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Recensione: Se una notte a Parigi una Tedesca e un Italiano - Federico Iarlori


SE UNA NOTTE A PARIGI UNA TEDESCA E UN ITALIANO

di Federico Iarlori

Prezzo: € 18,00 | Ebook: € 11,99 |
Pagine: 324 | Genere: Narrativa Contemporanea  |
Editore: Giunti 
Data di pubblicazione:  11 Marzo

Trama

Cosa può fare un giovane disoccupato e ipocondriaco con la passione per la letteratura francese, se non emigrare a Parigi? Federico ha trent'anni, viene da un paesello dell'Abruzzo e dopo la laurea alla Cattolica di Milano si barcamena tra uno stage non retribuito e l'altro. Così, un po' per fuggire alla precarietà, un po' per realizzare il suo sogno di studente Erasmus, decide di fare il salto e, come nelle più belle favole, trova subito un vero posto di lavoro e persino l'amore. Lei si chiama Julia: ha gli occhi di ghiaccio e i capelli lunghi biondissimi. È praticamente perfetta, se non fosse che è tedesca e soprattutto... il suo capo! Allo scoccare del primo bacio, arriva anche la lettera di licenziamento - oltralpe il conflitto di interessi è preso più sul serio che da noi. Ma si tratta pur sempre di una storia d'amore e Julia invita Federico a vivere a casa sua. I mesi passano e, mentre sul fronte lavorativo tutto tace, l'orologio biologico della compagna in carriera comincia a farsi sentire. Da mantenuto a mammo il passo è breve e con la nascita di un bimbo italo-franco-tedesco, figlio dell'Europa unita, Federico dovrà fare i conti con le sue nuove responsabilità di padre e la sua innata attitudine alla fuga. Liberarsi dagli stereotipi basterà per non capitolare? La voce fresca e divertente di una generazione in bilico tra la nostalgia di un passato che non esiste più e le audaci sfide di un futuro incerto. La storia vera di un italiano all'estero, moderno e multiculturale ma con l'ansia da prestazione.
  
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Diciamolo, non siamo abituate a leggere libri dove si parla delle difficoltà di un italiano all'estero, soprattutto se parla della sua situazione da casalingo.
Ma credetemi se vi dico che questo romanzo è stato per me fonte di buonumore e anche di belle riflessioni.
La trama è originale, ironica e verosimile, si evince che molto di ciò che è descritto nel libro sono le esperienze dell'autore.
Federico è un neo laureato disoccupato.
Dopo varie esperienze di stage non retribuiti, decide di realizzare il suo sogno di andare a Parigi, dove riesce a trovare un buon lavoro ben retribuito.
Nonostante desideri avere una ragazza francese, si innamora di Julia, una biondissima tedesca che lavora con lui, anzi che è il suo capo.
Appena la loro relazione diventa un po' più intima, Julia lo licenzia, ma gli offre di vivere a casa sua fino a quando Federico non riesca a trovare un nuovo lavoro.
Purtroppo il tempo passa e i numerosi curricula inviati non portano nessun risultato.
Ne frattempo, la sua compagna rimane incinta e a Federico non resta che convertirsi in un mammo casalingo.
Federico è il classico uomo italiano, sognatore, timorato della madre e inconsciamente desideroso di farla felice anche se in concreto fa di tutto per rompere gli schemi.
Sicuramente è un personaggio con una grande autocritica ironica.
Ben descritto e caratterizzato, coinvolge da subito il lettore facendogli vivere le proprie disavventure.
E' un personaggio in continua crescita ed evoluzione.
La lettura è piacevole, scorrevole, ironica, ritmata.
Lo stile è chiaro, in alcuni momenti divertente in altri dissacrante, comunque sempre in linea con la trama.
Buon uso dello show don't tell, anche durante il dialogo introspettivo.
Ben descritta l'ambientazione che fa da perfetta cornice alla trama e rende la storia più verosimile.
Un libro che mi ha fatto ridere e riflettere.
Ho capito che, a prescindere di chi si occupi dei figli, le problematiche e gli esaurimenti sono li stessi, sia per gli uomini che per le donne.
Ho appreso con sorpresa, che se le donne tedesche lavorano e gli uomini si occupano dei figli, i ruoli sono ben chiari e distinti, non come in Italia che dopo che una donna ha lavorato deve anche fare la cena, lavare i piatti, caricare la lavatrice, stirare i panni del giorno prima, mettere a letto i figli e magari soddisfare pure il marito.
Una lettura che mi fa sperare che anche in Italia prima o poi, si raggiunga la vera parità dei ruoli.
Un romanzo adattissimo per questo momento, così da alleggerire il nostro animo già provato dagli avvenimenti in corso.
Da leggere in casa, magari ascoltando un disco di Djago Reinhardt, sorseggiando un buon cafè e sgranocchiando un croissant.
Consigliatissimo a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia diversa, divertente e leggera.
















Commenti

  1. disoccupato e ipocondriaco? Protagonista perfetto ahah Già sembra originale dalla prima riga della trama

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    1. Ciao Francy, il libro merita davvero, te lo consiglio!

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