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Jesse Jacobs, i fumetti ed Eris Edizioni

Fino a qualche mese fa per me Jesse Jacobs non era altro che un semplice nome scritto nero su bianco, o se vogliamo essere più precisi nero su verde, sulla copertina di un irriverente fumetto pubblicato dalla piccola, ma incredibile realtà torinese di Eris Edizioni. Ma non era certamente destinato a rimanere una semplice proclamazione su carta. Fin da quando ho posato lo sguardo su Safari Honeymoon, primo fumetto portato in Italia dalla Casa Editrice sebbene cronologicamente sia successivo a E così conoscerai l'universo e gli dei di recente pubblicazione, il mondo psichedelico di Jacobs ha cominciato ad esercitare sul mio animo un fascino assordante ed impellente che non ha fatto altro che crescere giorno dopo giorno conducendomi verso l'unico epilogo possibile immaginabileE così, all'inizio di questo nuovo anno, Safari Honeymoon è intervenuto a colorare la mia libreria, seguito immediatamente dall'altro piccolo capolavoro che a Febbraio ha illuminato l'odierna editoria, E così conoscerei l'universo e gli dei, ma prima di parlarvi dell'immensità che popola l'interno di questi due fumetti occorre chiarire un concetto assolutamente essenziale: chi è Jesse Jacobs?

Definirlo semplicemente un fumettista canadese e metterlo così sullo stesso piano di moltissimi altri nomi, noti e non, è fin troppo riduttivo poiché il genio e l'estro che le sue opere svelano richiedono decisamente di più. Sfogliando i suoi fumetti, infatti, ci si rende presto conto che l'unico modo per descriverlo è fare riferimento all'Arte nella concezione più astratta ed elevata del termine. L'attenzione e la cura che dimostra di possedere nel delineare ogni aspetto delle sue storie costituiscono due chiari segnali dell'amore e della passione che legano la sua persona al mondo del fumetto e della necessità di trasmettere il tutto ai suoi lettori: leggendo e osservando le sue opere creative si può notare come da una parte l'autore sia incredibilmente attento a catturare lo sguardo e la mente dello spettatore con una trama ricca sia dal punto di vista della narrazione, che spinge ed invoglia a proseguire nella lettura e girare, famelici, ogni pagina con il solo fine di sentirsi inebriati dalle atmosfere e dai sapori che inevitabilmente vengono trasmessi, sia dal punto di vista, forse più tecnico, del disegno, che dietro quella straordinaria follia che lo contraddistingue cela significati assolutamente strabilianti. 

Forse molti di voi lo ricordano anche e soprattutto per la sua partecipazione alla creazione di Adventure Time, una serie d'animazione americana che segue le avventure di Finn e del suo migliore amico Jake, un cane dotato di poteri magici, nelle terre post-apocalittiche di Ooo, che vedrà il suo epilogo il prossimo anno, ma quel che è certo è che una personalità come la sua non potrà essere dimenticata facilmente.


Quando mi è viene in mente un’idea di base – di solito tutto incomincia da un’immagine nel mio taccuino – sviluppo la storia in maniera molto imprecisa, per lasciarmi la libertà di includervi ogni sorta di immaginario selvaggio possa raccogliere e conservare. [...] Nei fumetti, può essere scoraggiante partire dalle idee e poi doverle disegnare, così cerco di lasciare che la storia abbia una certa fluidità, lasciandola libera di svilupparsi in maniera tale che sia divertente per me disegnarla, oppure tenderei a non finire nessun libro.

Safari Honeymoon

Andando in ordine di pubblicazione e quindi per me di lettura, è necessario parlare prima di Safari Honeymoon, un fumetto che riesce a soddisfare occhi, spirito e mente. La trama dell'opera è, di per sé, molto semplice, ma è proprio grazie a questa caratteristica che riesce a sorprendere tavola dopo tavola: protagonisti sono due novelli sposi, inseparabili nella vita e nell'amore che provano l'uno per l'altra, che decidono, andando contro ogni canone classico, di intraprendere la propria luna di miele nella giungla più selvaggia, immersi completamente nella natura affiancati da creature fantastiche, di cui immaginarne l'esistenza è quasi impossibile. I due, però, non sono soli: per contrastare i pericoli che il luogo che oserei definire primitivo nasconde, infatti, li raggiunge una vera e propria guida che saprà, con intelligenza e maestria, accompagnarli tra gli sconfinati paesaggi che solo la natura più aspra sa regalare. Apparentemente tutto sembra essere idilliaco, un perfetto luogo in cui coronare un amore infinito, ma ben presto i due sposi si ritroveranno faccia a faccia con la vera forza della natura.

Ciò che in primo luogo colpisce del fumetto è lo stile psichedelico, affascinante e completamente inebriante che caratterizza Jesse Jacobs: assolutamente predominanti sono proprio quelle linee curve in grado di dare al fumetto stesso un ritmo ed una continuità sorprendenti, capaci di catturare il lettore e di trascinarlo tra le sue pagine come se si stesse rendendo protagonista di una folle danza senza un filo conduttore, la cui intersecazione riesce a dare vita a forme sì inusuali, ma incredibilmente abili a far suscitare, nell'animo di chi le guarda, i sentimenti più contrastanti. Dalla curiosità che si fa umana, all'ammirazione che si insinua negli sguardi, alla repulsione che permea alcune importanti vignette, Safari Honeymoon segna un grande punto di svolta nella concezione del fumetto moderno, che si stacca completamente da un canone di bellezza statico e ormai caduto in disuso a favore di un'innovazione folle e proprio per questo ancora più convincente ed efficace. Anche sotto il punto di vista dell'uso del colore l'autore canadese riesce ad imprimere la propria originalità costruendo l'intero fumetto unicamente intorno al verde e alle sue molteplici sfumature che riescono con una semplicità disarmante a trasmettere esattamente l'idea del mondo di cui Jacobs si fa messaggero.

Non può non colpire, poi, ciò che l'autore canadese vuole trasmettere attraverso il fumetto. Diviene fin da subito evidente che quello che la trama nasconde dietro di sé va decisamente al di là del raccontare ed illustrare una luna di miele fuori da ogni schema ed un amore intenso e profondoSafari Honeymoon, infatti, mette al contempo in evidenza il rapporto difficile e burrascoso che lega l'uomo degli ultimi decenni e la natura, di come essa per l'essere umano sia diventata qualcosa di profondamente estraneo e conseguentemente una nemica contro cui combattere ed una battaglia da affrontare con coraggio. Tutto nella visione di Jesse Jacobs sembra assumere un aspetto pericoloso e altamente disturbante, nella giungla non esiste creatura in grado di rassicurare il lettore ed i protagonisti del romanzo sulla sua bontà o semplicemente sul suo essere innocuo, tutto tranne alcune piccole scimmiette che in qualche modo rappresentano la lieve, ma accecante speranza che la condizione così estrema in cui l'uomo si è coscientemente calato possa a poco a poco scomparire per tornare allo splendore e al rispetto di prima.


E così conoscerai l'Universo e gli Dei

Tornano ad essere protagonisti, seppur indirettamente, gli esseri umani in E così conoscerai l'Universo e gli Dei, opera che cronologicamente si situa anteriormente rispetto a Safari Honeymoon, ma che comunque possiamo vantare di trovare nelle nostre librerie grazie al coraggio e, perché no, alla sventatezza del team di Eris Edizioni, che ha deciso di rischiare e di puntare tutto su un autore fino a qualche tempo fa poco conosciuto riuscendo a scorgerne tutte le infinite potenzialità e possibilità che solo il suo genio poteva effettivamente nascondere.

Sebbene all'apparenza sembrino due mondi molto lontani, accomunati solo dalla mente del loro creatore, le due opere (Safari Honeymoon ed E così conoscerai l'Universo e gli Dei) dimostrano in realtà diversi ed importanti punti di contatto, a partire da ciò che sta alla base del fumetto stesso e dalla semplicità che caratterizza la trama: protagonista dell'opera sono tre Dei, tre entità superiori, Ablavar, Zantek e Blorax, dei quali Jesse Jacobs si serve per rendere il lettore partecipe della sua personale visione delle Genesi, della sua personale concezione della nascita dell'Universo intero. Abili nel maneggiare le molecole e nel creare attraverso la manipolazione del carbonio e del silicio, i tre si sfideranno in una battaglia senza tempo ed animati da un greve spirito di competizione daranno vita a pianeti, ani-mali ed u-mani esattamente a loro immagine e somiglianza. Tra le due tipologie di creature, però, emergerà una grande differenza: mentre gli ani-mali riusciranno a riscuotere successo fin da subito provocando moti di affetto anche nei confronti della grande entità superiore, gli u-mani verranno creati solo successivamente e sotto la spinta dell'invidia di Zantek, e la loro caratterizzazione risentirà particolarmente di questo aspetto. Esattamente come se fossero dei moderni Adamo ed Eva li vedremo crescere e prendere confidenza con il mondo circostante, che dopo l'estinzione dei Dinosauri si è ripopolato grazie ad Ablavar e ai suoi teneri ani-mali. Dal loro spirito di adattamento, alla loro dose di aggressività, dal soddisfacimento dei loro istinti e bisogni fino al raggiungimento della pace, i due precursori dell'umanità daranno sfoggio del loro vero Io, non risparmiandosi sotto alcun punto di vista.

Ancora una volta, poi, colpisce particolarmente lo stile dell'autore canadese, il cui tratto continua ad essere un vero e proprio campionario d'arte. Rispetto a Safari Honeymoon, però, alle linee curve e tondeggianti si alternano maggiormente figure geometriche ben delineate, definite e spigolose come a voler sottolineare la durezza di quanto narrato, riuscendo comunque a conferire un'armonia strabiliante all'intero fumetto anche grazie ad un uso ipnotico del colore che ritrova nel viola e nelle sue sfumature due alleati perfetti. Lasciarsi cullare dalla tavole e dalle emozioni che gli invaderanno il cuore sarà l'unica cosa che il lettore sarà in grado di fare, completamente inebriato da quel mondo psichedelico e fortemente disturbante da cui non potrà in alcun modo staccare gli occhi.

Alcune parti della storia hanno bisogno di essere programmate: so che dovrò disegnare gli stessi personaggi più e più volte e che dovranno agire per far avanzare la narrazione. Mi diverto a disegnare le stesse cose, è un atto meditativo, ma a volte può diventare un po’ noioso. Quindi, per compensare questa necessità di ripetizione, mi diverto con sfondi e creature particolari. È anche un esercizio di disegno, una pratica esplorativa. Di solito non uso uno script dettagliato. Fisso i punti fondamentali della trama nella mia testa e poi lavoro scena per scena. I dialoghi nascono mentre sto schizzando e li scrivo nel mio sketchbook. Mi ritrovo quindi con una somma di idee casuali, dialoghi e disegni tutti mescolati insieme. Buona parte del mio lavoro consiste nel tentativo di costruire una narrazione sulla base di quello che ritrovo nello sketchbook. Non è un sistema perfetto ma è liberatorio.
(Intervista completa su Fumettologica)

Arrivati a questo punto e definito Jesse Jacobs uno dei pochi autori in grado di creare davvero dipendenza per le sue opere, il suo stile ed il suo modo di raccontare aspetti così trascendentali, ma profondamente rilevanti, non resta che fare il conto alla rovescia e aspettare i giorni che ci separano ad una sua nuova pubblicazione italiana (per Hollow Press e che parlerà di una casa casa stregata) e soprattutto alla sua presenza al Treviso Comic Book Festival a settembre.

Commenti

  1. Devo assolutamente recuperare E così conoscerai l'universo e gli dei!

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    1. Non te ne pentirai :) è davvero bellissimo e l'accostamento dei colori è spettacolare!

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