Recensione: La sorella perduta di Dinah Jefferies
LA SORELLA PERDUTA
di Dinah Jefferies
Prezzo: € 9,90 | Ebook: € 4,99 |
Pagine: 343 | Genere: Narrativa storica |
Editore: Newton Compton Editori |
Data di pubblicazione: 24 Giugno 2019
Trama
1930. Belle Hatton si è imbarcata verso un’eccitante nuova avventura lontano da casa. Si esibirà con la sua splendida voce in un hotel in Birmania dove la attendono notti scintillanti e sofisticati ammiratori. La sua vita sarebbe perfetta, se l’ossessione per un mistero del passato non continuasse a tormentarla. Alla morte del padre, infatti, Belle ha trovato un ritaglio di giornale tenuto nascosto per venticinque lunghi anni. Nell’articolo si parla di come gli Hatton fuggirono da Rangoon alla morte della loro bambina, Elvira. Belle desidera scoprire che cosa accadde alla sorella che non sapeva di avere, ma quando inizia a fare domande i pettegolezzi e le maldicenze sembrano rendere molto difficile la strada verso la verità. Soltanto Oliver, uno scanzonato giornalista americano, si offre di aiutarla. Ma qualcosa le dice che non può fidarsi di lui… Mentre le rivolte esplodono e la fitta rete di bugie comincia a farsi più pressante, Belle riuscirà a capire a chi può concedere la sua fiducia?
IL MIO PENSIERO SUL LIBRO
Amo le storie dal sapore antico, le vivo come se fossero un film in bianco e nero che scorre lento ma implacabile verso il finale.
Così, quando ho visto la trama di questo romanzo, non ho avuto dubbi e l'ho voluto leggere.
Mi sono immersa sin da subito nella splendida ambientazione dell'epoca, gustandomi le delicate descrizioni della Birmania, un luogo che mi ha sempre affascinato tantissimo.
Una trama originale e verosimile, dove tensione e amore si intrecciano dando vita a una storia che incuriosisce e incanta.
Belle viene ingaggiata come cantante in un ricco hotel in Birmania, e lei ne è felicissima, immagina che sia un trampolino per la sua carriera.
Ma la Birmania è anche il luogo di origine dei suoi genitori, che purtroppo sono morti entrambi senza mai confessarle un segreto, ovvero del rapimento di sua sorella maggiore.
Mettendo a posto le cose personali di suo padre si imbatte in un articolo di giornale che parla del rapimento e del sospetto che sua madre sia implicata.
Belle è tormentata da questa storia e vuole capire cosa successe venticinque anni prima.
Viene aiutata nelle sue ricerche da Oliver, un giornalista americano che non viene visto di buon occhio dall'alta società birmana.
Un giorno Belle riceve una lettera anonima che la mette in guardia sulle amicizie che frequenta, da quel momento la sua vita prenderà una piega inaspettata.
Nonostante sia una donna di spettacolo, Belle non è una ragazza troppo espansiva, ama tenere per se la vita privata e le situazioni vissute nella sua infanzia.
E' molto dolce e sensibile, ed è ben caratterizzata sia psicologicamente che caratterialmente.
L'ingenuità che a volte trapela dalle pagine è disarmante, e in alcuni casi mi ha anche infastidito, ma bisogna ricordarsi che il romanzo è ambientato nel 1930, e al tempo non era inusuale trovare una donna così fortemente ingenua.
Sicuramente è un personaggio in crescita.
Oscar è un uomo affascinate, che ha un grande successo con le donne.
Viene definito un don Giovanni, ma nel suo lavoro è veramente bravo.
Sembra un menefreghista, invece ha un buon cuore e una sensibilità molto sviluppata.
Un personaggio ben descritto e in crescita.
la lettura è scorrevole e lo stile è in alcuni tratti evocativo in altri descrittivo.
I dialoghi rendono i personaggi tridimensionali e permettono al lettore di immedesimarsi.
Il ritmo di lettura però, nonostante la storia sia accattivante, viene rallentata da minuziose descrizioni e dai troppi giri di parole della protagonista, che personalmente non amo molto, ma è solo un gusto personale.
L'Ambientazione è davvero bella, visibile, affascinate.
Si riesce a percepire l'odore delle spezie, i colori vividi della vegetazione, il caldo umido, lo stile delle case coloniche.
Finale emozionante, di quelli che fanno bene all'anima.
Un romanzo perfetto per l'estate, da leggere all'ombra di un gazebo o di una pergola, in campagna o su una terrazza sul mare, sorseggiando tè ghiacciato e assaporando gustosissime ciliegie.
Consigliato a tutti coloro che amano le belle storie di un tempo.
Mi sono immersa sin da subito nella splendida ambientazione dell'epoca, gustandomi le delicate descrizioni della Birmania, un luogo che mi ha sempre affascinato tantissimo.
Una trama originale e verosimile, dove tensione e amore si intrecciano dando vita a una storia che incuriosisce e incanta.
Belle viene ingaggiata come cantante in un ricco hotel in Birmania, e lei ne è felicissima, immagina che sia un trampolino per la sua carriera.
Ma la Birmania è anche il luogo di origine dei suoi genitori, che purtroppo sono morti entrambi senza mai confessarle un segreto, ovvero del rapimento di sua sorella maggiore.
Mettendo a posto le cose personali di suo padre si imbatte in un articolo di giornale che parla del rapimento e del sospetto che sua madre sia implicata.
Belle è tormentata da questa storia e vuole capire cosa successe venticinque anni prima.
Viene aiutata nelle sue ricerche da Oliver, un giornalista americano che non viene visto di buon occhio dall'alta società birmana.
Un giorno Belle riceve una lettera anonima che la mette in guardia sulle amicizie che frequenta, da quel momento la sua vita prenderà una piega inaspettata.
Nonostante sia una donna di spettacolo, Belle non è una ragazza troppo espansiva, ama tenere per se la vita privata e le situazioni vissute nella sua infanzia.
E' molto dolce e sensibile, ed è ben caratterizzata sia psicologicamente che caratterialmente.
L'ingenuità che a volte trapela dalle pagine è disarmante, e in alcuni casi mi ha anche infastidito, ma bisogna ricordarsi che il romanzo è ambientato nel 1930, e al tempo non era inusuale trovare una donna così fortemente ingenua.
Sicuramente è un personaggio in crescita.
Oscar è un uomo affascinate, che ha un grande successo con le donne.
Viene definito un don Giovanni, ma nel suo lavoro è veramente bravo.
Sembra un menefreghista, invece ha un buon cuore e una sensibilità molto sviluppata.
Un personaggio ben descritto e in crescita.
la lettura è scorrevole e lo stile è in alcuni tratti evocativo in altri descrittivo.
I dialoghi rendono i personaggi tridimensionali e permettono al lettore di immedesimarsi.
Il ritmo di lettura però, nonostante la storia sia accattivante, viene rallentata da minuziose descrizioni e dai troppi giri di parole della protagonista, che personalmente non amo molto, ma è solo un gusto personale.
L'Ambientazione è davvero bella, visibile, affascinate.
Si riesce a percepire l'odore delle spezie, i colori vividi della vegetazione, il caldo umido, lo stile delle case coloniche.
Finale emozionante, di quelli che fanno bene all'anima.
Un romanzo perfetto per l'estate, da leggere all'ombra di un gazebo o di una pergola, in campagna o su una terrazza sul mare, sorseggiando tè ghiacciato e assaporando gustosissime ciliegie.
Consigliato a tutti coloro che amano le belle storie di un tempo.









Commenti
Posta un commento