Manga - Consigli di Lettura #22: Jagan n. 1 di Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida
Ciao a tutti Lettori e ben trovati!
Anche quest’oggi torniamo a parlare di MANGA e lo facciamo accogliendo una nuova chiacchierata serie che Edizioni Star Comics ha piacevolmente portato nelle nostre fumetterie. Atteso da molti, il primo volume di Jagan ha esordito nel nostro Paese proprio all’inizio di questo Ottobre innovando in parte tutto il mondo degli Action Seinen: grazie ad una miscela particolarmente esplosiva, in ogni sua accezione, Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida sono riusciti a dare vita ad una storia affascinante, resa intrigante dal suo carattere incredibilmente dinamico e, soprattutto, dall’idea che ne costituisce, di fatto, le solide fondamenta.
JAGAN N. 1
Prezzo: € 5,90 | Pagine: 192 | Genere: Action Seinen
Un desiderio capace di annullare qualsiasi volontà, un’ambizione di vita in grado di sovrastare qualsiasi linea di ragionevolezza, una sete di realizzazione abile a sfuggire ad ogni tipo di inibizione esistente: ecco, in poche semplici parole, a cosa conduce Jagan.
Insito in ogni essere umano, il desiderio guida, fin dalla propria nascita, l’animo di chi con il tempo comincia ed impara a nutrirlo, fino ad averne, almeno idealmente, il pieno controllo. Ma cosa accade quanto è proprio quest’ultimo aspetto a scomparire del tutto? In cosa si trasforma un uomo quando è la propria cupidigia a prendere il sopravvento? Shintaro Jagasaki, poliziotto in servizio in una piccola stazione di quartiere, sta per scoprirlo. Quando sul Giappone, infatti, cominciano a piovere dal cielo vere e proprie rane, che altro non sono che parassiti pronti ad insinuarsi nel sistema nervoso degli uomini per prendere possesso del loro subconscio, il ragazzo si rivela essere un’arma indispensabile per mantenere il Paese al sicuro, ma fino a che punto ci si può ritenere davvero salvi?
Caratterizzato da una dinamicità che il tratto energico di Kensuke Nishida, costantemente in grado di rendere alla perfezione l’idea del movimento, riesce ad enfatizzare, il primo volume di Jagan si dimostra essere un prodotto particolarmente interessante fin dalle prime pagine: la condizione umana, perennemente in bilico tra l’appagamento personale e il compiacimento di una società capace di vivere solo ed esclusivamente secondo determinati dettami, è infatti al centro dell’universo creato da Muneyuki Kaneshiro, che pur con le dovute esasperazioni ed un certo livello di follia riesce a catturare l’essenza minacciosa di intere generazioni. I primi forti desideri incontrati tra le pagine del manga, sebbene resi al loro limite estremo, rappresentato qui dalla trasformazione fisica ed emotiva di chi li custodisce, simboleggiano, poi, di fatto alcune delle volontà forse più comuni all’intero genere umano, come il sogno di una maternità o la classica brama di felicità, rendendo così chiaro il nobile intento degli autori di intessere con il proprio pubblico un rapporto capace di andare al di là del sentirsi, per quest’ultimo, mero spettatore di una storia che, in fin dei conti, potrebbe rappresentare anche una piccola parte di sé.
L’irragionevolezza tipica del genere all’interno del quale Jagan si inserisce e l’alienazione che tanto lo contraddistingue contribuiscono, inoltre, a rendere l’opera avvincente anche da un punto di vista prettamente superficiale, dove estro e genio degli autori emergono in tutta la loro carica emotiva: le creature che si vanno via via delineando e l’interazione sostanzialmente obbligata tra il mondo umano e quello animale, che assumono accezioni in minima parte differenti rispetto a quelle a cui il fumetto ci ha abituato a pensare negli anni, si rivelano infatti capaci di fare della storia contenuta in questo primo volume una vera e propria impresa di puro intrattenimento, abile a confondere e a meravigliare da una parte e a regalare sul piano riflessivo tutt’altra esperienza di lettura, dall’altra.
Annunciato come un connubio incredibilmente esplosivo, Jagan , al fianco dei suoi due autori, irrompe con una sicurezza quasi disturbante nella vita di un lettore che tutto si sarebbe aspettato, tranne un’implicazione tanto delicata inserita così sapientemente in un mondo in apparenza così tanto ad essa lontana.
Anche quest’oggi torniamo a parlare di MANGA e lo facciamo accogliendo una nuova chiacchierata serie che Edizioni Star Comics ha piacevolmente portato nelle nostre fumetterie. Atteso da molti, il primo volume di Jagan ha esordito nel nostro Paese proprio all’inizio di questo Ottobre innovando in parte tutto il mondo degli Action Seinen: grazie ad una miscela particolarmente esplosiva, in ogni sua accezione, Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida sono riusciti a dare vita ad una storia affascinante, resa intrigante dal suo carattere incredibilmente dinamico e, soprattutto, dall’idea che ne costituisce, di fatto, le solide fondamenta.
JAGAN N. 1
JAGAN N. 1
di Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida
Prezzo: € 5,90 | Pagine: 192 | Genere: Action Seinen
Editore: Edizioni Star Comics | Data di pubblicazione: 10 Ottobre 2018
TRAMA
Una pioggia di rane scroscia dal cielo! Questi misteriosi parassiti dall’origine incerta si insidiano negli esseri umani e, basandosi sui desideri repressi nel loro subconscio, li trasformano in mostri ributtanti dalla furia omicida! Jagasaki, un giovane poliziotto di ronda frustrato che fantastica di poter sparare a chiunque, viene “posseduto” da un parassita ancora allo stato larvale e, grazie a questo, riesce a mantenere la sua razionalità nonostante il suo corpo cominci a mutare…
Un’opera folle, irriverente e scioccante, che siamo certi conquisterà tutti i fan degli action seinen!TRAMA
IL MIO PENSIERO.
Un desiderio capace di annullare qualsiasi volontà, un’ambizione di vita in grado di sovrastare qualsiasi linea di ragionevolezza, una sete di realizzazione abile a sfuggire ad ogni tipo di inibizione esistente: ecco, in poche semplici parole, a cosa conduce Jagan.
Insito in ogni essere umano, il desiderio guida, fin dalla propria nascita, l’animo di chi con il tempo comincia ed impara a nutrirlo, fino ad averne, almeno idealmente, il pieno controllo. Ma cosa accade quanto è proprio quest’ultimo aspetto a scomparire del tutto? In cosa si trasforma un uomo quando è la propria cupidigia a prendere il sopravvento? Shintaro Jagasaki, poliziotto in servizio in una piccola stazione di quartiere, sta per scoprirlo. Quando sul Giappone, infatti, cominciano a piovere dal cielo vere e proprie rane, che altro non sono che parassiti pronti ad insinuarsi nel sistema nervoso degli uomini per prendere possesso del loro subconscio, il ragazzo si rivela essere un’arma indispensabile per mantenere il Paese al sicuro, ma fino a che punto ci si può ritenere davvero salvi?
Caratterizzato da una dinamicità che il tratto energico di Kensuke Nishida, costantemente in grado di rendere alla perfezione l’idea del movimento, riesce ad enfatizzare, il primo volume di Jagan si dimostra essere un prodotto particolarmente interessante fin dalle prime pagine: la condizione umana, perennemente in bilico tra l’appagamento personale e il compiacimento di una società capace di vivere solo ed esclusivamente secondo determinati dettami, è infatti al centro dell’universo creato da Muneyuki Kaneshiro, che pur con le dovute esasperazioni ed un certo livello di follia riesce a catturare l’essenza minacciosa di intere generazioni. I primi forti desideri incontrati tra le pagine del manga, sebbene resi al loro limite estremo, rappresentato qui dalla trasformazione fisica ed emotiva di chi li custodisce, simboleggiano, poi, di fatto alcune delle volontà forse più comuni all’intero genere umano, come il sogno di una maternità o la classica brama di felicità, rendendo così chiaro il nobile intento degli autori di intessere con il proprio pubblico un rapporto capace di andare al di là del sentirsi, per quest’ultimo, mero spettatore di una storia che, in fin dei conti, potrebbe rappresentare anche una piccola parte di sé.
L’irragionevolezza tipica del genere all’interno del quale Jagan si inserisce e l’alienazione che tanto lo contraddistingue contribuiscono, inoltre, a rendere l’opera avvincente anche da un punto di vista prettamente superficiale, dove estro e genio degli autori emergono in tutta la loro carica emotiva: le creature che si vanno via via delineando e l’interazione sostanzialmente obbligata tra il mondo umano e quello animale, che assumono accezioni in minima parte differenti rispetto a quelle a cui il fumetto ci ha abituato a pensare negli anni, si rivelano infatti capaci di fare della storia contenuta in questo primo volume una vera e propria impresa di puro intrattenimento, abile a confondere e a meravigliare da una parte e a regalare sul piano riflessivo tutt’altra esperienza di lettura, dall’altra.
Annunciato come un connubio incredibilmente esplosivo, Jagan , al fianco dei suoi due autori, irrompe con una sicurezza quasi disturbante nella vita di un lettore che tutto si sarebbe aspettato, tranne un’implicazione tanto delicata inserita così sapientemente in un mondo in apparenza così tanto ad essa lontana.








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