LE NOSTRE RECENSIONI


[Review Tour] L'uomo nell'ombra di Daniel Cole


Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

Come ogni forma d'amore che si rispetti, ieri i festeggiamenti dovevano necessariamente essere riservati anche ad un nuovo attesissimo romanzo: L'uomo nell'ombra segna, infatti, il ritorno in libreria di Daniel Cole, un autore che poco più di un anno fa mi ha fatto letteralmente impazzire con RagDoll e che adesso Longanesi ha riportato nei nostri scaffali.

L'UOMO NELL'OMBRA.


L'UOMO NELL'OMBRA
di Daniel Cole

Prezzo: € 19,90 | Ebook: € 9,99
Pagine: 400 | Genere: Thriller
Editore: Longanesi| Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2019 

TRAMA
Come posso catturare un assassino se è già morto? Mi chiamo Emily Baxter e quello che mi aspetta è un compito impossibile, un enigma che sfida qualsiasi comprensione. Sono una detective di New Scotland Yard, sono fatta per questo lavoro. O così ho sempre creduto. Ma fermare questi omicidi sembra qualcosa al di là delle mie forze, e perfino di quelle dell’FBI e della CIA. Tutto per un semplice fatto: non muoiono solo le vittime, muoiono ogni volta anche gli assassini. Sempre in coppia, omicidio e suicidio. Qui a Londra, ma anche oltre oceano, a New York. C’è soltanto un aspetto che può aiutarmi a trovare chi tira i fili nell’ombra. Ma è anche ciò che più mi terrorizza. Perché, per quanto possano sembrare distanti, questi omicidi hanno una cosa in comune. Quella cosa ha un nome: il mio. Quella cosa sono io.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Scrittore o personaggi? Storia o stile di scrittura? A chi decidiamo davvero, consapevolmente o meno, di affezionarci? E soprattutto, su quale base fattuale cuore e mente fanno la propria scelta? Istinto, probabilmente, quello stesso richiamo ancestrale che per ogni lettore segna, seppur in maniera sfumata, il labile confine tra fantasia e realtà e che ancora una volta è riuscito a portarmi, con un movimento lento, dolce, ma in continua escalation e diretto unicamente verso un esplosivo insieme di adrenalina e tensione, tra quelle pagine intrise di amore e terrore che portano la sola firma di Daniel Cole: dopo Ragdoll, con L’uomo nell’ombra l’autore inglese ha saputo nuovamente trasportarmi in un mondo in cui male e bene si intrecciano fino a far confondere le proprie essenze, gettando ombre là dove invece dovrebbe regnare la luce. 

L’ambiente lavorativo, per Emily Baxter, una degli ispettori capo più giovani nella storia di New Scotland Yard, è sempre stato particolarmente ostile, ma adesso, che anche l’ultimo vero amico, ancor prima che collega, è pronto a lasciare definitivamente il distretto, tutto sembra assumere un tono sensibilmente più cupo. Mai, però, Emily avrebbe potuto immaginare che il suo incubo peggiore sarebbe diventato, di lì a poco, realtà. Gli echi del caso Ragdoll, infatti, hanno continuato ad avere sulla società civile un’influenza particolare, portando alla luce emulatori tenutisi fino a quel momento nell’ombra e risvegliando in essa una crudeltà ormai non più latente. Ma non solo. In qualche modo anche la città di New York sembrerebbe essere stata condizionata dal passato di Emily dando all’ispettore capo una sola possibilità: raggiungere gli Stati Uniti, dare supporto a CIA ed FBI e portare finalmente a galla la verità. Ma come può essere possibile catturare un assassino già morto? Apparentemente ogni caso sembrerebbe infatti seguire uno schema preciso di omicidio – suicidio e solo Emily proverà, con ogni forza, a confutare una convinzione evidentemente sbagliata, inimicandosi, però, stampa e colleghi, come se fosse stato tutto in qualche modo previsto. Riuscirà, con il solo aiuto del suo istinto, a porre fine alla lunga scia di morti che sta scuotendo la città?

Caratterizzato da una narrazione studiatamente cauta, attenta e ponderata, capace prima di fare del suo carattere magnetico un autentico punto di forza e dopo del suo saper crescere di intensità e profondità un vero tratto distintivo, L’uomo nell’ombra riesce fin dalle prime pagine a penetrare nelle mente del lettore, avvolgendola, sottolineando il mistero che dà corpo alla sua storia, in un’atmosfera angosciante ed attraente al contempo, creando e rafforzando un connubio da cui sfuggire sarà praticamente impossibile. Contrasto, questo, che sembra in qualche modo essere il vero protagonista del romanzo. In un continuo raffrontare il bene e il male nelle sue più diverse forme, infatti, Daniel Cole pone al centro di tutto l’eterno conflitto che fin dalla sua nascita ha contraddistinto l’umanità intera, analizzandolo sotto un duplice interessante punto di vista: se da una parte luci ed ombre dividono nettamente la società nella sua più grande generalità, mettendola di fronte ad una vittima e ad un carnefice, definendone peculiarità e soprattutto confini, dall’altra le due finiscono inevitabilmente per fondersi in un’unica enorme coscienza, capace di far vacillare anche gli animi più forti, confondendo proprio quelle stesse estremità che solo fino a poco prima apparivano così distanti. 

Sposalizio generale, quest’ultimo, in grado di riflettersi anche sulla caratterizzazione dei personaggi che dimostrano di essere dotati di una personalità credibile, lontano da quella perfezione ridondante che spesso vediamo raffigurata in molti altri romanzi, e studiata fin nel più piccolo dettaglio. In particolare, è proprio in Emily Baxter, elevata a protagonista assoluta del romanzo, che assistiamo al compimento quasi esemplare del tutto: resa umana anche, e soprattutto, nel suo essere semplicemente fallibile in lei si incontrano tutti gli elementi che hanno contribuito a fare di Daniel Cole un autore invidiabile, dalla naturalezza del suo essere forte fino all’oscurità che cerca in ogni modo di celare, dall’immagine apparentemente impossibile da scalfire fino a quell’io profondo incredibilmente fragile, tutto nella figura dell’ispettore capo assume un sapore genuino, connaturato semplicemente all’essere umano che anche lei stessa sa di essere.

Freschezza e sensibilità che assumono un ruolo centrale anche nel ricostruire le relazioni che ogni personaggio intreccia nel corso della propria storia, regalando al lettore non solo spunti di riflessioni di un certo spessore, ma anche e forse soprattutto un intrattenimento intelligente, capace di muovere menti ormai avvezze al mistero, e che lo stile penetrante, dolce ed intenso di Daniel Cole non ha fatto altro che sottolineare, pagina dopo pagina, fino a culminare in quell’epilogo pungente capace di far reclamare a gran voce un nuovo entusiasmante romanzo.


Commenti