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Recensione: Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis


Buon mercoledì,

oggi vi parlo di un libro tutto italiano! Vi segnalo inoltre che sabato 2 Marzo alle 17 l'autore sarà presente al Mondadori Store Duomo a Milano per incontrare i lettori e autografare il libro!

TANTE STELLE, QUALCHE NUVOLA

di Mattia Ollerongis

Prezzo: € 15,90 | Ebook: € 8,99 |
Pagine: 287 | Genere: Romance |
Editore: Sperling & KupferData di pubblicazione:  26 Gebbraio

Trama


Miriam, capelli ricci, rossi e selvaggi, è un'anima fragile e ribelle quanto basta. In venticinque anni ha fatto principalmente due cose: studiato giornalismo e amato Antonio. Ma, a un passo dall'avverarsi del suo sogno più grande, il mondo le crolla addosso. Una vita intera cancellata in ventiquattr'ore. E all'improvviso si trova catapultata in una città tutta nuova. Una città dove ricominciare da capo, Trieste. Qui incontra Davide, un aspirante scrittore, anche lui solo con i suoi disastri. A Miriam basta un attimo per innamorarsi di quel ragazzo dalla voce dolce, delicata, che, nonostante tutto, riesce a tranquillizzarla. Forse è lui la cura. Forse è lui ciò di cui ha più bisogno ora. Forse è lui quello in grado di sistemare il suo caos. Tra una birra vista mare e un bacio rubato, ha inizio la loro bellissima storia d'amore. Tutto sembra andare a meraviglia, finché, un giorno, a Davide si presenta l'occasione della vita e decide di partire per gli Stati Uniti per inseguire una stella cometa. Sembra la fine, eppure il vero amore trova sempre il modo di ritornare, come una carezza al momento giusto.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Non so bene come classificare Tante stelle, qualche nuvola, forse lo si può definire un New Adult, ma è davvero un libro particolare, in cui la storia segue passo passo la crescita della protagonista, l'evoluzione della sua vita e delle persone che la circondano.
La storia si sviluppa su più livelli, infatti pur essendo Miriam la protagonista principale vi sono alcuni capitoli incentrati sui vari personaggi che si incontrano man mano che si procede con la lettura.
Tutto ha inizio con Miriam che si trasferisce a Milano con la sua migliore amica Giulia per andare all'università, nella nuova città incontra Antonio, si innamora e per 5 anni vive la sua personale favola d'amore... tutto sembra esser perfetto fino a quando non scopre che Antonio in realtà non è chi credeva e mentre la sua vita crolla ecco che un altro avvenimento drammatico le piomba addosso e tutto il suo mondo viene definitivamente distrutto... Sarà proprio tutto il dolore che ha dentro a spingerla a cambiar vita, ad abbandonare Milano per trasferirsi a Trieste e qui la sua vita prenderà una piega inaspettata grazie anche a Davide.
Ammetto che ho fatto davvero molta fatica a leggere questo libro, che pur essendo piuttosto breve mi dava l'idea di non finire mai... Come se non bastasse i protagonisti non sono riusciti a coinvolgermi, non mi hanno trasmesso nessun tipo di emozione e ho avuto spesso l'impressione che Miriam non avesse ben chiare le idee, oltre al non esser proprio capace di rimanere da sola... Capisco il detto chiodo schiaccia chiodo, ma in 24 ore ha scoperto che l'uomo che amava era tutta una farsa, ha perso la persona più importante della sua vita e il suo dolore si concentra unicamente su suo ex, per poi subito riprendersi grazie all'incontro con Davide. 
Davide di sicuro tra i due protagonisti è quello che mi ha colpito di più, anche se pure lui prima è triste per la fine della sua relazione e un attimo dopo è completamente preso da Miriam: credo che sia Miriam sia Davide siano due personaggi che non hanno ben chiaro il significato della parola amore... Miriam poi finisce per finire tra le braccia di chiunque le dimostri interesse, non si da il tempo di metabolizzare la fine di una storia che subito dopo si lascia travolgere da qualcuno, cedendo alle lusinghe e alle dolci parole.
Personalmente amo le protagoniste forti, che non si lasciano abbattere e si rimboccano le mani per rialzarsi ad ogni caduta, ma lo fanno con le proprie forze, Miriam invece mi ha dato l'idea di essere una persona incapace di risollevarsi da sola, che si fa trascinare da una parte all'altra dagli eventi, li subisce e quando Davide ha la grande occasione della sua vita l'unica cosa che riesce a fare è piangersi addosso per poi far posto al prossimo: lei che tanto piangeva per il comportamento del suo ex è la prima a calpestare i sentimenti degli altri, non ha forza di volontà e non combatte per ciò che vuole. 
Pagina dopo pagina Miriam non si evolve, si fossilizza e non matura per nulla e questo insieme alle sue scelte e al suo comportamento sbagliato mi hanno fatto storcere spesso il naso, non sono riuscita a trovarla simpatica e non ho provato nessun tipo di empatia nei suoi confronti.
Devo ammettere che Ollerongis scrive davvero bene, ci sono frasi all'interno del libro che colpiscono il lettore e fanno venir voglia di appuntarle su un quaderno, ma purtroppo la caratterizzazione dei personaggi lascia molto a desiderare, la storia è inoltre incredibilmente confusionaria, con troppi pov che si intrecciano, alcuni davvero inutili, perché non danno nulla alla storia... L'autore ha messo troppe cose all'interno del libro, rendendo la lettura dispersiva e difficile, la concentrazione del lettore viene meno più volte e purtroppo riesce davvero difficile emozionarsi e questa per me è una cosa fondamentale, perché un libro dovrebbe arrivare al cuore del lettore, emozionarlo, lasciarlo senza fiato e soprattutto coinvolgerlo al punto di sentire suoi i protagonisti... Purtroppo qualcosa non ha funzionato in tante stelle, qualche nuvola dove l'idea di base è sicuramente buona, così come ho apprezzato l'accostare poesia e narrazione, ma purtroppo nell'insieme il libro è ancora acerbo...




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