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Recensione: La mia seconda vita tra zucchero e cannella di Verena Lugert


LA MIA SECONDA VITA TRA ZUCCHERO E CANNELLA

di Verena Lugert

Prezzo: € 18,09 | Ebook: € 9,99 |
Pagine: 272 | Genere: Narrativa  |
Editore: Astoria EdizioniData di pubblicazione:  Settembre 2019

Trama
"Una porta divide il mondo in due. Di qua il ristorante, tempio del piacere supremo e dell'eleganza in cui risuonano risate cristalline, battute pungenti e conversazioni fluide e dense come miele, interrotte qua e là dal tintinnio dei calici. Di là la cucina, l'universo parallelo in cui nei medesimi istanti il sangue scorre a fiumi perché qualcuno si è ferito, mentre altri piangono sommessamente con i nervi a pezzi, e altri ancora urlano, litigano, pestano i piedi, e - qualche volta - esultano." Un memoir-reportage sulle trincee delle cucine stellate, ma anche un libro che racconta quant'è difficile e tuttavia entusiasmante cambiare vita, ricominciare dal livello più infimo della gerarchia lavorativa, dover obbedire a ragazzini che hanno la metà dei tuoi anni, abbandonare tutto ciò che ti aveva caratterizzato prima, l'indipendenza, in primo luogo, e la cultura letteraria, per poter diventare una cuoca di livello.
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Buongiorno cari colorlettori, oggi vi parlerò di un libro dal titolo invitante e confortante in queste giornate uggiose.
Ho parlato del titolo perchè il libro e la storia che ci racconta Verena non è ne dolce e nemmeno profumata. 
L'autrice mette nero su bianco la sua esperienza, il suo "colpo di testa" nel modo della cucina.
Decide di passare dal lavoro di giornalista , dove è affermata e apprezzata, ad essere una  semplice aiutante, sottopagata, insultata e messa costantemente sotto pressione ,nella cucina dello chef stellato Gordon Ramsay, il tutto passando per un corso ,intensivo e sfiancante, nella prestigiosa scuola francese Cordon Bleu.
Chiunque veda il mondo dell'alta cucina come un'oasi dove in cucina regna ordine e armonia si scontrerà con una realtà dura e crudele.
Le cucine sono microcosmi a parte dove si lotta quotidianamente per primeggiare, per soddisfare le aspettative dello chef, dei clienti e del proprio ego. Non esiste quasi la collaborazione ma una rigida gerarchia dove chi sbaglia viene tagliato fuori con un colpo secco di mannaia o preciso e chirurgico con il  perfetto e calibrato coltello per sfilettare.
Ognuno deve sudare e sgomitare per trovare il proprio ruolo, deve guadagnarsi la scalata da demi chef, chef de partie, junior sous chef, sous chef, sino ad arrivare al vertice : chef.
Ci racconterà di ustioni, tagli, bruciature,urla, crisi nevrotiche e turni massacranti a cui si sottoporrà per la sua passione ovvero cucinare.
Un concorso interno promosso da Ramsay , il Gordon Ramsay Award of Excellence, le darà modo di mettersi alla prova e di mettersi in mostra.
Ma ancora una volta la sua vita subirà uno sconvolgimento, il suo fisico la blocca e la metterà difronte al fatto che non può farcela a lavorare e vivere con quei ritmi serrati.
La sua passione per la cucina però è talmente forte e radicata che non riesce a staccarsene ed ha trovato il modo di farne comunque parte.
Un libro diretto, sincero e duro senza però cadere nel vittimismo o nel lamento facile. 
Lo stile di scrittura è pulito e lineare, il libro è abbastanza scorrevole e si apprezza che lei metta a nudo ciò che avviene in luoghi considerati sacri e intoccabili con lucidità , quasi distacco nonostante  abbia provato sulla propria pelle lo stress e la tensione del voler sempre tendere alla perfezione nonostante tutto e tutti.
Un libro che dovrebbe essere letto da chiunque voglia affacciarsi al mondo competitivo e frenetico dell'alta cucina.





Commenti

  1. Sembra una lettura piacevole, anche perché a quanto pare ritrae il mondo della cucina in modo diverso, e forse più reale di quanto siamo abituati.

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    1. Posso dire che non esita a presentarlo per come è, per come l'ha vissuto. Purtroppo si tende sempre ad avere una visione romantica e "fattibile" di questo mestiere grazie anche ai vari format televisivi.

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