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[Review Party] Tre cadaveri di Raffaele Malavasi


Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

In uscita oggi per Newton Compton Editori, protagonista del Review Party è il nuovissimo Thriller di Raffaele Malavasi, che con il suo Tre cadaveri ha saputo conquistarmi senza alcuna esitazione.

TRE CADAVERI.


TRE CADAVERI
di Raffaele Malavasi

Prezzo: € 9,90 | Ebook: € 2,99
Pagine: 416 | Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori | Data di pubblicazione: 19 Luglio 2018 

TRAMA
Una serie di omicidi sconvolge la città di Genova. Tre donne sono ritrovate morte, e ogni scena del delitto è un’efferata rappresentazione. Si tratta di un serial killer o di una setta di invasati? L’ispettore capo Manzi viene incaricato di condurre le indagini insieme alla sua squadra, e decide di chiedere aiuto a Goffredo Spada, un ex poliziotto, a suo dire l’unico ad avere le competenze per trovare l’assassino. Spada, però, non è per niente collaborativo e dimostra cinismo e totale sfiducia nelle istituzioni. C’è qualcosa nel suo passato che lo tormenta. Ma la polizia non è l’unica a muoversi sulle tracce dell’assassino. Orietta Costa, una giornalista di cronaca del «Secolo XIX», intende venire a capo del mistero, e firmare lo scoop dell’anno. Man mano che il tempo passa, però, gli omicidi sono sempre più brutali e chiunque abbia intenzione di fermare quelle morti violente dovrà addentrarsi nell’abisso della perversione umana, in una lenta discesa agli inferi.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Sarebbe sufficiente entrare in una qualsiasi libreria per rendersi conto della quantità inimmaginabile di novità editoriali a cui i nostri occhi vengono costantemente messi di fronte e che ogni lettore deve imparare, nolente o volente, a fronteggiare. Spesso, infatti, tra gli scaffali ricolmi di libri la delusione per una storia promettente e rivelatasi poi inconcludente ne accompagna, invisibile ma tenace, ogni singola pagina. Altrettante volte, però, è proprio tra le fila di quella moltitudine di titoli e copertine che si celano vicende capaci di catturare anima e mente di un pubblico, di per sé eterogeneo, con un unico grande desiderio: perdersi tra le righe di un romanzo, dimentico del tempo e del mondo che scorre al suo fianco per immedesimarsi, anche solo per un minuto, con i suoi protagonisti. Ed è esattamente in questo che Raffaele Malavasi, al suo esordio, è riuscito pienamente: Tre cadaveri non si è rivelato essere solo un Thriller in grado di ammaliare e sorprendere, ma un vero e proprio giallo capace di terrorizzare ed emozionare al contempo. 

Per l’ispettore capo Manzi una chiamata nel cuore della notte non rappresenta più una vera e propria sorpresa, quanto più un leggero fastidio di cui, del tutto onestamente, farebbe sempre volentieri a meno. Quello che il nuovo delitto nasconde nella profondità del terreno, però, di ordinario non ha assolutamente nulla: una donna resa irriconoscibile dalle numerose ustioni su tutto il corpo è stata ritrovata nelle prossimità di Genova, che da lì a poco si trasformerà nel capoluogo della paura. Altri due cadaveri, appartenenti ad altrettante due donne, metteranno in mostra le terrificanti qualità organizzative e la brutalità del serial killer che la Polizia di Stato dovrà inseguire: a chi appartiene la mano che sta facendo piombare Genova nel terrore più buio? Chi sta privando della vita donne apparentemente innocenti in modo tanto crudele? Al fianco dell’ispettore Manzi, l’ex poliziotto Spada e la giornalista di cronaca nera Orietta Costa, due personalità dotate di grande carisma e di un forte intuito, cercheranno in ogni indizio una traccia eloquente su cui indagare con il più grande nemico alle spalle: il tempo ed il suo inesorabile scorrere riusciranno a fermarsi? 

E’ con un inizio particolarmente disturbante che Raffaele Malavasi si presenta al suo pubblico, riuscendo a delineare in poche semplici battute le caratteristiche e le peculiarità del suo romanzo: da una storia avvincente costruita con dovizia di particolari alla caratterizzazione puntuale di personaggi originali pur nel loro essere ormai fortemente inflazionati in virtù soprattutto del ruolo che rivestono in questo genere di narrativa, Tre cadaveri riesce, fin dalle prime pagine, a catturare l’attenzione di un lettore morbosamente attratto dal mistero che tinge di nero la vicenda: preda di un vero e proprio vortice di emozioni, tra angoscia e paura, adrenalina e speranza, infatti, immergersi e farsi accarezzare dal fiume di parole che ne compongono l’essenza sarà il suo unico scopo. Complice sicuramente uno stile semplice, persuasivo ed incredibilmente efficace, l’autore riesce ad avvolgere completamente il lettore nell’atmosfera cruda ed inquietante di cui, di fatto, l’opera non potrebbe in alcun modo fare a meno ricostruendo con maestria ed intelligenza l’ambiente di una città, quella di Genova, capace di trasformarsi e di rivelare ai suoi stessi cittadini la brutalità di cui le sue strade sono segretamente piene.

Segreti, questi, che pur nella loro diversità, contribuiscono a dipingere un quadro largamente esaustivo, ma a tratti prevedibile dei differenti personaggi che colorano il romanzo: dall’ispettore capo Manzi all’ex poliziotto Spada fino ad arrivare all’intraprendente giornalista Costa, le tre personalità vengono analizzate con una particolare attenzione, ancora una volta, per i dettagli ed il mistero degli stessi che altro non fanno se non rendere il tutto incredibilmente affascinante. Nonostante, poi, non si distinguano in maniera netta da molti altri protagonisti del genere in cui si inseriscono, sono le dinamiche con cui entrano in contatto e le relazioni che intessono durante lo sviluppo della vicenda a fare di essi il suo vero punto di forza, in un continuo incoraggiare il lettore a procedere, il più velocemente possibile, verso una scalata, che non si era mai rivelata così semplice e soddisfacente, destinata a trovare la sua vetta in un mescolarsi frenetico di adrenalina, azioni e pensieri.

A chiudere il tutto, da ultimo, si ritrova un finale capace di sorprendere probabilmente anche le menti più acute, instillando dubbi prima e facendo ricercare risposte dopo, coinvolgendo qualsiasi tipo di lettore, senza dubbio alcuno, fino all’ultima pagina. E chissà se mai un giorno si potrà ritornare tra le braccia del crimine con l’ombra sicura dell’ispettore capo Manzi al proprio fianco.

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