le ore contate, come se avessero una data di scadenza tatuata addosso, dall'altra però non riescono a smettere di lottare per la loro vita, non si arrendono e continuano anche a temere la morte, la evitano e graffiano la vita in profondità...
Non c'è buonismo tra le pagine di Berlin, non c'è posto per esser sdolcinati, romantici o sognatori, perché i ragazzi di Berlino vivono sapendo che un nemico invisibile attende in silenzio il momento giusto per strapparli alla vita e questa consapevolezza ce l'ha anche il lettore, che però non si riesce ad abituare alla possibilità di doverli veder morire.
Ed anche questa volta l'angelo della morte accarezzerà i ragazzi di Berlin, strappando un pezzetto di cuore al lettore, che vivrà il dolore insieme ai suoi beniamini. Ci saranno delle morti, alcune inaspettate altre invece scontate e lasceranno un segno profondo nei protagonisti, che pur vivendo ogni respiro con la morte attaccata alla schiena non riescono ad abituarcisi ed è lo stesso per il lettore, che sa bene che è la morte a far da padrona in questa meravigliosa saga.
In Berlin - L'alba di Alexanderplatz troverete desolazione, morte, paura e tanta, troppa nostalgia, scoprirete insieme a Christa e Jakob la bellezza ormai sbiadita di Berlino e sorriderete accorgendovi che in fondo nonostante per loro la vita sia solo un triste presente senza un domani c'è sempre posto anche per arrossire e scoprire il battito accelerato del proprio cuore.
Fabio Geda e Marco Magnone hanno superato se stessi con questo secondo volume, hanno portato la storia ad un livello più alto e con il loro linguaggio semplice, ma emozionante rapiscono il lettore, lo incuriosiscono e gli forniscono continuamente piccoli indizi nascosti tra le pagine, piccole cose che potrebbero sembrare inutili o senza senso, ma che in realtà ad un occhio attento non sembrano affatto casuali: nel primo libro ad attirare la mia attenzione fu una cartellina che la mamma di Christa le consegnò raccomandandosi di metterla in un posto sicuro, in questo volume invece sono due le cose che mi hanno fatto alzare le antenne... Una è la misteriosa scomparsa di Andreas, l'assistente in ospedale del papà di Christa, che lui stesso definì come il più brillante, l'altra lascerò che la scopriate da soli... 
Ebbene si alla fine posso dire che Berlin #2 ha superato il suo predecessore: è una lettura veloce, si finisce in pochissime ore, scivola via che è un piacere, vi terrà inchiodati sulle sue pagine e farà vibrare ogni molecola del vostro corpo, la vostra attenzione sarà completamente dedicata alla lettura, il resto smetterà di esistere e vi ritroverete a camminare tra le rovine di Berlino Ovest insieme a Christa, Jakob, Bernd, Britta, Nora, Timo, Claudia, Karl e Büchner 2: con loro vivrete una delle più belle avventure mai scritte e quando ahimè arriverete alla fine verrete sopraffatti dalla nostalgia e sentirete il bisogno di averne ancora e ancora e ancora, peccato che ad ognuno di noi toccherà aspettare 6 lunghissimi, interminabili mesi...






















Ed ora... GIOCHIAMO!!


"La città non è più la stessa, siamo pochi i sopravvissuti e ci stiamo dividendo in gruppi... Ognuno sta abbandonando le proprie case e si sta insediando con amici e parenti in diverse zone della città...


Io ed altri amici abbiamo deciso di insediarci nella sede de l'Hotel de Ville, la sua posizione centrale ci permette di esser vicini a ristoranti e negozi, che pur essendo ormai abbandonati possono ancora fornirci cibo, vestiti e tanto altro. Inoltre dalla torre centrale de l'Hotel de Ville è possibile controllare tutta la città, vedere chi si avvicina e tenere d'occhio gli altri superstiti.. Il palazzo è grande e ha anche una bellissima biblioteca ben fornita in cui rifugiarsi a leggere quando lo sconforto ci assale.
Abbiamo deciso di chiamarci Les Libraires e il nostro simbolo è un semplicissimo libro aperto.



Ognuno di noi dovrà assolutamente procurarsi questi 10 oggetti, fondamentali per la nostra sopravvivenza:








  • Bende e disinfettanti 
  • Candele 
  • Fiammiferi e accendini
  • Cibo in scatola 
  • Zaino
  • Un coltello 
  • Forbici 
  • Acqua 
  • Una coperta 
  • Un binocolo.
Son passata da casa e ho portato via solo 5 oggetti che voglio sempre con me, non è stato facile scegliere ma alla fine ho messo in borsa una foto della mia famiglia, il mio orologio, penna e taccuino, un cacciavite ed un libro.
Alle volte penso a com'era il mondo prima... Sono molte le cose che mi mancano della vita prima che accadesse tutto ciò, di sicuro mi manca il mio telefono, grazie al quale potevo restare sempre in contatto con amici e parenti e sapere in ogni momento cosa accadeva nel mondo, mi manca il poter andare al cinema a guardare un film sgranocchiando popcorn, mi manca la possibilità di farmi un bel bagno caldo con tanta schiuma, mi mancano i rumori tipici della città appena si sveglia o prima di andare a dormire, mi manca il passare le giornate a ridere e scherzare con gli amici senza doversi preoccuparsi di cosa accadrà domani...
Certo diciamo che questa situazione ha anche i suoi lati positivi... Di sicuro non mi mancherà l'odore dello smog, la sveglia presto tutte le mattine, l'ansia per le interrogazioni, il dover sempre obbedire agli adulti, il dover sempre stare attenta a come mi rivolgo agli altri..."



Ora vi va di giocare con noi? e allora ditemi.. come sarebbe il vostro kit di sopravvivenza? 5 oggetti che portereste via da casa? Cosa vi mancherebbe di più del mondo prima del cambiamento e cosa invece non vi mancherà?

Vi lascio anche qualche link

SITO BERLIN
PAGINA MONDADORI RAGAZZI











Commenti

  1. Sicuramente sceglierei, coltello, coperte, torcia, cibo di vario genere, ed uno zaino. Cosa mi mancherebbero della vita normale? sicuramente la famiglia.

    RispondiElimina
  2. Sicuramente mi porterei dietro acqua, zaino, coperte (più di una se riesco perché sono freddolosa) un cambio di vestiti perché se qualcosa dovesse rompersi avrei modo di sostituirlo, una corda e un coltello!
    La cosa che mi mancherebbe di più saranno i comfort. All'inizio prenderei tutto come una grande avventura e magari non soffrirei più di tanto ma a lungo andare direi che la mancanza di elettricità e di una doccia calda mi farebbero impazzire!!

    RispondiElimina
  3. Avevo già una gran voglia di leggere questo secondo volume dopo la tua recensione andrei a prenderlo adesso!
    Nel mio kit di sopravvivenza ci sarebbe: uno zaino, acqua, cibo, coperte, vestiti, coltello (ma anche qualche altra cosa che possa aiutarmi a difendere e a procurarmi cibo se la situazione fosse disperata al massimo), qualche che possa farmi luce quando è buio (che sia una torcia, candele, fiammiferi) e un kit di pronto soccorso. Penso che da casa non porterei via niente perché altrimenti porterei via tutto xD ma ci tornerei spesso. La cosa che mi mancherebbe di più sarebbe vivere spensieratamente perché nonostante i bei momenti, se mi trovassi in una condizione del genere non riuscirei mai a vivere serena al 100%.

    RispondiElimina
  4. torcia, coltello, coperte sono indispensabili!
    mi mancherebbe la frenesia del mondo moderno!

    RispondiElimina
  5. Che bella questa tappa! Complimenti per la recensione! Io porterei uno zaino, torcia, coltello, accendino, acqua ,cibo in scatola, coperte termiche, vestiti di ricambio e scusate ma io ho bisogno anche di un paio di sigarette!! Lo so che dovrei scegliere solo cose per sopravvivere, ma io senza una sigaretta al giorno, non riuscirei a sopravvivere!! Alla prossima tappa!!

    RispondiElimina

Posta un commento