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[Blogtour] : Il Segreto di Parigi di Karen Swan- Incipit


Benvenuti cari lettori.

Oggi pubblicherò la tappa riguardante l'incipit di questo romanzo.
Dall'incipit , ovvero l'inizio, scopriamo lo stile dell'autore o autrice e se fatto in modo accattivante e coinvolgente ha il potere di catturare il lettore sino alla fine.


Il libro è ispirato ad un vero fatto e già di per sè è intrigante come potete leggere dalla trama :

TRAMA
Da qualche parte, lungo le strade di Parigi, c’è un appartamento sommerso da strati di polvere e segreti: è stracolmo di opere d’arte d’inestimabile valore che sono rimaste lì, nascoste per decenni. L’incarico di valutare quei tesori è affidato a Flora, giovane e ambiziosa esperta d’arte, una donna in grado di mantenere il controllo durante un’asta da milioni di sterline, ma con serie difficoltà ad accettare un invito a cena a lume di candela. Flora ha il compito di ricostruire la storia di ogni dipinto presente nell’appartamento, per cercare di scoprire chi abbia tenuto nascoste quelle opere d’arte. Si ritrova così catapultata negli affari dei Vermeil, una famiglia del jet set internazionale che si muove tra Parigi e Antibes, e si rende ben presto conto di avere a che fare con qualcosa di poco chiaro. Xavier Vermeil sembra infatti intenzionato a porre un freno all’interesse di Flora per la sua famiglia. Che cosa nasconde? Ambientato in luoghi dalla bellezza mozzafiato e narrato con uno stile capace di avvincere il lettore, Il segreto di Parigi è un racconto intenso e impossibile da dimenticare.

Curiosi? Ecco un assaggio di quello che potrete leggere ^^Prologo
"Parigi, luglio 2016
Le nuvole coprivano la luna e ancora non si vedeva l’orizzonte; tutte le luci, simbolo distintivo della città, erano spente, tranne quella sulla sommità della torre che da sempre, anche di notte, ne contraddistingueva il profilo. I due uomini si muovevano furtivi sui tetti della mansarda, facendo attenzione a tenere la testa ben al di sotto della linea di cresta con i corpi piegati su se stessi come foglie d’autunno. Per i proprietari degli appartamenti sottostanti, immersi nel sonno, quei passi clandestini non dovevano sembrare niente di diverso dall’elegante andatura di un gatto.
Non appena si accorsero delle proprie ombre riflesse sull’altro lato della strada, i due si rannicchiarono immediatamente tra gli abbaini del tetto, contando le finestre del palazzo gemello di fronte. In silenzio, srotolarono la fune: non appena gli uomini, con passo sicuro, presero a muoversi ancorandosi a un comignolo, i moschettoni attaccati all’imbracatura iniziarono a sbattere insieme producendo un suono simile a quello di una campana metallica.
Il primo uomo si sporse dal tetto, provando la sensazione familiare di sentirsi spinto verso il basso non appena la fune si tese e la forza di gravità si fece avvertire in tutta la sua potenza; prima di calarsi giù si fermò per un secondo per controllare che la fune reggesse, poi iniziò la discesa utilizzando i piedi per scostarsi ogni tanto dal muro.
L’altro uomo seguì a ruota il compagno, e in un attimo entrambi arrivarono all’altezza delle finestre coperte di polvere che da tempo avevano attirato la loro attenzione; per fortuna erano chiuse e al buio, come avevano sperato. Il balcone alla francese era poco profondo, a malapena poteva trovarvi posto un vaso di rose, ma era sufficiente per appoggiarvi un piede, così i due misero in atto una complessa manovra per scavalcare l’elegante ringhiera dal disegno elaborato. Tenendosi in equilibrio, posizionarono le mani a coppa intorno al viso e appoggiandole sui vetri cercarono di sbirciare all’interno. Ma era come cercare di vedere attraverso il fumo.
In lontananza udirono il suono di una sirena e i due uomini si irrigidirono improvvisamente, aguzzando l’udito per capire da quale direzione provenisse il suono e soprattutto verso quale direzione stesse andando.
Non verso di loro. E questo era tutto ciò che avevano bisogno di sapere.
Si rimisero subito al lavoro, appoggiando le mani coperte da guanti sulle porte finestre. Non c’erano maniglie all’esterno e la porta interna non si spostò di un millimetro, mentre quella esterna, sufficientemente allentata, si mosse leggermente. Erano porte antiche, il legno era marcio e i vetri singoli così sottili da andare in mille pezzi con uno starnuto. Il primo uomo si inginocchiò all’altezza del chiavistello, in modo da riuscire a scorgere chiaramente il sottile braccetto metallico di un vecchio fermaporta, l’unico elemento che separava l’appartamento dall’esterno. Afferrò il coltello dalla tasca posteriore dei pantaloni, lo infilò con forza nella serratura e diede un rapido colpetto verso l’alto. Il fermaporta si alzò, ruotò su se stesso e poi si arrestò, sbattendo leggermente.
Erano dentro. In fondo si era trattato di un gioco da ragazzi, erano serviti soltanto una vista acuta, una fune e un coltello.
Le porte erano rigide a causa dell’incuria e i cardini scricchiolarono pesantemente una volta forzati, ma alla fine si erano aperte ed entrambi gli uomini erano penetrati all’interno dell’appartamento, calpestando il parquet del pavimento. Dopo aver acceso le torce sulla fronte ed essersi liberati dalle funi, iniziarono a muoversi silenziosamente per le stanze vuote.
L’aria era così viziata da sembrare quasi densa e non riuscirono a fare a meno di tossire, sebbene fosse fondamentale non produrre alcun rumore. In aggiunta, a ogni passo mosso vagando per l’appartamento, i due uomini lasciarono evidenti impronte sul pavimento coperto di polvere come orme sulla neve. Tuttavia, chi lo avrebbe mai notato? Nessuno, a eccezione di loro, era a conoscenza di quel posto. Era stato nascosto alla luce del sole e il disinteresse dei vicini aveva senz’altro contribuito a perpetuare il segreto, ognuno aveva dedotto che la proprietà appartenesse a qualcun altro. Del resto, non si può perdere un appartamento; non ci si può dimenticare di possederlo..."

Vi ho stuzzicato la curiosità? Chi sono? Topi d'appartamento? Ladri di opere d'arte su commissione? Curiosi temerari?

Di seguito ecco i primi commenti di rilievo e potete subito notare come l'introduzione sia importante! Non perdetevi le altre bellissime tappe!!!

«Mi ha rapito dal momento in cui ho iniziato a leggere. Una protagonista intelligente e simpatica, un tocco di romanticismo, una storia appassionante, un sacco di intrighi e una buona dose di suspense.»
Diane Chamberlain, autrice bestseller del «New York Times», «Usa Today» e «Sunday Times»

«Uno splendido viaggio.»
Sunday Express

«L’ho adorato. Una fuga romantica in un mondo fatto di arte e bellezza e con una storia straziante. Mi ha catturato dalla prima pagina e non sono riuscita a smettere di leggerlo
Liz Fenwick




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