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[Review Party] La madre perfetta di Aimee Molloy


Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

A conclusione di un BlogTour che è riuscito a tirar fuori l'impegno reale di ognuna di noi, abbiamo deciso di parlarvi tutte insieme, nel Review Party di oggi, del libro che in questa settimana ha accompagnato le vostre giornate: La madre perfetta di Aimee Molloy ha saputo ritrarre con dovizia di particolari situazioni spesso mal considerate da altri romanzi del genere, riuscendo, non senza piccole sbavature, a ricreare sulla carta un Thriller affascinante, capace di coinvolgere il lettore nel suo inquietante mondo. 

LA MADRE PERFETTA


LA MADRE PERFETTA
di Aimee Molloy

Prezzo: € 19,00 | Ebook: € 9,99
Pagine: 352 | Genere: Thriller
Editore: Giunti | Data di pubblicazione: 12 Settembre 2018 

TRAMA
Si chiamano "May Mothers", perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l'unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l'inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Si chiamano “Le madri di maggio”, May Mothers, ed ognuna di loro, in una Brooklyn soffocante, è appena diventata genitore. Tutte alla prima esperienza con una nuova vita da accudire, cercano speranza e conforto le une nelle altre, ritrovandosi al parco, con i propri neonati, ogni qualvolta ne sentono il bisogno. Da perfette sconosciute, così, tra Winnie, Francie, Nell e Colette comincia ad instaurarsi un rapporto solido, basato sul sostegno e sulla fiducia reciproca: più taciturna e chiusa in se stessa la prima, più espansive ed amichevoli le altre, la sera del 4 luglio le quattro donne decidono, insieme ad altre neomamme, di riprendere in mano la propria vita, dedicandosi solo a loro stesse e lasciando i bambini alle cure premurose dei mariti. Tutte tranne Winnie, che a casa non ha nessuno su cui poter contare: convinta da Nell, affida il piccolo Midas alle braccia affettuose di Alma, la babysitter, ma nessuno mai sarebbe stato pronto ad affrontare quanto successo in seguito. Come inghiottito improvvisamente nel buio, il figlio di Winnie scompare, probabilmente rapito da un uomo senza scrupolo alcuno, facendo precipitare la donna nel suo incubo più oscuro: chi ha sottratto Midas dal suo lettino? E soprattutto, quale sarà la sorte della sua piccola anima innocente?

Abile nel ricreare fin dalle prime pagine un’atmosfera capace di rendersi affascinante e tesa al contempo, Aimee Molloy riesce a dipingere, riservando una particolare cura per ogni dettaglio, un quadro di vita straordinario nel particolare ma di fatto ordinario, come quello di una nuova vita pronta ad affacciarsi sul mondo, in un modo piuttosto reale, non lasciando nulla al caso e soprattutto mettendo in evidenza tutti quegli aspetti che, pur facendo ampiamente parte della quotidianità di un neo genitore, spesso e volentieri vengono lasciati sullo sfondo a favore di un idillio che di attinenze con la verità dei fatti ne ha ben poche. Con una discreta abilità narrativa, infatti, l’autrice presenta ai suoi lettori un Thriller che io definirei quasi atipico per la sua capacità di appassionare e trascinare nella sua vicenda attraverso l’esaltazione di elementi profondamente differenti rispetto a quelli con cui siamo soliti confrontarci: diversamente da molti altri romanzi del genere, La madre perfetta non risalta per un ritmo incalzante o la costruzione di un intreccio particolarmente complesso da ridefinire, ma per un astuto gioco psicologico che non permetterà a nessuno di rintracciare una qualsiasi via di fuga.

Coadiuvato anche da uno stile semplice, diretto e nel complesso molto scorrevole, quello di Aimee Molloy è un romanzo capace di penetrare fin nell’animo del lettore grazie ad una narrazione a volte confusionaria, come nel caso della caratterizzazione iniziale dei personaggi, ma altrettante molto puntuale, soprattutto nel tratteggiare quello che si dimostra essere il suo vero cuore: le tematiche che l’autrice molto coraggiosamente affronta riescono, infatti, a distogliere l’attenzione da alcuni piccoli particolari non perfettamente curati, rendendosi protagoniste indiscusse del tutto, incoraggiando il lettore ad interrogarsi su alcune delle piaghe più nere della nostra società. Dalla depressione post partum alla difficile accettazione dell’avere un’altra vita di cui prendersi cura, dalla solitudine alla frustrazione di un’immobilità dovuta a circostanze esterne, tutto si armonizza perfettamente tra le pagine di un libro che certamente non può dirsi perfetto, ma che risulta essere capace comunque di animare cuore e mente di un pubblico incapace di rimanere indifferente di fronte ad una simile possibilità.

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