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Recensione [Fumetti]: Civil War #3 - La morte del sogno di AA.VV


Prezzo: € 8,99 - terzo volume della collana "Le battaglie del secolo"
Pagine: 160
Editore: Panini Comics

Dopo aver letto i due volumi concernenti le vicende dell'ormai storica Civil War, la guerra che ha rivoluzionato sotto molto punti di vista l'universo Marvel e di conseguenza i supereroi che lo popolano, non potevo non approfondire ancora di più la questione che, tra l'altro, si è rivelata essere molto più interessante di quel che credevo in virtù non solo degli interessi in gioco, ma anche e soprattutto dei diversi personaggi che spesso vengono messi da parte pur rivestendo essi ruoli molto importanti. E così ho deciso di comprare grazie alla collana davvero ben costruita dalla Panini Comics anche i tre volumi successivi e da questa scelta, per ora, devo dire di essere stata ripagata ampiamente: nel terzo volume, La morte del sogno, ci troviamo davanti a quattro racconti (due dei quali in continuità e quindi accorpati per una scelta, credo, narrativa), di un'intensità davvero unica e di un impatto emotivo importante, che sono stati in grado di rendere partecipe il lettore anche di quegli episodi che nella serie principale non avevano trovato spazio. 

Scritti e disegnati da autori diversi, il primo racconto, Rubicone, vede protagonista un confronto intenso e profondo tra Iron Man (Tony Stark) e Capitan America (Steve Rogers) circa tutto quello che una semplice divergenza di opinioni ha causato, sta causando e ancora causerà. A livello temporale la storia si situa esattamente a metà delle celebri vicende, e più precisamente nel momento successivo alla morte di Golia, schieratosi ufficialmente dalla parte di Capitan America, evento di cui tutti hanno risentito particolarmente. Nonostante la sua brevità, il racconto ammonta infatti a poco più di trenta pagine, all'interno delle loro tavole gli autori hanno saputo ricreare un'atmosfera malinconica e al contempo carica di elettricità grazie ad un uso dei colori molto sapiente e per lo più cupi volti proprio a voler sottolineare la situazione drammatica in cui i due vecchi amici ormai si trovano. La storia, infine, viene arricchita da ricordi di un passato difficile, ma felice in cui l'uno poteva contare sull'altro, in cui l'Amicizia, nonostante tutto, era ancora in grado di resistere al di sopra di ogni screzio, elemento, questo, che riesce a rendere il racconto ancora più intenso e ancora più emozionante.

Nel secondo e nel terzo racconto, Tamburi di guerra e La morte del sogno, invece, protagonista è l'Agente 13, ossia Sharon Carter, nipote di Peggy Carter e amante di Steve Rogers. Come agente dello S.H.IE.L.D. Sharon si trova oggi davanti ad un conflitto interiore per nulla indifferente: quello che, infatti, le viene chiesto è di scegliere tra l'Amore che nutre nei confronti di Capitan America, ormai divenuto a tutti gli effetti un fuorilegge, e l'applicazione della legge a cui lei più di altri, visto il ruolo che ricopre, è sottoposta. Vincerà il cuore o prevarrà la ragione? Nonostante la storia sia incentrata sull'eroismo di Capitan America, personaggio che come già sapete non ho mai apprezzato veramente, ho trovato i due racconti davvero molto interessanti: qui, infatti, gli autori hanno dato estro delle loro capacità rendendo protagonista un personaggio non conosciuto così a fondo dai più inserendola in un contesto difficile da dipingere alla perfezione facendola apparire molto più che interessante, riuscendo così a catturare l'attenzione anche di coloro che, come me, non avrebbero letto il racconto e osservato le tavole con rinnovata passione. Ovviamente, poi, non saremo solo spettatori del dolore di Sharon, ma assisteremo anche ad una guerra interna allo S.H.I.E.L.D. resa affilata dalla personalità dirompente di Maria Hill e dal ricordo ancora forte di Nick Fury, il veterano che ha disertato per inseguire i propri piani. Il tutto viene, inoltre, reso ancora più intrigante dal personaggio del Dottor Destino, uno dei nemici più pericolosi dei nostri Vendicatori (gli Avengers), che, situato dietro le quinte, rincorre la sua indole malvagia traendo solo vantaggio dalla guerra civile in atto. Sebbene il quadro sembra essere complicato, gli autori si sono dimostrati all'altezza della narrazione accompagnando il lettore, passo dopo passo, all'interno di vicende intense e profonde che lo segneranno fin nel profondo.

Il quarto ed ultimo racconto, La confessione, è un altro racconto breve che ritrova nei suoi protagonisti Iron Man, nelle vesti di nuovo Direttore dello S.H.I.E.L.D., e Capitan America, consegnatosi alle autorità e rinchiuso nel penitenziario di massima sicurezza. Come nel primo, in questa breve sequenza di tavole lo scambio di battute tra i due risulta essere particolarmente tagliente e pregno di emozioni, con la differenza che qui traspare molto di più la rabbia e la delusione piuttosto che la malinconia e la tristezza per i tempi passati. Questo non ha impedito di creare atmosfere pesanti dal punto di vista emotivo, ugualmente efficaci ed intense da accogliere il lettore in tutta la loro magnificenza: gli autori hanno saputo ammaliare il lettore con poche e semplici scene di cui sarà impossibile scordare anche il più piccolo particolare. La tavola finale chiude alla perfezione una raccolta di racconti davvero ben congegnata, pensata meticolosamente e strutturata davvero molto molto bene. Se volete andare più a fondo, scoprire altro o semplicemente approfondire alcuni passaggi di una questione densa di singoli eventi come la Civil War non posso non consigliarvi La morte del sogno, una lettura intensa che vi terrà piacevolmente compagnia.

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