Recensione: Goya Enigma di Alex Connor
GOYA ENIGMA
di Alex Connor
Prezzo: € 12,00 | Ebook: € 2,99 |
Pagine: 375 | Genere: Thriller Storico |
Editore: Newton Compton Editori|
Data di pubblicazione: 18 Aprile 2019
Data di pubblicazione: 18 Aprile 2019
Trama
La testa di Francisco Goya venne rubata dalla tomba in seguito alla sua morte. Nessuno ha mai saputo che fine avesse fatto. Fino a ora. Quando Leon Golding entra in possesso del cranio perduto del più famoso pittore spagnolo, è euforico. Ha dedicato la sua vita a risolvere il significato delle ombre nei dipinti di Goya. Finalmente la sua pazienza sarà premiata e il mondo dell’arte lo riconoscerà come uno tra gli studiosi più influenti del grande artista. Il fratello di Leon, Ben, un chirurgo plastico del Whitechapel Hospital di Londra, teme invece che stia per avere un’altra delle sue crisi o che non prenda regolarmente le sue medicine. Pur di vedere riconosciuta la sua straordinaria scoperta, Leon si è rivolto ad alcuni dei critici d’arte più famosi al mondo. E, proprio a causa del suo entusiasmo per l’autenticazione del cranio, la notizia è trapelata e ha attirato parecchia attenzione. Quello che Leon e suo fratello Ben non sanno è che qualcuno è disposto a tutto pur di mettere le mani sul reperto più prezioso mai venuto alla luce di tutta la storia dell’arte.
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Adoro leggere thriller storici e proprio perché ne ho letti una quantità davvero spropositata, sono molto esigente, sia sulla trama che sulle informazioni storiche veicolate.
Goya Enigma è un libro che mi ha catturato sin dalla prima pagina, facendomi appassionare alla vita di Goya, sollecitandomi ad andare a cercare in internet le pitture nere, e facendomi scervellare sulla soluzione dell'enigma.
La trama è originale e credibile, traspare la grande conoscenza dell'autrice sulla storia dell'arte.
Leon Golding, uno stimato storico dell'arte, viene in possesso del teschio scomparso di Francisco Goya.
Desidera farlo autenticare, in quanto crede che possa aiutarlo a risolvere l'enigma delle pitture nere che cerca di decifrare da tempo.
Chiede aiuto al fratello Ben, che è un famoso chirurgo plastico che vive a Londra, ma nonostante tutte le precauzioni prese, la notizia trapela attirando l'attenzione di personaggi ambigui e poco raccomandabili.
Da questo momento in poi, la vita di Leon e di Ben cambierà drasticamente.
Leon è un uomo psicologicamente instabile, geniale nel suo lavoro ma fragile nella vita.
E' ben descritto sia psicologicamente che caratterialmente, ed è un personaggio che nonostante non sia sempre fisicamente presente, riesce a far parlare di lui in ogni momento della trama.
Ben Golding, al contrario del fratello, è un uomo stabile, sicuro di se, caparbio.
Ben caratterizzato, è il personaggio centrale che riesce a suscitare subito empatia nel lettore.
il personaggio però che mi ha colpito ed inquietato di più è Mama gala, una donna cattiva, violenta, priva di qualsiasi emozione, crudele, che però riesce benissimo a dissimulare la sua vera natura.
Anche gli altri personaggi risultano essere tutti ben descritti e caratterizzati e contribuiscono a rendere la storia tridimensionale.
Durante la lettura riuscivo a "vedere" il racconto scorrere nella testa come se fosse un film, e vi assicuro che una trasposizione cinematografica di questo libro mi piacerebbe molto.
La lettura è scorrevole, ritmata e godibile, lo stile è pulito e netto e ben si adatta allo svolgimento della trama.
Ottimo uso dello show/don't tell, con dialoghi credibili che danno una vera voce ai protagonisti rendendo la trama reale.
Bella l'ambientazione che fa da perfetta cornice alla storia, mi è piaciuta particolarmente la casa dove Leon e Ben sono cresciuti, ne sentivo i silenzi intervallati da oscuri scricchiolii o riuscivo a percepire la vastità delle stanze.
Mi è piaciuto particolarmente come l'autrice ha gestito il racconto diretto di Goya e come riesce a presentare la teoria sulle pitture nere.
Un libro che mi ha davvero colpito e convolto, e che ha arricchito la mia conoscenza della storia dell'arte.
Goya Enigma è un thriller da leggere rilassati su un divano di pelle nera, circondati da una libreria antica e da oggetti d'arte, sgranocchiando churros e sorseggiando sangria.
Un romanzo che consiglio non solo agli amanti del genere, ma a tutti coloro che amano letture di qualità.
Goya Enigma è un libro che mi ha catturato sin dalla prima pagina, facendomi appassionare alla vita di Goya, sollecitandomi ad andare a cercare in internet le pitture nere, e facendomi scervellare sulla soluzione dell'enigma.
La trama è originale e credibile, traspare la grande conoscenza dell'autrice sulla storia dell'arte.
Leon Golding, uno stimato storico dell'arte, viene in possesso del teschio scomparso di Francisco Goya.
Desidera farlo autenticare, in quanto crede che possa aiutarlo a risolvere l'enigma delle pitture nere che cerca di decifrare da tempo.
Chiede aiuto al fratello Ben, che è un famoso chirurgo plastico che vive a Londra, ma nonostante tutte le precauzioni prese, la notizia trapela attirando l'attenzione di personaggi ambigui e poco raccomandabili.
Da questo momento in poi, la vita di Leon e di Ben cambierà drasticamente.
Leon è un uomo psicologicamente instabile, geniale nel suo lavoro ma fragile nella vita.
E' ben descritto sia psicologicamente che caratterialmente, ed è un personaggio che nonostante non sia sempre fisicamente presente, riesce a far parlare di lui in ogni momento della trama.
Ben Golding, al contrario del fratello, è un uomo stabile, sicuro di se, caparbio.
Ben caratterizzato, è il personaggio centrale che riesce a suscitare subito empatia nel lettore.
il personaggio però che mi ha colpito ed inquietato di più è Mama gala, una donna cattiva, violenta, priva di qualsiasi emozione, crudele, che però riesce benissimo a dissimulare la sua vera natura.
Anche gli altri personaggi risultano essere tutti ben descritti e caratterizzati e contribuiscono a rendere la storia tridimensionale.
Durante la lettura riuscivo a "vedere" il racconto scorrere nella testa come se fosse un film, e vi assicuro che una trasposizione cinematografica di questo libro mi piacerebbe molto.
La lettura è scorrevole, ritmata e godibile, lo stile è pulito e netto e ben si adatta allo svolgimento della trama.
Ottimo uso dello show/don't tell, con dialoghi credibili che danno una vera voce ai protagonisti rendendo la trama reale.
Bella l'ambientazione che fa da perfetta cornice alla storia, mi è piaciuta particolarmente la casa dove Leon e Ben sono cresciuti, ne sentivo i silenzi intervallati da oscuri scricchiolii o riuscivo a percepire la vastità delle stanze.
Mi è piaciuto particolarmente come l'autrice ha gestito il racconto diretto di Goya e come riesce a presentare la teoria sulle pitture nere.
Un libro che mi ha davvero colpito e convolto, e che ha arricchito la mia conoscenza della storia dell'arte.
Goya Enigma è un thriller da leggere rilassati su un divano di pelle nera, circondati da una libreria antica e da oggetti d'arte, sgranocchiando churros e sorseggiando sangria.
Un romanzo che consiglio non solo agli amanti del genere, ma a tutti coloro che amano letture di qualità.
Commenti
Posta un commento