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Recensione : Milano da Morire di Achille Serra e Giovanni Di Sorte



Prezzo: € 9,90
E-book: € 5,99
Pagine: 188
Editore: Giunti
Genere: Noir
Pubblicato: Settembre 2016


"Giravano soldi, tanti soldi – leciti e più spesso illeciti – e dove gira un sacco di grana c’è terreno fertile per il dilagare della corruzione, della droga, della prostituzione, del degrado morale e della criminalità, spicciola e organizzata. Tanta delinquenza che cresceva di pari passo con la popolazione e il benessere e che si infiltrava e investiva dappertutto: dalla droga alla prostituzione, dai sequestri alle rapine fino alla costruzione di quegli orrendi casermoni di periferia.”


Scritto a quattro mani da Achille Serra e Giovanni Di Sorte, "Milano da morire" è un thriller avvincente e pieno di suspense ambientato nella Milano degli anni ’70 in un clima in cui desiderio di benessere e di soldi facili si alterna alla violenza quotidiana delle manifestazioni di piazza, dei crimini della malavita spicciola e delle bande organizzate.
Appena arrivato da Roma per dirigere la Squadra Mobile nel capoluogo lombardo, il commissario Rocchi si ritrova ben presto ipnotizzato e sedotto dalla magia delle notti milanesi, con i locali scintillanti, il dinamismo sfrenato, la voglia di apparire. Quando Marco Cavalli, ricco proprietario di un famoso night nonché noto playboy, viene trovato morto nel suo appartamento, tutti gli indizi sembrano convergere su una persona: Anna Martini, la vicina di casa, da sempre invaghita del giovane e gelosa della bellissima figlia Chiara, che ha avuto una relazione con la vittima. Ma Rocchi non si lascia ingannare dalle apparenze: il quadro pare fin troppo semplice e lineare. Solo il fine intuito del commissario riuscirà a portare alla luce una verità sconvolgente, che nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare.
Un romanzo noir dal ritmo serrato e ricco di colpi di scena basato sulle vere inchieste di Achille Serra.


La Milano anni '70 è considerata una città ricca e piena di possibilità per vivere bene e divertirsi.
Il commissario Rocchi appena giunto da Roma si accorgerà che sotto la patina dorata Milano è malata. 
Il crimine si nasconde tra locali notturni ed attività all'apparenza regolari ed efficienti. 
Il caso su cui deve indagare sembra già avere il proprio colpevole ma non sarà così facile.
Il personaggio principale Rocchi è appena più che abbozzato e si vorrebbe sapere di più di lui anche se è evidente che è molto sensibile al fascino femminile tanto da non sembrare proprio molto professionale.
I personaggi, soprattutto i femminili, risultano interessanti ma poco sviluppati ed è un peccato perchè hanno molte potenzialità ed avrebbe giovato allo spessore del romanzo.
La storia parte bene anche se la trama non è originalissima ma a tratti langue, si punta molto sulle organizzazioni criminali che vogliono impadronirsi della città rendendo il tutto più come un dossier/denuncia che un noir accantonando il caso d'omicidio che dovrebbe essere il perno della storia.
Non ho trovato il ritmo serrato "promesso" e la matassa si dipana solo verso la fine grazie ad un indizio spuntato dal nulla lasciando il lettore spiazzato ed un po' deluso.
Il libro scorre veloce ed è godibilissimo, ammirevole la scrittura a quattro mani ,di non facile gestione, ed impeccabile lo stile di scrittura anche se condito da alcune volgarità che comunque lo rendono più verosimile.
Non è esattamente il noir travolgente che ricercano gli amanti del genere ma è comunque una piacevole lettura.


 



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