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[Blogtour] : Sangue due volte rosso di Gabriella Grieco - Salerno il suo duomo ed i sotterranei


SANGUE DUE VOLTE ROSSO

                      
di Gabriella Grieco

Editore: Il Seme Bianc0| Genere: Fantasy
Pagine: 172 | Prezzo: €15,90 |Data d'uscita: Marzo 2018


TRAMA 

Sangue due volte rosso inizia nel Medioevo e prosegue fino al 1999. La storia ruota intorno a una profezia. L’avvento di un nuovo millennio comporterà cambiamenti di grande impatto e, non ultimo, il ritorno del demonio. Il romanzo inscena l’avvento di un gruppo di cinque cavalieri: la Sacra Mano.Inizieranno una lotta che si protrarrà poi nel corso dei secoli, anche attraverso la loro stessa reincarnazione, per opporsi al ritorno della Bestia nel mondo.Tra misteri, intrighi e sacri compiti, la lotta raggiungerà il 1999. I giovani Miki, Lello e Gabry si troveranno a fare i conti con una verità molto più grande di loro. Una verità che li vedrà prendere coscienza dell’eredità che hanno raccolto attraverso la reincarnazione e che li porterà a respingere il tentativo del Maligno di tornare nel mondo, con successo.

SALERNO


Buongiorno cari lettori.
Oggi vi porterò nella splendida Salerno dove l'autrice ha preso ispirazione per questo bellissimo Fantasy/storico.
La città descritta si chiama Cittadimare e proprio come Salerno è una ridente cittadina marittima con uno splendido duomo "sorvegliato" da due leoni che è il punto di partenza e ritorno proprio del romanzo. 




La sua costruzione si deve a due avvenimenti importanti: la traslazione delle spoglie di San Matteo da Capaccio a Salerno e la conquista della città nel 1075 da parte del Duca normanno Roberto di Altavilla, detto il Guiscardo che mise fine al principato longobardo durato 237 anni.
L’ingresso si apre attraverso un portale custodito da due sculture di un leone e una leonessa che allatta il suo piccolo, simbolo della Potenza e della Carità della chiesa
Si narra che il duomo , dedicato a San Matteo, fu difeso dall'attacco dei saraceni dai due leoni posti al suo ingresso grazie all'intercessione del santo che li animò.
Oltrepassando la Porta dei Leoni ci si trova di fronte un atrio circondato da un porticato sorretto da ventotto colonne di diverso ordine che reggono gli archi di una serie di gallerie.
Da entrambe le navate si può raggiungere la cripta, tripartita da una doppia fila di colonne. 
La tomba di San Matteo è al centro della cripta, e rappresenta il Sancta Sanctorum. Si trova esattamente sotto l'altare maggiore della soprastante Cattedrale, è seminterrata, ed è costituita da un ampio baldacchino marmoreo recante gli stemmi dei Borbone.
La tomba vera e propria è raggiungibile mediante una scala aperta solo nel dopoguerra, e visibile da una finestrella circolare: ha un assetto molto semplice, rappresentato da una lastra marmorea con frammenti decorativi bizantini, sotto la quale sono conservate le due urne con i resti. Su una colonnina rivestita in rame, visibile sul fondo della lastra, si raccoglieva la "Manna di San Matteo".
L’abside centrale è detta anche cappella della Scuola Medica Salernitana dedicata ai santi martiri salernitani, è conservato un troncone di colonna su cui si crede siano stati decapitati i santi e si dice che appoggiando l’orecchio al marmo si senta ancora il sangue pulsare.
Sul lato meridionale dell’atrio si erge il campanile che risale alla metà del XII secolo; la torre campanaria fu fatta costruire da Guglielmo da Ravenna ed è alta circa 56 metri.La forma del campanile rimanda a precise simbologie bibliche.Tre piani, equivalente dei livelli dell’universo secondo le Sacre Scritture; la forma cubica che ricorda la fisicità; la torretta finale, circolare, nella Bibbia equivale all’elemento ultraterreno; la parete esterna presenta dodici colonnine, ovvero il numero degli apostoli, che reggono la fascia stellata a sei punte, una stella ebraica, che è rappresentazione del paradiso.In cima la cupola con la sua perfetta forma sferica, a ricordare Dio. Qui sulla torre vi sono otto campane di diverse epoche e dimensioni.
La Cattedrale di Salerno è una delle poche basiliche rimaste al mondo (oltre alle basiliche pontificie romane) ad avere ancora sette gradini per raggiungere il trono, cattedra di Gregorio VII, simbolo dei Sette Doni dello Spirito Santo.

Tutto il simbologismo e la magia di questa città lo si percepisce nel romanzo di Gabriella Grieco che, anche se con aggiustamenti e cambiamenti, lo trasmette al lettore creando una sottile linea che congiunge passato e presente.


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