LE NOSTRE RECENSIONI


Novità : Noi non ci SA(n)remo - da oggi in distribuzione gratuita









Noi non ci SA(n)REMO
AA.VV.




Da oggi in distribuzione gratuita sul sito www.mincionedizioni.it

L’e.book è scaricabile in formato e.pub e .pdf

Interventi di: Fabio Bianchini (musicista e autore) Giovanni Bogani (giornalista e critico cinematografico), Paolo Borgognone (giornalista), Paolo Butturini (vicesegretario Federazione Nazionale Stampa Italiana), Giuseppe Cesaro (giornalista e scrittore), Iginio De Luca (artista), Patrizia De Rossi (giornalista, scrittrice e direttrice di Hitmania Magazine), Silvia D'Onghia (giornalista de Il Fatto Quotidiano), Marco Manusso (musicista) Marco Maurizi (filosofo) Rosa Martirano (cantante) Mariangela Mincione (editore) Pasquale Minieri (musicista e produttore), Davide Peron (cantautore), Alice Rocky (musicista e autrice), Mariano Sabatini (giornalista e scrittore).


Nota dell’editore

Questa pubblicazione è nata dall’urgenza di un pensiero comune che l’industria pubblica ha il dovere di considerare. La scrittura come strumento di opposizione pacifica di giornalisti, scrittori, musicisti, filosofi e artisti nei confronti di questa Storia di cui non sempre ci si sente parte.



“Adesso la gente mi ferma per strada, mi riconosce… vorrei vivere delle mie canzoni”. È questa l’illusione che ti fa vivere Sanremo. Oggi la felicità si alimenta di sogni e traguardi pericolosi: “Adesso la gente mi ferma per strada…” dichiara una nuova "proposta", mentre la sera prima sullo stesso palco s’inneggiano i veri eroi, "quelli che fanno il proprio lavoro e rientrano a casa senza il bisogno di notorietà". C’è qualcosa che non quadra. Per chi ama la musica non quadra di brutto. Chi ama la musica come me, e non necessariamente “se ne occupa” ma ha avuto l’abitudine di ascoltarla e l’istinto di emozionarsi, adesso la musica la vede senza riuscire a sentire, e ha bisogno di voltarsi indietro, passando per chi – come dice Crozza in una delle sue copertine – si lamenta del presente mitizzando il passato. No Crozza, non è proprio così: il passato costruisce un gusto che si ciba del presente per crescere e rigenerarsi. Il presente è fondamentale per vivere e riflettere su cosa vogliamo dare domani. Il nostro è un presente fermo, la musica è ferma e questo scenario ne è la prova: le idee in circolazione non hanno la sostanza che spinge al di là di una media esecuzione.
Sono un editore e posso dire con cognizione che è esattamente ciò che succede nel mio campo: quando ricevo un manoscritto salta subito all’occhio l’intenzione e non la verità. C’è tanta voglia di emergere senza avere coscienza del perché si vorrebbe emergere e per che cosa. Questo è il risultato di Sanremo, dei giovani che crescendo nell’odierna visione del mondo la seguono, omologandosi a ciò che detta il mercato, ma ci scordiamo che il mercato lo facciamo noi che acquistiamo (ingurgitiamo) e che sembriamo ridotti a recipienti da riempire. “Ma che ti importa di come fanno Sanremo? Cambia canale e basta, no?” No. Sanremo è la storia della canzone italiana, è la nostra storia e abbiamo il diritto di dire che non ci piace, che può essere migliorato e che così non vogliamo essere rappresentati. Questa pubblicazione è nata dall’esigenza, anzi urgenza, di un pensiero comune che l’industria pubblica ha il dovere di considerare. Ha il dovere di considerare il pensiero e la scrittura i legittimi strumenti di opposizione pacifica a cui va data la possibilità di un confronto. Così come la musica... con la bellezza che è in grado di diffondere. Ringrazio tutti gli autori che hanno colto tale l’occasione, in particolare Giuseppe Cesaro che ne ha coordinato la concretezza. La rapidità di queste adesioni vi faccia riflettere: sì, la rapidità in una realtà che ci nasconde sempre dietro il tempo. 
Mariangela Mincione

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