Recensione [Graphic Novel]: Itero Perpetuo di Adam Tempesta
Prezzo: € 18,00
Pagine: 408
Genere: Fantascienza
Collana: Kina - Fumetto
Editore: Eris Edizioni
Data di pubblicazione: 30 Agosto 2016
Il mondo dei fumetti e dei Graphic Novel è, a mio avviso, quello maggiormente in grado di riservare sorprese molto particolari al suo pubblico: sebbene la difficoltà di dare vita ad un romanzo sia decisamente elevata, costruire una storia attraverso i disegni, le tavole e semplici dialoghi porta dietro di sé un coefficiente di complessità ancora più alto e lo stupore del vedere un'opera simile finita ed elaborata in maniera quasi perfetta non potrà che essere, nella maggior parte dei casi, superiore alle aspettative. Ed Itero Perpetuo è uno degli esempi migliori che si possano fare: Adam Tempesta con il suo mondo assurdo e visionario fa il suo ingresso nel mondo fumettistico italiano sbaragliando ogni tipo di concorrenza, dando estro del suo innegabile talento e lasciandosi dietro una scia di lettori, me compresa, completamente estasiati.
La storia narrata dal giovane autore è quella di Eric, un'astronauta che per un non meglio precisato incidente si ritrova a fluttuare nello spazio più sconfinato completamente abbandonato a se stesso, senza un solo ricordo utile che possa fargli capire il motivo di quello che sta passando. Il perché si trovi in quello stato è la domanda che sia lui sia il lettore si porranno continuamente fino all'entrata in scena di un personaggio fuori dalle righe, nel senso proprio del termine, l'unico che potrà fornire la tanto agognata risposta: in soccorso di Eric arriva, infatti, uno strano polletto che sembra conoscere ogni angolo dello spazio buio e tetro in cui l'astronauta è incredibilmente sprofondato, e soprattutto del modo per farlo ritornare a casa ad abbracciare la propria famiglia. Peccato, però, che sia intenzionato a tenersi le risposte tutte per sé. Ed è così che inizia il viaggio di Eric in un mondo sconclusionato e assurdo che non potrà non fare appassionare, divertire e sorprendere.
La storia presenta una costruzione in parti, o in capitoli, come un classico romanzo e sebbene all'inizio possa sembrare confusionaria e senza un senso preciso, con il proseguire della lettura tutto diverrà sempre più chiaro facendo acquisire al fumetto un significato preciso che, però, non sarà facile da rintracciare. Allo stesso modo, il carattere sentimentale ed emotivo della storia si farà strada gradualmente attraverso i pensieri e i ricordi del suo protagonista strappando sorrisi intrisi di dolcezza e tenerezza ad un lettore che verrà continuamente sorpreso dall'alternanza quasi senza un vero scopo di scene simili. Accanto ad esso non posso non parlare, inoltre, dell'elemento fantascientifico che si ritrova a fare da sfondo a tutto il percorso intrapreso dall'astronauta e che ne diverrà al contempo il suo antagonista: lo spazio descritto da Adam Tempesta è un luogo incredibilmente affascinante, originale e pericoloso, abitato da strane creature che è impossibile identificare come amici o nemici, se non per qualche raro caso, ma dalle quali non ci si potrà non sentire attratti e sarà proprio la loro assurdità a conquistare. In tutto questo l'autore dimostra di possedere un'attenzione ai dettagli minuziosa e precisa che riesce a dare alla storia quell'incredibile senso di completezza che raramente si può riscontrare in altre opere. Il ritmo con cui le vicende proseguono la loro corsa, infine, permetterà al lettore di divorare il fumetto, nonostante la sua mole, in poco più di un'ora e una volta girata l'ultima pagina, e assorbita la rivelazione finale, non potrà fare a meno di ricominciare a viaggiare, perso tra le onde invisibili di uno spazio che non è mai stato così interessante.
E ora no, non venitemi a dire che Itero Perpetuo è l'opera prima di Adam Tempesta: è umanamente impossibile.
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